(R)=Russo; (T)=Tedesco; (In)=Inglese; (G)=Giapponese
∴━━━✿━━━∴∴━━━✿━━━∴
Il forte rumore provocato dallo sbattere violento della porta provocò un silenzio stupito a bordo pista; mentre Simon era tornato tranquillamente dalle ragazze per concludere la lezione infatti, i tre pattinatori non riuscivano a smettere di guardarsi a bocca aperta, volgendo gli occhi ora ai visi degli altri ora alla porta chiusa dello spogliatoio femminile. Dopo due minuti buoni passati in questo modo, la voce di Yuri Plisetsky ruppe la quiete quasi imbarazzante: (R)<Victor - cominciò a dire a denti stretti e con la fronte corrucciata - tu mi stai dicendo ... che siamo venuti fin qui ... PER UNA SGUATTERA?! Starai scherzando spero! Probabilmente si reggerà a stento sui pattini! Il video sarà sicuramente truccato! Andiamo! Sono sicuro che dopo questo ...> ma il giovane russo fu subito zittito da Victor, che con espressione enigmatica disse: (R) <... e invece, mio caro Yurio, sono convinto che "questo" - ripeté apostrofando il sedicenne - renderà le cose decisamente più interessanti.> Yuuri, che intanto stava osservando la scena in silenzio pensò:"Ma guarda un po', ha di nuovo quell'espressione.. sembra proprio che ti piacciano le sfide, eh Victor ? Vedremo come si evolverà la faccenda: chissà come la prenderà la ragazza..." e mentre pensava questo, un dolce sorriso gli attraversò il volto, rammentando di quando Victor si era proposto a lui come coach, completamente nudo, immerso nelle calde acque termali di Hasetsu: inizialmente non credeva neanche lui a quello che vedeva, avendo per tutta la vita posto Victor ad un livello decisamente fuori dalla sua portata; in fondo era sempre stato un pattinatore alquanto mediocre prima del suo incontro, tanto che nessuno al mondo avrebbe creduto ad una notizia del genere, come in effetti era successo, ma lui alla fine era pur sempre un atleta certificato dalla JSF (Japan Skating Federation) come uno de "i migliori"... "questa ragazzina non sembra avere la benché minima idea di quello che sta per accadere alla sua vita... oltretutto non sembra che abbia molta esperienza. Dal video comunque si vede lei in procinto di eseguire uno spin, anche abbastanza bene presumo, dato che non ci è concesso sapere come lo concludeva.. Bah, staremo a vedere.." e come a dar credito ai suoi pensieri, Yuuri Katsuki incrociò con un sospiro le braccia al petto per poi appoggiarsi nuovamente al bordo della pista.
Quando finalmente la lezione giunse al termine, le ragazze uscirono dalla pista, chi baldanzosa chi preoccupata, per poi dirigersi tra mille schiamazzi sui famosi atleti verso lo spogliatoio. Appena la porta si chiuse dietro di loro, quelli che fino a quel momento erano stati concitati sussurri, si trasformarono in incontrollati gridolini e urla di emozione, come se qualcuno avesse sollevato la campana di vetro che aveva attutito ogni rumore, per liberare tutto in una volta come una cascata, un concerto di risate emozionate, che si potevano confusamente udire anche dall'esterno della stanza. In tutta questa confusione Elizabeth, che aveva appena finito di riporre gli stracci nel catino, si affrettò a sgattaiolare il più discretamente possibile fuori dallo spogliatoio, per poi riporre tutto il materiale nello sgabuzzino e dirigersi con passo rigido e frettoloso verso la saletta adibita ai pattini pubblici, solitamente affittati dagli amatori che venivano a pattinare al palaghiaccio durante i weekend o i giorni festivi. Dirigendosi lì, Elizabeth aveva tenuto lo sguardo fisso davanti a sé, senza mai volgerlo verso le tre celebrità, che invece la seguivano con espressione indecifrabile, discorrendo a bassa voce tra di loro. L'idea dei loro occhi posati sulla sua figura la metteva parecchio a disagio, ma cercò di non badarci, concentrando tutta la sua attenzione sulľ ultimo compito della giornata: riordinare i pattini utilizzati durante il weekend e riporli sugli scaffali adibiti in base alla taglia. Siccome dopo quell'ultimo compito sarebbe venuto il suo turno di allenamento, se così si poteva definire, Elizabeth si mise energicamente al lavoro, incoraggiata dalla musica dell'auricolare destro che le rimbombava nell'orecchio, e che la faceva muovere armoniosamente a ritmo della melodia. La canzone in questione era "Luthien's lament", uno dei primi brani su cui aveva ballato durante il suo esordio nel Teatro dell'Opera di Vienna qualche anno prima, che le riportava alla mente ora dolcissimi ora dolorosi ricordi.
STAI LEGGENDO
"First Position" a Yuri!!!on Ice Fanfiction
Fanfiction"Cos'è una prima ballerina?" chiese Lilia Baranovskaya. La ragazza rispose:"È la più eccezionale ballerina di una generazione, la massima espressione di ciò che la danza può offrire, è un'atleta con una tecnica perfetta, il talento di un'artista, la...