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L'odore pungente e il bruciore del disinfettante destarono Elizabeth dai suoi pensieri, facendola sussultare appena. (I)<Scusami Elizabeth, ho quasi finito. Resisti Ancora un po'.> disse Yuuri con voce gentile.
Dopo il loro incontro in centro città, i pattinatori avevano provato a capire cosa fosse accaduto, ma la ragazza sembrava talmente scioccata e provata, che alla fine avevano deciso di rimandare le domande ad un secondo momento.
Avevano reputato invece più importante tornare insieme a lei presso l'hotel in cui alloggiavano, per medicarla, farla riprendere dallo shock, capire la situazione e farla riposare in tranquillità.
Il viaggio verso l'albergo era stato silenzioso: Yuuri e Victor avevano le mani poggiate sulle minute spalle della quindicenne, che si sollevavano e abbassavano irregolarmente, come se stesse rabbrividendo, e di tanto in tanto Yuuri le strofinava delicatamente la schiena con movimenti circolari, per rassicurarla. Nel frattempo Yuri camminava alle loro spalle, fissando pensieroso la figura curva della ragazza.
Dopo circa dieci minuti erano arrivati a destinazione, e mentre Victor distraeva insieme a Yuuri il receptionist, i due ragazzi erano riusciti ad arrivare in camera senza incontrare nessuno.
Al momento i quattro si trovavano nel piccolo salotto, immerso in una rassicurante e quieta penombra: Elizabeth era seduta sulla sponda del divano, fissando il pavimento con espressione indecifrabile, mentre Yuuri, inginocchiato davanti a lei, dopo averle passato il disinfettante sui tagli a lato del viso, le applicava con attenzione dei larghi cerotti che aveva portato in valigia; Victor si trovava di fianco al grande finestrone della stanza, fissando un punto indefinito in lontananza con espressione seria; Yuri era seduto a gambe incrociate sul divano di fronte a quello di Elizabeth, e guardando il cellulare, di tanto in tanto sollevava di sottecchi lo sguardo per cercare di capire quali pensieri potessero attraversare la mente della ragazza, ma senza successo.
Questa atmosfera tranquilla ma pesante durò per qualche minuto, quando all'improvviso il silenzio fu infranto dalla voce di Elizabeth.
(I)<Scusatemi...> disse semplicemente.
I pattinatori si girarono contemporaneamente a guardarla, un'espressione interrogativa sul volto. Nessuno fece in tempo a parlare che la quindicenne continuò, questa volta con la voce incrinata dall'angoscia: (I)<Scusatemi se sono venuta da voi in questo modo: sono stata colta dal panico, non sapevo da chi andare; prometto che vi ripagherò fino all'ultimo centesimo qualsiasi cifra dovrete spendere per farmi stare qui, pagherò anche il doppio se sarà necessario, ma vi prego, non ditelo a nessuno...> la voce cominciò a tremarle, mentre si nascondeva il viso tra le mani: <... mi porteranno via Elias e Julia, e la mamma non ce la farebbe da sola. Vi scongiuro, farò tutto quello che volete... me li porteranno via... rimarranno da soli... non è colpa loro...> Singhiozzi sconnessi cominciarono a spezzarle la voce, mentre si rannicchiava sempre di più su sé stessa, come a tentare di contenere il dolore, che stava cominciando a spandersi lentamente dal suo petto.
Dopo qualche secondo un paio di braccia le avvolsero le spalle in un caldo e rassicurante abbraccio. Il contatto fece scattare qualcosa in Elizabeth, che si trovò improvvisamente le guance rigate di lacrime, il petto scosso da sussulti ormai incontrollabili, come se tutti gli eventi della serata, la stanchezza e il dolore stessero prendendo violentemente il posto dell'adrenalina che l'aveva trascinata fin lì.
(I)<Shh, andrà tutto bene... te lo promettiamo Elizabeth, non accadrà niente alla tua famiglia. Non è colpa tua, e non preoccuparti nemmeno dell'hotel. Risolveremo noi le cose. Però potrebbe aiutarci molto sapere cos'è successo, così che possiamo decidere quale sia il miglior modo di agire. Puoi fidarti di noi Elizabeth, hai la nostra parola.> disse Yuuri con la ragazza stretta al suo petto, ancora singhiozzante.
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"First Position" a Yuri!!!on Ice Fanfiction
Fanfiction"Cos'è una prima ballerina?" chiese Lilia Baranovskaya. La ragazza rispose:"È la più eccezionale ballerina di una generazione, la massima espressione di ciò che la danza può offrire, è un'atleta con una tecnica perfetta, il talento di un'artista, la...