Capitolo 13

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Harry corre di sotto per vedere chi è appena entrato dalla porta e dalla voce posso sentire Gemma, è arrivato il momento di andarsene ma non ho idea di come fare, se scendo lei sicuramente mi vedrà, la finestra è troppo in alto e altre vie non ci sono. Mi siedo sul letto e pochi minuti dopo il riccio torna nella sua stanza
<<era Gemma, ha deciso di tornare a casa prima dalla sua uscita perchè non si sente bene>>
<<e ora io come faccio ad andarmene?>>
<<semplice, non te ne vai>>
<<devo andare nella mia stanza e per forza di cose devo passare dove si trova ora Gemma, quindi tu la devi distrarre>>
<<o più semplicemente, dormi qui e domani mattina quando Gemma esce per andare al lavoro vai dove devi andare. Ora devo farti vedere una cosa>>
Mi prende per mano e dopo aver aperto la finestra mi aiuta a salire sul tetto
<<Harry io ho paura di stare qui>>
<<non ti devi preoccupare, ci sono io con te>>
Mi siedo con le gambe incrociate e mi viene un brivido per il freddo, indosso solo una maglietta leggera e il tempo non è dei migliori, mi abbraccia immediatamente e i brividi aumentano
<<se hai così tanto freddo possiamo tornare in casa o posso andare a prendere una coperta>>
<<non sono brividi di freddo>>

Mi perdo per secondi interminabili nei suoi occhi finché non sento per la seconda volta le sue labbra premute sulle mie, questa volta è un bacio diverso, voglioso. Mi avvicino di più a lui fino a far scontrare i nostri bacini, le sue mani si piantano sui miei fianchi mentre le mie si perdono nei suoi capelli. Morde ripetutamente il mio labbro inferiore fino a farmelo schiudere e non perde tempo a infilare la sua calda lingua, porta le sue mani fino alle cosce e ai glutei in modo da avvicinarmi sempre di più al suo corpo, prendo il suo labbro inferiore tra i denti e inizio a lasciargli dei piccoli e umidi baci a stampo. Pochi secondi dopo mi stacco dalle sue labbra rimanendo senza fiato, il ricordo delle sua labbra era totalmente diverso, sono morbide, dolci e fresche, alla base del mio stomaco provo una sensazione strana, che non provavo da tempo, mentre nella mia testa iniziano a suonare mille campanelli d'allarme a cui non faccio caso
<<dio Ellie, dovresti baciarmi ad ogni cazzo di minuto>>sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra
<<non ti prometto che ci starò un'altra volta>>
<<perchè no? Non ti rendi conto che non riusciamo a stare lontano l'uno dall'altra>>
<<non sono sicura che sia una cosa giusta>>

Annuisce soltanto e poco dopo decidiamo di tornare nella sua stanza, ho un mal di testa allucinante e vorrei solo dormire
<<ho un fottuto mal di testa Harry, non ti sarò molto di compagnia>>
<<non ti preoccupare, mettiti pure a letto io devo risolvere alcuni problemi poi ti raggiungerò>> mi cambio mettendo una sua maglia nera e dei leggins.
Faccio come mi dice e mentre lui si mette al computer io mi stendo a dormire, passo un po' di tempo su Instagram finché senza rendermene conto crollo tra le braccia di Morfeo.
Mi sveglio alle prime luci dell'alba con un caldo asfissiante, Harry mi circonda la vita con un braccio e non mi permette di muovermi, il mio corpo è completamente indolenzito così piano piano cerco di alzarmi senza ovviamente svegliare il riccio. Quando finalmente ci riesco cerco il mio telefono per vedere che ore sono ma non lo trovo da nessuna parte, alzo il lenzuolo e lo trovo, ma trovo anche una visione straordinaria, Harry con addosso solo dei boxer, i capelli arruffati e la bocca semi aperta.
L'ora sul telefono segna le 7, decido di andarmene, ho già passato fin troppo tempo in questa stanza con lui.
<<te ne stai andando?>> mi chiede con voce impastata
<<si>> rispondo soltanto ed esco.
Cerco di fare il meno rumore possibile, Gemma dovrebbe essere già al lavoro però non si sa mai, proprio quando sto per aprire la porta e andare a casa mia sento qualcuno chiamarmi
<<Eleanor>> Gemma è ai piedi delle scale che mi guarda insospettita
<<Gemma, che ci fai qui>>
<<dimmi solo che non è quello che penso>> capisco che si sta chiaramente riferendo ad Harry così la fermo subito
<<oddio Gema, no, certo che no>>
<<hai dormito con lui quando hai la tua stanza, cosa dovrei pensare>>
<<gemma, abbiamo solo dormito insieme, stavamo parlando ieri sera e mi sono addormentata senza accorgermene>>dico senza darle troppe spiegazioni. Capisco che la situazione potrebbe sembrare strana ma non capisco perchè lei voglia giudicare in questo modo, le lascio un bacio sulla guancia e vado verso casa mia, evidentemente oggi non è la mia giornata fortunata perchè la prima cosa che vedo una volta arrivata è Blake seduto sul mio portico.
<<che vuoi Blake?>>
<<ti stavo cercando, ho bisogno di parlare con te>>
<<non abbiamo niente da dirci, sono stata abbastanza chiara>>
<<sei stata con lui?>>
<<non sono cose che ti riguardano>>sbuffo
<<mi hai lasciato da due giorni e sei ti sei già buttata tra le sue braccia>>scoppia a ridere
<<non ti permettere Blake, non ti devi neanche azzardare a fare queste insinuazioni>>
<<hai la sua maglietta addosso>>
Mi guardo la maglietta ricordandomi di averne indossata una di Harry ieri, è una semplicissima maglia a maniche lunghe ma solo dopo mi accorgo che in basso c'è una piccola H
<<non significa niente il fatto che io abbia la sua maglietta, io e te non stiamo più insieme e io sono libera di fare quello che voglio>>
<<dio Eleanor, dopo tutto quello che ti ha fatto sei già corsa tra le sue braccia mentre io che sono l'unico che ti ha sempre amata, rispettata e capita, mi stai trattando come un tappetino>>
<<Blake, io ho smesso di amarti ma questo non vuol dire che io non ti voglia bene, rispetto quella che è stata la nostra relazione, ma sapevi anche tu che non sarebbe durata, siamo troppo diversi. Ti sto trattando male perchè vieni qui a casa mia e fai insinuazioni>>
<<io ti amo El>> dice con le lacrime agli occhi
<<mi dispiace>>
<<non è finita qua, io non mi arrendo>>
Mi lancia un ultimo sguardo e se ne va, rientro in casa un po' sbalordita dalla sua ultima frase e mi preparo per il lavoro. Questa sarà una lunga giornata.

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