L'arrivo a palazzo è un'esperienza surreale, quasi ultraterrena: per me, che nei miei diciassette anni di vita non mi sono mai avventurata più in là di Ostia, ritrovarmi faccia a faccia con un vero castello ha quasi del mistico.
La limousine che ci ha recuperato all'Aeroporto Internazionale di Fluttendorf, capitale bareviana, sta percorrendo adesso uno dei viali che si snodano per i giardini, e io non posso fare a meno di osservare a bocca spalancata ciò che mi scorre davanti: siepi potate nelle forme più disparate, alberi e piante rigogliose, fontane, panche di pietra, lampioni in ferro battuto, statue... un momento, quello è forse un labirinto di siepi? Aguzzo la vista, montando addosso a mamma per riuscire a vedere meglio dal suo finestrino, e devo trattenere uno squittio: è proprio un labirinto! Sembra quello che Harry e gli altri campioni del Torneo Tremaghi hanno dovuto affrontare ne "Il Calice di Fuoco", e il mio cuore di fangirl prende il volo come un uccellino: chissà se al centro troverò anch'io una Passaporta. Di trovarmi faccia a faccia con Voldemort, comunque, non ho tutta questa voglia.
"Daphne, sta' giù!" mi intima mamma, spingendomi indietro sul mio sedile. "Vuoi per caso che me la faccia nelle mutande? E poi mi spiegazzi tutti i vestiti!"
Certo, come se una mini di jeans e un top elasticizzato di Tezenis potessero stropicciarsi. Le rivolgo un'occhiataccia. "Be', scusa tanto se questo posto sembra uscito direttamente da un libro di favole" borbotto, piccata, incrociando le braccia al petto. "Sarà più grande di Villa Pamphili e Villa Carpegna messe insieme!"
Karina, seduta rigidamente sui sedili davanti a noi, si schiarisce la gola. "Dopo che vi sarete sistemata potrò accompagnarvi a fare un sopralluogo dei giardini, principessa. Miss Clara, può unirsi anche lei, se lo desidera" aggiunge, spostando lo sguardo su mamma.
"Sono aperta a tutto, ma solo dopo che avrò liberato la vescica" risponde lei, accavallando le gambe in uno stretto intreccio. "La situazione inizia a farsi drammatica, qui sotto."
Karina si lancia un frettoloso sguardo alle spalle e torna a voltarsi verso di noi con un mezzo sorriso. "Manca pochissimo. Tempo dieci minuti e saremo negli appartamenti che Lady Em... che la Regina ha preparato per voi. Sono sicura che li adorerete!"
Appartamenti? Per noi due? Decido di non indagare ulteriormente, limitandomi a osservare l'imponente facciata del palazzo avvicinarsi sempre di più. I portoni spalancati sono preceduti da una scalinata in pietra che conterà come minimo cento milioni di scalini, e a quella vista inizia già a farmi male il sedere. Spero tanto che ci sia un'entrata secondaria, che non preveda l'uso di tutti quei gradini, perché in caso contrario dubito che vedrò mai l'interno di questo palazzo.
Lascio vagare lo sguardo sul resto della facciata, che si allunga così tanto verso l'alto da farmi venire le vertigini: dalle foto spulciate online non mi ero accorta che fosse così grande né, per inciso, che avesse tutte queste finestre: tra quelle che si aprono sulla facciata, quelle strette e allungate sulle torri laterali e i lucernari sui vari tetti conici che coronano la struttura, ne conto almeno duecento. O forse di più, non sono mai stata un asso con le stime a occhio.
A circa metà della struttura si apre un'enorme terrazza semicircolare dal parapetto in pietra, con colonnine... uhm, ioniche? O forse corinzie? Be', a mia discolpa ci tengo a precisare che la mia prof di arte ha una parlata talmente soporifera che appisolarsi durante le sue lezioni è praticamente d'obbligo, perciò la mia ignoranza è più che giustificata.
La limousine frena dolcemente davanti alla gradinata e l'autista, un signore anziano che non ha degnato mamma di uno sguardo, viene ad aprirci la portiera.
"Grazie mille" farfuglio, saltando malamente sulla distesa di ghiaia che copre il viale.
L'uomo mi rivolge un sorriso gentile e dice qualcosa nella solita lingua strana, che ormai sono sempre più sicura trattarsi del ceco. Peccato che io non ne capisca nemmeno una parola.
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My Unexpected Tiara (VERSIONE DEMO)
Fiksi RemajaVERSIONE DEMO: IL LIBRO COMPLETO È ACQUISTABILE SU AMAZON A diciassette anni suonati, Daphne Altavilla non ha grandi aspettative per il futuro: con i suoi mediocri risultati scolastici e delle ancor più scarse capacità sociali, la ragazza si è rasse...