UNO - L'intervista

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Erano quasi le cinque di pomeriggio e Astrid si stava preparando per andare a casa di Jack.

Millie sarebbe passata a prenderla di lì a poco con il suo scooter quindi cercò di affrettarsi. Non voleva perdersi neanche un'istante dell'intervista di Finn con i Calpurnia.
Anche se si trattava di un piccolo canale televisivo Canadese, le sembrava la cosa più entusiasmante di questo mondo.

Poco dopo le arrivò un messaggio. Era Millie che le diceva di essere arrivata e che la stava aspettando fuori il vialetto così la bionda corse giù e dopo aver salutato sua zia si precipitò dalla sua amica.

"Incredibile come diventi puntuale quando si tratta del tuo Finnie!" ironizzò la bruna facendole poi un sorrisetto.

"Smettila scema! La mia puntualità è migliorata notevolmente negli ultimi tempi!"

"Certo come no! Avanti salta sù prima che mi squagli al sole!"

Astrid montò sulla sella del motorino e finalmente le due si avviarono verso casa di Jack.
Una volte giunte a destinazione, videro che gli altri erano già tutti lì.
Le ragazze salutarono i loro amici e si accomodarono finalmente sul divano, posizionato di fronte ad un gigantesco televisore.

"Allora Astrid non sei emozionata all'idea di vedere la prima intervista di Finn?" domandò Lilia eccitata.

"Non puoi capire. Sembra quasi che debba farla io al suo posto!"

"Shhh fate silenzio sta per cominciare!" urlò Jack di punto in bianco, alzando il volume.

Nessuno osò più proferire una parola, gli sguardi di tutti erano incollati al televisore. Subito partì la sigla del programma e al suo termine la presentatrice fece il suo ingresso salutando il pubblico.

"Salve a tutti e benvenuti! Oggi avrò il piacere di introdurre per la prima volta sul piccolo schermo una nuova band emergente. Fate un grosso applauso per i Calpurnia con la loro: City boy!"

I quattro ragazzi uscirono da dietro le quinte e si posizionarono su un piccolo palconescenico, impugnando i loro strumenti.

Un'enorme sorriso andò ad increspare le labbra di Astrid non appena vide il corvino entrare in scena. Avrebbe dato qualsiasi cosa per poter essere insieme a lui in quel momento a sostenerlo da vicino, ma l'unica cosa che poteva fare era limitarsi ad ammirarlo da un televisore e aspettare con impazienza il suo ritorno.

La band iniziò ad intonare le prime note della canzone, la quale sembrava piacere enormemente al pubblico che non la smetteva più di applaudire. Non appena ebbero finito di suonare la presentatrice si avvicinò nuovamente a loro.

"Siete stati bravissimi! Bene, ora venite con me e accomodatevi. Siamo tutti curiosi di sapere qualcosa in più su di voi!"

L'inquadratura si spostò su una specie di salotto. I quattro si sedettero su delle poltrone, seguiti dalla donna.

"Molto bene ragazzi, vedo che siete tutti giovanissimi! Che ne dite di presentarvi?"

Finn fu il primo a prendere in mano il microfono per rispondere.

"Io sono Finn Wolfhard, ho 17 anni e vengo da Vancouver!"

Nonostante la sera prima il ragazzo fosse parecchio in ansia, dopo aver suonato sembrava essersi sciolto. Parlava con una naturalezza e una disinvoltura incredibili, come se avesse fatto cose del genere da tutta una vita.

Quando anche gli altri tre ebbero finito di presentarsi, l'intervistatrice andò avanti con le sue domande.

"Allora, volete raccontarci com'è nata la vostra band?"

Dusk till dawn 2 || Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora