CINQUE - Promise

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La fresca brezza marina sfiorava dolcemente la pelle dei ragazzi, ormai crollati sui loro asciugamano.

La sera precedente Finn e Astrid erano tornati al falò dai loro amici dopo aver passato qualche altra ora a chiacchierare e coccolarsi sulla collina.

Quando l'entusiasmo della festa aveva iniziato a smorzarsi e le persone che affollavano la spiaggia avevano fatto ritorno alle loro case, era rimasto solo il gruppetto che aveva deciso di trascorrere l'intera nottata lì.

Le braccia del corvino ancora dormiente cingevano i fianchi della sua ragazza che si trovava distesa accanto a lui.
Improvvisamente una vibrazione proveniente dalla tasca dei suoi bermuda gli fece aprire gli occhi controvoglia.

Finn afferrò il telefono e si allontanò di qualche metro per evitare di svegliare gli altri.

"Pronto?" Disse con la voce ancora impastata dal sonno.

"Buongiorno Finn! Ti ho forse svegliato?"

Quando capì che era il suo manager a parlare, il ragazzo si ridestò improvvisamente dal suo stato di torpore.

"Uhm si, ma non preoccuparti dimmi pure!"

Nel frattempo Astrid, non sentendo più il calore del corpo del moro si era risvegliata. Si mise a sedere e lo cercò con lo sguardo.
Lo individuò subito dopo mentre parlava al telefono con qualcuno, dall'espressione che aveva assunto sembrava parecchio entusiasta.

"Cavolo grazie! Grazie davvero!" Lo sentì esclamare la bionda prima di chiudere la telefonata.

Lei gli si avvicinò sorridente,incrociando le braccia al petto per ripararsi dall'aria fresca che le aveva fatto venire la pelle d'oca.

"Come mai così felice?" Gli domandò, avvolgendolo in un abbraccio.

"Non ci crederai mai! Il nostro manager mi ha appena chiamato e mi ha detto che suoneremo al concerto di apertura degli Spendtime Palace a Boston! Questa potrebbe essere la nostra occasione per far conoscere i Calpurnia anche al di fuori del Canada!"

Astrid sgranò gli occhi al settimo cielo.

"Cavolo Finn ma è fantastico! Sono davvero fiera di te!"

"Grazie piccola!" Sussurró il corvino sulle sue labbra per poi baciargliele. "C'è solo un piccolo problema..."

Quella lunga pausa fece subito intuire alla ragazza cosa stava per dirle.

"Il concerto sarà dopodomani, ciò significa che dovrò partire per Vancouver questa sera stessa..."

La bionda sospirò, rivolgendogli poi un sorrisino amaro.

"Sta tranquillo Finnie, lo capisco. Questa è un'occasione imperdibile e non voglio che ve la lasciate sfuggire." Astrid pronunciò quelle parole a malincuore, tentando di celare il suo dispiacere nel vederlo andare via così presto.

L'espressione di tristezza racchiusa nei suoi occhi però non sfuggì al ragazzo, il quale si incupì.

"Ecco lo sapevo, l'ho fatto di nuovo..."

"Fatto cosa?" Domandò lei perplessa.

"Ti sto facendo soffrire! Ogni santa volta devo vederti star male a causa dei miei impegni che non mi permettono di dedicarti il tempo che meriti!"

A quel punto i sensi di colpa fecero capolino nella bionda. Sentì di aver sbagliato a mostrare anche quel minimo di dispiacere al suo ragazzo. D'altronde non era colpa sua se si trovava costretto a far fronte ai suoi doveri lavorativi, lasciando da parte la vita privata.
Era stata lei stessa a decidere di restare al suo fianco nonostante tutto, nel momento in cui Finn aveva firmato il contratto discografico.

Dusk till dawn 2 || Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora