Capitolo 20: Voci di corridoio

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Il negozio di musica in cui siamo è piccolo, gestito da un tizio che sta seduto con aria annoiata al bamcone. A parte me, Ingrid e Michelle non c'è nessuno.

- Posso essere molto indiscreta? - chiede la ragazza dai capelli verdi, mentre fruga tra una certa quantità di dischi di non so quali band.

- No - rispondo io, mettendo le mani in tasca. È da più di un'ora che mi mordo l'interno guancia, in preda al nervosismo. Quando potrò andarmene?

Michelle ride, esaminando la custodia di un disco - Tu mi piaci, sai?

Ingrid interviene nella conversazione, a mia difesa - Jade è una abbastanza riservata...

- Nessun problema - risponde lei, scegliendo finalmente il disco giusto.

Va a pagare e rapidamente noi tre siamo fuori.

- Che roba hai preso? - chiede Ingrid, sbirciando.

- Sono i NOFX, nulla che tu sia in grado di apprezzare.

Ingrid sbuffa, poi si zittisce. Ha un'aria pensierosa.

- Tu cosa ascolti? - mi chiede la punk. Si sistema un poco il chiodo pieno di borchie, e io mi passo una mano dietro la nuca.

- Ecco, a me piacciono i My Chemical Romance e... quella roba lì...

Dico il nome di una delle poche band che io abbia mai effettivamente ascoltato, chiedendomi perché sto parlando di musica con una tizia che non conosco invece che fare quello che dovrei.

Michelle sta per dire qualcosa quando Ingrid la interrompe.

- Ehi Michelle. Hai notato che in questi non si sente più parlare di nuovi omicidi di Jeff?

- Mio dio, dobbiamo parlare di questo? - chiede lei, improvvisamente più seccata, forse quasi nervosa - Non ho voglia di discutere di Serial Killer.

- È che sembra strano, no?

- Avrà finalmente cambiato città, no? Era ora, del resto. Almeno non dovrò più avere un infarto ogni volta che sento un rumore in camera mia.

- O forse è ferito da qualche parte, e la polizia potrebbe trovarlo - dico, guardando in basso.

Perché Ingrid ha introdotto l'argomento?

- Beh allora potrebbe anche essere morto, se la metti così - replica la verde.

No. Non può. Mi rifiuto anche solo di avvicinarmi ad un'idea del genere. Non è morto, perché semplicemente per me lui non può morire. Se morisse, andrebbe tutto in frantumi.

Michelle sembra stranamente nervosa, e non riesco a capire il perché.

- A pensarci bene, so che qualcuno dice che si sia nascosto. Jeff, intendo. E che qualcuno abbia visto un tizio lottare con lui.

- Qualcuno? - chiede Ingrid.

Michelle è improvvisamente nervosa - Sono voci di corridoio. Nessuno ne sa nulla, in pratica. Non è certo nulla. Ora possiamo parlare d'altro? Odio questi discorsi.

Sento qualcosa di simile alla speranza. Davvero Jeff potrebbe essere vivo?

Ma anche la preoccupazione non tarda a farsi sentire. Se è ferito, ho bisogno di scoprire dove sia.

- Certo, parliamo d'altro - dice Ingrid con un sorriso.

Cammino di fianco alle due, mentre la ragazza che mi ha ospitata a casa sua mi rivolge uno sguardo accompagnato da un lieve sorriso.

Ho come l'impressione che sia soddisfatta di qualcosa, come se avesse appena ottenuto un'informazione fondamentale.

Mi avvicino a lei e faccio in modo di sussurrarle qualcosa nell'orecchio senza farmi sentire dall'altra - Ora possiamo andare?

- Scherzi? - risponde lei - Ceniamo fuori.

Spalanco gli occhi e digrigno i denti. Non credo di voler stare qui.

Anche se in fondo, né Ingrid né Michelle sono state cattive con me. Sono a disagio, ma mi sarei aspettata frecciatine, commenti scomodi o altro. Invece mi sento più rilassata di quanto pensassi.

Jeff and Madge - Toxic [Wattys2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora