Capitolo 28: Buio

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La notte è sempre stata il mio rifugio. La notte, da piccola, potevo restare sola con me stessa. Non c'era mia madre a parlarmi, non c'era Jo da cambiare o con cui dover giocare. C'ero solo io. Ed era bellissimo, perché da sola potevo essere me e comportarmi come volevo, senza temere lo sguardo inquisitore degli altri.

Quando mi sveglio, durante questa notte, non mi sento al sicuro. Una mano mi copre la bocca e due grandi occhi mi guardano.

Sto per urlare ma l'espressione della persona che mi sta davanti mi dice che è meglio non farlo.

Per un attimo ho pensato fosse Jeff. Poi ho visto vecchi segni sul viso di chi mi sta davanti, a forma di sorriso. Ma sono cicatrizzati. E poi, questo ragazzo ha ancora un naso, e capelli più corti.

- Non ti farò male - dice lui, secco.

Non gli credo, ma non posso dirlo perché la mia bocca è tappata.

Sento il corpo di lui sopra il mio e non mi piace. Non voglio essere toccata. Sento che le mie mani tremano.

- Adesso ti toglierò le mani dalla bocca. Ma tu non proverai a urlare, o ti uccido qui e ora. Non voglio farlo ma sarò costretto, la tua amica biondina non deve vedermi. Sono stato chiaro?

Annuisco, e posso parlare.

- Mi chiamo Liu Woods.

So chi è. Ho visto le cicatrici. Dopo che suo fratello ha sterminato la loro famiglia, si è saputo ben poco di lui.

- Cosa vuoi?

- Jeff è vivo? - mi chiede. Mi fa paura il suo viso. Da un certo punto di vista, somiglia a quello del fratello.

Certo, i lineamenti del più giovane sono stati sfigurati in modo da renderlo irriconoscibile, ma entrambi non fanno passare nessuna emozione sul proprio viso. Liu è una maschera neutra, e quindi incomprensibile.

- Non ne ho idea - rispondo - Lo hanno colpito... ma io non so...

- Non è nella sua casa. Sono venuto da te perché non lo trovo. Aiutami, devo ucciderlo. Tu non vuoi? Lui ti ha fatto male, so di te. So tutto.

- Non voglio vendetta - dico - Non sono arrabbiata.

- Come puoi non esserlo? So cosa ti ha fatto lui per tutto questo tempo. Ho chi mi dice certe cose. Ma non preoccuparti, non lo dirò a nessuno.

- Non sono arrabbiata - insisto - sono solo triste. E stanca. Non voglio più pensarci. Ora ho qualcuno che mi vuole bene e... e penso andrò avanti. Ho chi mi vuole bene. Sono passata attraverso troppo per perdere altri giorni a logorarmi per una vendetta. Non ne vale la pena, non perderò così il tempo che posso passare con chi mi ama.

Liu resta serio - Quindi è vivo, ma a te non interessa farlo pagare. Eppure dovresti capirmi, mi somigli.

- Mi hanno detto spesso che somiglio a qualcuno. Ma non mi importa. Non so più nulla di Jeff. Da ora la mia e la sua saranno storie separate. Non ho più nulla a che vedere con lui.

- Questo lo dici tu. Ma dato che è vivo, si riprenderà. Lo conosco, e so che combatterà la morte, perché non sa arrendersi a lei. Un giorno ti ritroverà, Madge. E non sarà un bene.




Jeff and Madge - Toxic [Wattys2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora