La crepa

388 15 9
                                    

LA CREPA

Quando il maresciallo mi chiama per informarmi di un ragazzo aggredito, mi sveglio di soprassalto.

Devo aver staccato la sveglia senza nemmeno sentirla, non mi ricordo, e sono decisamente in ritardo.

Arrivo in caserma mezz'ora dopo, passando prima di tutto dall'ufficio di Anna.

"Ciao ciao... arrivo, eh!"

"Abbiamo fatto le ore piccole!" Scherza Cecchini.

"Lavorato?" Gli fa eco Anna con un sorriso.

"No no, sono andato al Gran Premio di Formula 1... ma te l'ha detto tua sorella?" Domando, perplesso.

"No... non ci siamo viste."

"È la prima volta che conosco una donna patita di Formula 1..." Commento. "Caffè e arrivo, va bene?"

Lei annuisce prima di tornare ai documenti che ha davanti.

Ho un sonno da non stare in piedi.

***

Poco dopo convochiamo la ragazza che è coinvolta nel gioco di ruolo di cui faceva parte il ragazzo aggredito. Io sono davvero scioccato dalle sue affermazioni: davvero lo ritiene solo un gioco?

La mia pazienza è decisamente al limite, e le sue lacrime non mi incantano. Ha portato quel ragazzo quasi ad ammazzarsi, e questa cosa che sia stato un altro a dirle di scrivere quei messaggi non me la bevo.

Anna mi lancia un'occhiataccia intimandomi di smetterla, ma come? Come può essere così calma?

Quando la ragazzina viene portata via, Anna mi ferma mentre sto uscendo.

"Comunque potevi andarci piano, è una ragazzina."

Io mi blocco. "Che ha fatto quasi ammazzare un suo coetaneo, però."

"Questo non lo sappiamo. Potrebbe essere stata la persona che le ha mandato i soldi per posta."

"Credi veramente alla storia che ha detto?!"

"Sì! Credo anche che Sveva sia innamorata di Giacomo."

"Se era innamorata perché non è andata da lui a dirglielo?" Andiamo, tutti questi sotterfugi? Sono solo bugie.

"Paura? Non lo so! Non è facile dire a una persona che ti interessa!" Sul serio? Stiamo facendo questa conversazione per davvero?

"Soprattutto a quell'età..." conclude.

"Gli mente, lo tormenta, lo manda bendato su un ponte... bel modo di amare, veramente!" Le dico, ormai arrabbiato anche con lei. Come può fare quelle affermazioni? Però ha ragione sul fatto che non sia facile... non è che tu hai fatto di meglio.

"Marco, per amore si possono fare le cose più assurde!" Mi apostrofa.

"Come per esempio, guardare la Formula 1..." Mormora Cecchini, sbucato dal nulla accanto a noi. Io gli lancio un'occhiata perplessa: in che senso? "L'ho detto tanto per dire... dovevo prendere questi, scusate." Afferra dei fogli e si allontana.

"Allora verificate questa storia della lettera e tenetemi aggiornato, va bene?" Dico freddamente ad Anna, senza degnarla di uno sguardo mentre esco.

***

Più tardi, però, le mando un messaggio chiedendole scusa. Forse ho esagerato, d'altronde è tutto da vedere. E poi non dovevo prendermela con lei, mi ha solo esposto dei dubbi che in effetti non sono così improbabili, pensandoci a mente più serena.

Life-changing frenzyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora