Genitori e figli

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GENITORI E FIGLI

Da qualche settimana ormai io e Anna abbiamo un appuntamento fisso per le lezioni di cucina.

Solitamente ci vediamo a casa sua dopo il lavoro, e mentirei se dicessi che non attendo con ansia quelle serate.

È un'ottima allieva, su questo non avevo dubbi, ed è già riuscita ad incastrare pure il lavoro con le lezioni, nel senso che se ci resta qualcosa da fare che non abbiamo terminato in ufficio, la finiamo assieme da lei.

Multitasking all'ennesima potenza. In effetti sa gestirsi a meraviglia.

Abbiamo iniziato a conoscerci un po' meglio anche in queste occasioni e sto anche imparando le sue abitudini, e lei le mie. Non c'è più imbarazzo tra di noi, anzi.

Come se fosse la cosa più naturale del mondo, passare le serate insieme.

Anche stasera siamo a casa sua, le sto insegnando a preparare, fra le altre cose, la maionese.

No, non è una decisione a caso. Sì, sto scegliendo cose che ho scoperto le piacciono.

Le sto dando una mano a versare l'olio mentre lei gira quando bussano alla porta. Le dico di non fermarsi a priori, e lei va ad aprire.

Cecchini.

Cavolo, finora non ci aveva beccati. Ci mancava lui dopo le insinuazioni dell'altra volta.

"Sono io... allora, siccome mia moglie e mia figlia non ci sono e devo usare il forno, volevo sapere... ma io che-"

Ecco che mi ha notato. Ops.

"Buonasera!" mi saluta, e io ricambio, fingendo indifferenza.

Quando torna a rivolgersi ad Anna abbassa la voce e non capisco cosa dice.

Mh... dovrò escogitare qualcosa per tirarglielo fuori. Sono curioso.

Qualcuno suona di nuovo alla porta, così lei passa la ciotola a Cecchini e torna ad aprire.

Sua sorella.

Ma si son messi tutti d'accordo, a disturbarci?

"Sasà mi ha lasciata!" le dice, buttandosi ad abbracciarla prima di notare me e lanciarmi un'occhiata stranita.

"Salve..." mormoro, incerto.

Lei si stacca da Anna mettendosi anche lei a mormorarle qualcosa.

Oh, ma che avete tutti da confidarle, stasera?

Poi torna ad alzare la voce.

"Vabbè, vabbè, vabbè... ti prego, portami fuori, ho bisogno di aria, sono disperata!"

"Da quant'è che stavate insieme, un mese?" È la risposta piccata di Anna.

"Ma che c'entra il tempo, Anna? Lui era l'uomo della mia vita, okay? Una volta mi ha detto addirittura che sono più bella di un gol di Messi!" Fa, rivolta al Maresciallo, che sembra non sapere nemmeno chi sia, e borbotta qualcosa in risposta.

Becco però il commento di Anna. "Ah, che romanticismo!"

Ridacchio sotto i baffi. Non ha tutti i torti, in effetti non è il miglior complimento che si possa fare a una donna. Okay, anche io adoro il calcio, ma da qui a usare quest'espressione... chi è questo tizio?

"Anna, vai con tua sorella!" le suggerisco comunque, anche se la reazione della ragazza mi sembra un tantino esagerata visti i presupposti.

"No," nega secca lei.

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