Una famiglia normale

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UNA FAMIGLIA NORMALE

Questo aprile è iniziato da poco e già ci stiamo trovando di fronte a un caso particolarmente articolato.

Quella che sembrava un'aggressione conseguita alla scoperta di un tradimento si è rivelata nascondere ben altro, e in una misura ancora da definire: un atto di bullismo.

Il merito di questa rettifica va tutto ad Anna: poco fa quando abbiamo interrogato la signora e il cognato, entrambi coinvolti in uno scambio di sms di lei col marito che sembravano indicare chiaramente una storia clandestina tra i due, Anna si è resa conto che la donna era più interessata a utilizzare il cellulare che a rispondere alle nostre domande nonostante la gravità della situazione, e ha tratto le sue più che corrette conclusioni - non si trattava di un tradimento, ma di qualcosa in cui era coinvolto il figlio, l'effettivo autore dell'atto di bullismo, che in quel momento era fuori per un concerto e che avrebbe dovuto parlare con il padre la sera prima, quando questo era stato di fatto aggredito.

Tralasciando comunque i dovuti complimenti, devo dire che Anna si è particolarmente divertita a interrompermi ogni tre secondi in quell'interrogatorio, perennemente in disaccordo con quello che avevo da dire. Okay, ammetto che aveva ragione, ma magari un po' più di gentilezza invece di interrompermi in mezzo alla frase ogni volta che aprivo bocca?

Va bene, va bene. Ci ha capito più di me solo osservando il comportamento della signora, e le ha tirato fuori il vero problema con molta delicatezza. Sa ascoltare e capire gli altri utilizzando semplicemente il buonsenso. E io stavo per dire cavolate. Okay, mi arrendo.

D'altronde ha ragione di nuovo: meglio indagare su questo video, sembra essere la chiave per risolvere il mistero.

A un certo punto sentiamo un trambusto in piazza, così ci avviciniamo alla finestra, incuriositi: c'è Carlo Conti, e non appena scendiamo a capire che succede, scopriamo che Cecchini lo ha involontariamente spinto giù dal palco. Anna è mortificata e a dir poco furibonda, e cerca come può di arginare le conseguenze dell'accaduto.

"Signor Conti, le dispiace se parliamo un attimo nel mio ufficio? Prego." Lo invita a salire su, lanciando in contemporanea un'occhiataccia al Maresciallo. Conti fortunatamente la segue.

Io resto un momento con Cecchini, per capire come sia riuscito a cacciarsi in un guaio simile.

"Ma che ha combinato?"

"Gli ho spaccato la testa," mormora lui, prima di spiegarmi che in realtà lo ha fatto per Cosimo, che Sofia lo ha iscritto a questo concorso musicale per famiglie convinta che non lo avrebbero mai preso, e invece lo hanno selezionato. Solo che Cosimo, non avendo genitori non potrà ovviamente partecipare. È una cosa a cui però teneva particolarmente perché aveva sempre guardato i suoi programmi con la mamma, e per lui è una specie di mito. Così Cecchini ha tentato di parlare con Conti per convincerlo a fare un'eccezione, ma è andata a finire un tantino diversamente.

Io non so se ridere o meno, è una cosa abbastanza seria in realtà. Lo accompagno su e raggiungo Anna, che nel frattempo ha fatto accomodare nel suo ufficio l'avvocato e la segretaria di Carlo Conti, insieme a lui. Le spiego brevemente come stanno le cose ed entriamo anche noi a parlare con i tre, per tentare di limitare i danni. Raggiungiamo un compromesso, ma il Maresciallo dovrà fare attenzione. Quando escono dall'ufficio, Anna si posiziona davanti alla scrivania di Cecchini scura in volto, aspettando che vadano via. Una volta usciti, si incarica di informare il Maresciallo di quanto deciso.

"Mi ha denunciato?" Chiede immediatamente lui a voce bassa.

"No," nega lei, ed è strano vederla così seria con lui. "Ma l'avvocato di Conti vuole che Lei stia alla larga da lui fino a quando sarà a Spoleto, e non l'ha chiesto come favore, ma come provvedimento restrittivo nei suoi confronti."

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