Capitolo 3

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Dopo la seconda nascita, Filippo aveva sentito la presenza di Einar nella sua mente, il suo sguardo che lo osservava . Ovviamente gli unici occhi che aveva erano i suoi, eppure era così che si sentiva. Come se da qualche parte nella sua testa ci fosse un carbone ardente. A volte percepiva lo sguardo del cubano bruciare sulla sua nuca anche se poi, girandosi, lo vedeva parlare con Simone. Non sapeva se fossero allucinazioni legate allo stress o, poco probabilmente, Filippo piano piano si stava innamorando di Einar.

Irama's p.o.v.
Scendo da quel maledettissimo aereo e mi dirigo nell'hotel dove si trova anche Einar, una volta arrivato prendo le chiavi della mia stanza e mi precipito al suo interno. È abbastanza grande, pulita e bella. Lascio la valigia e il mio zainetto in un angolo e mi butto sul letto abbandonandomi in un sonno profondo subito dopo aver toccato il materasso.

Mi sveglio e guardo l'orologio, le 7:58, perfetto, Einar si sveglia alle 8:10, ho 12 minuti per sistemarmi e farmi trovare davanti alla sua porta, scendo dal letto e mi precipito nel bagno della stanza, apro l'acqua della doccia e, dopo essermi spogliato entro al suo interno lavandomi velocemente. In cinque minuti sono di nuovo in camera a prendere i vestiti da indossare, non ho idea di cosa io abbia portato così, aperta la valigia trovo degli skinny neri, tre maglie, una rosa, una bianca e una blu. Decido di mettere quella rosa dato che gli unici orecchini che mi sono portato sono dello stesso colore, anfibi ai piedi e anelli alle dita, lascio stare i capelli bagnati e in disordine ad Einar piacciono così... perché sto pensando a cosa piace ad Ein? Boh.

Prendo il telefono e le chiavi ed esco dalla stanza andando verso quella di Einar che mi sono fatto dire dalla segretaria nella hall, la fortuna di essere famosi è questa, puoi chiedere qualsiasi cosa che ti serva e loro te la dicono o te la danno, ovviamente poi ci sono i fans, che sono la fortuna più grande, avere delle persone che amano te e quello che fai è qualcosa di spettacolare. Loro credono in te e sono orgogliosi qualsiasi cosa tu faccia, cavolate o successi che siano, non ti abbandonano e ti supportano sempre, sono dalla tua parte e ti danno ragione. Donano consigli e critiche preziose per migliorare, ogni giorno un pochino di più, e io sono grato ai miei fans per le gioie che mi donano ogni volta.

Sono arrivato davanti alla stanza numero 201, la sua stanza. Busso e sospiro in ansia "Un attimo" esclama la voce del cubano da dentro la stanza, sorrido istintivamente a quella splendida voce che tanto mi mancava sebbene io la senta ogni giorno attraverso chiamate o messaggi vocali. Quella voce, dolce e profonda accompagnata da un accento spagnolo che mi fa venire i brividi ogni volta.

Sento la serratura scattare e me lo ritrovo davanti, ancora più bello di quello che ricordavo, ha la cannottiera bianca del suo merchandising e dei pantaloni neri che fasciano le sue gambe perfettamente, le braccia scoperte lasciano una vista paradisiaca dei suoi muscoli, le labbra carnose sono leggermente schiuse dalla sorpresa di vedermi qui, gli occhi blu sono più luminosi del solito e i capelli, come sempre, in disordine ma comunque bellissimi. "Filippo..." dice aprendo le braccia, mi ci butto dentro allacciando le braccia al suo collo e poggiando la testa sulla sua spalla, queste braccia, che tanto mi sono mancate, mi fanno sentire a casa, mi fanno sentire bene, protetto e felice."Ein..." sussurro io, indietreggia e chiude la porta con un calcio facendoci entrare entrambi nella sua camera "Piccolo mio... mi sei mancato, non sai quanto" confessa allontanandomi leggermente da lui per guardarmi negli occhi, mi sorride e mi stringe di nuovo a sè, sorrido anch'io e inspiro il suo profumo di menta e tabacco, l'odore più buono del mondo. Ci sediamo sul suo letto, o meglio, lui è seduto sul materasso, io sono attaccato a lui come un koala seduto sulle sue gambe "Anche tu mi sei mancato Einar" sussurro guardandolo negli occhi. Ed è vero, mi è mancato tantissimo.

"Cristo Filippo, che ci fai qua? Oggi hai l'instore!" Esclama il mio amico rinvenendosi dopo 20 minuti buoni passati ad abbracciarci, scoppio a ridere e gli lascio un bacio sulla guancia "Può essere che ti abbia detto una bugia per farti una sorpresa" dico sorridendo e guardandolo negli occhi, lui scuote la testa e sorride "Sei un'idiota" mi dice baciandomi la fronte, chiudo gli occhi e mi godo quei pochi istanti in cui le sue labbra carnose e calde si posano sulla mia pelle pallida, i brividi si impossessano della mia schiena e sorrido "Dì la verità, sarò anche un'idiota, ma quanto bene vuoi a quest'idiota" dico guardandolo negli occhi "Troppo" confessa stringendomi di nuovo a sè "Ti voglio bene amico mio" dichiara il cubano sul mio collo "Anche io, non sai quanto" già... forse gli voglio davvero TROPPO bene e non è una cosa buona.

"Bro devo confessarti una cosa..." dice il ragazzo mentre camminiamo per le strade della città, il suo braccio circonda le mie spalle e il mio i suoi fianchi. Siamo usciti a fare un giro per divertirci come prima, non sono mancate fans impazzite di rivederci insieme ma sono felice, felice perché le ragazze ci amano e felice perché finalmente sono di nuovo con lui "Dimmi" dico guardandolo, lui sospira frustrato e abbassa lo sguardo "Voglio tradire Valentina, voglio lasciarla" dice mordendosi il labbro inferiore, sgrano gli occhi e mi fermo di scatto allontanandomi leggermente da lui. Non me lo aspettavo, non da lui, ha sempre dimostrato di amare Valentina con tutto il suo cuore, non capisco perché lo voglia fare, e poi se vuole lasciarla, perché doverla tradire? La scelta è sua e io lo supporterò sempre, deve scegliere lui cosa fare della sua vita, io sono qui per consigliarlo e supportarlo, per nient'altro che questo. "Ein, tranquillo, ti prometto che qualsiasi cosa accada io sarò al tuo fianco amico mio, non esitare a chiamarmi per sfogarti, starò sempre dalla tua parte e appoggierò ogni tua decisione, sei forte e intelligente, nessuno ti abbatterà e se ci proverà dovrà farlo prima su di me, sarò il tuo muro e la tua roccia, si scaglieranno contro di me e se ne pentiranno. Ti voglio bene amico mio, tanto. Se senti di farlo ok, non preouccuparti, parlane con lei, tranquillamente, capirà, è una brava ragazza, non dico che è la scelta giusta tradirla ma comunque se sei felice così, io voglio solo la tua felicità" dico posando una mano sulla sua spalla, lui scuote la testa "Io non voglio più vederla, io amo qualcun'altro" mi lascia un po' scioccato così provo a farlo ragionare "Ein sei confuso, è tanto che non la ve-" non mi fa finire la frase che posa le sue labbra sulle mie, sgrano gli occhi e mi allontano di scatto "Senti Einar, io sono tuo amico e tu per me sei un fratello. Non voglio essere messo in mezzo tra te e la tua ragazza, se la vuoi lasciare vai da lei e la lasci. Einar, io non voglio essere messo in mezzo, Valentina è una brava ragazza e non voglio che mi odi perché il suo ragazzo l'ha tradita con me. Mi dispiace Einar" dico e faccio per andare via ma lui mi blocca prendendomi il polso "Fil aspetta... scusa, scusa, scusa. Ti prego" dice il cubano evitando il mio sguardo, sbuffo e lo guardo, vedo il pentimento nei suoi occhi, un po' mi dispiace ad essere sincero ma no, non sarò il suo mezzo per tradire la sua ragazza, tanto dopo che l'avrà lasciata non mi considererà più e non voglio questo "Filippo senti, io con quella non voglio starci ok? Dovevo pur tradirla con qualcuno e mi sei capitato tu va bene?" Dice lasciandomi ancora più scioccato, scoppio in una risata amara e mi sciolgo dalla sua presa "Sai Einar, oggi dovevo passare una giornata con Lori dato che non lo rivedrò fino a settembre ma sono comunque venuto da te, perché ti voglio bene, ma sai cosa? Sono ancora in tempo per tornare da lui. Quando sei tornato il mio Ein fammi un fischio" dico lasciandolo lì correndo in hotel, chiamo l'aereoporto e chiedo se è possibile anticipare il volo e mi viene comunicato che si, è possibile, ma il primo volo disponibile sarebbe stato tra 40 minuti, fortunatamente non è molto distante da qua così butto tutto in valigia e trovo la polaroid che rappresenta me ed Einar... una lacrima mi riga la guancia e scoppio a piangere, ripenso a quel momento e sorrido, quando cantammo insieme, per la prima volta in saletta, entrambi con la felpa rossa, entrambi felici. No Filippo, non devi piangere, basta, devi essere forte. Sblocco il telefono, vado nell'elenco telefonico e premo sulla cornetta verde portandomi il piccolo apparecchio, il "bip" si ripete per tre volte per poi rivelare la voce del ragazzo "Bro! Come va?" Chiede subito, ha sempre tenuto a me, da sempre, mi vuole bene e me lo dimostra sempre, ogni giorno, a modo suo ma me lo dimostra, ora ho bisogno di lui, solo lui può capirmi, solo e sempre lui"Bro... aspettami in aereoporto, arrivo tra 1 ora e mezzo circa..."

Spazio autrice:
Voi siete pazzi😭 grazie mille, non me lo aspettavo assolutamente di raggiungere 69 visualizzazioni, so che sembrano davvero poche ma sono felicissima che la mia storia vi piaccia. Per ringraziarvi vi ho portato un capitolo più lungo e più ricco.Grazie mille, vi voglio bene💕
-Unamargherita🌼

P.s. Ho pubblicato una One shot su due giocatori che amo, passate a leggerla e ditemi se vi piacerebbe u contenuto simile anche in questa storia💕

Quanto costa la felicità? ~Eiram~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora