Capitolo 21

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Comunque vada anche se sarà finita sarai sempre la colonna sonora della mia vita...

"Ci vediamo tra due ore nella hall del vostro hotel?" Chiede Ben prima di separarci per andare nei propri hotel, acconsentiamo tutti, noi sei proseguiamo avanti mentre i due svoltano in un viottolino sulla sinistra scomparendo piano piano dalla nostra vista. Stasera Emma e Carlotta hanno scelto di andare in un ristorante di lusso per inaugurare la prima sera raccomondandosi di vestirci bene, non so quanto io possa prendere sul serio la raccomandazione, sicuramente mi farò aiutare da Einar.

"Amore io sono pronto" dico raggiungendo Einar sul letto, lui ha messo degli skinny neri e una camicia bianca, le vans ai piedi e l'anello che gli regalai io prima del serale abbinato ad un paio di orecchini brillanti che contornano perfettamente il suo viso abbronzato.

È veramente bellissimo, come sempre, sembra un piccolo fiore, bello, indifeso e vulnerabile mentre invece è un guerriero, il guerriero più forte di tutti gli altri, quello che non ha mai perso, quello che vince sempre, quello che tutti amano. Un po' come Paulo Dybala no? All'apparenza un ragazzo dolce, carino e indifeso ma che poi si rivela una macchina da guerra indistruttibile. Einar è questo. Debole all'apparenza ma forte dentro. Per questo ho sempre creduto che le persone vanno conosciute bene prima di criticarle, un po' come i libri come si dice? Mai giudicare un libro dalla copertina.

"Stai benissimo piccolo" dice posando una mano sul mio fianco attirandomi a sé, accarezzo una sua guancia con la mano che lascio successivamente scendere sul suo collo fermandola subito dopo "Tu stai benissimo, non io" sorride e mi bacia. Un bacio casto, dolce, con sorrisi e carezze.

Tutti dovrebbero concedersi un bacio così, o meglio, tutti dovrebbero averlo. Tutti meritano di trovare la persona della propria vita per poterla baciare, stringere, consolare e supportare sempre. Ma, sfortunatamente, le persone o non trovano nessuno, o vengono usate, maltrattate fino a farle chiudere in loro stesse così da toglierli felicità e amore allo stesso tempo.

*Irama del futuro* (lol)
Baci come quello che io ed Einar ci stavamo scambiando erano uno di quei baci in cui si scambiano tutte le emozioni più profonde e tutti i sentimenti più repressi di ognuno dei due. Auguravo a tutti un bacio come quello, un bacio in cui l'altro possa capire ciò che pensi senza neppure parlare, un bacio che vale più di mille parole ma alla fine significa solo una cosa, perché quello è come quei "Ti amo" sussurrati sul letto mentre ti coccoli con il tuo ragazzo, come quei "Ti amo" gridati contro durante una litigata, come quei "Ti amo" detti sull'altare della chiesa. Baci come quello racchiudevano ogni significato che potesse avere quella piccola frase. Se sono felice di aver conosciuto Einar? Non lo so, forse.

Irama's p.o.v.
Un telefono vibra così ci stacchiamo svogliatamente per leggere il messaggio appena arrivato ad uno dei due. Accendo il mio cellulare ma non ho nessuna notifica così capisco subito che è di Einar e ciò me lo conferma la sua faccia.

"Ehy Einar. Chi è?" Chiedo avvicinandomi a lui, si irrigidisce e il mio cuore perde un battito, poi due, poi tre... "Amore sono partita adesso, mi aspetti in aereoporto come promesso?" Questo è il testo che recita il messaggio, il mio cuore si rompe piano piano, sempre di più, "Fil, ti prego posso spiegarti" si giustifica lui ma no, no cazzo no.

"Dammi il telefono" sussurro a denti stretti "Dammi subito quel cazzo di telefono Einar!" Grido e lui me lo passa, scorro la chat con Valentina, "Mi manchi" "Arrivo" "Gli ho detto che uscivo con Joele, ci ha creduto, dieci minuti e sono da te" "Lascialo Einar, lascia quel bambino"

Scorrendo quelle chat il taglio nel mio cuore si fa sembre più profondo, più doloroso. Spengo il telefono e lo guardo con la faccia in lacrime e il cuore spezzato.

"Einar perché cazzo, perché?!" Grido in lacrime alzandomi dal letto seguito anche da lui, mi guarda con gli occhi scuri, persi nel nulla "Non lo so Filippo, non lo so, non ho idea del perché l'ho fatto, non lo so. So solo che se potessi tornare indietro non lo rifarei per alcun motivo. È cominciato quando tu eri in coma, non so perché, mi mancavi e sono andato da lei, solo che non ho più smesso era un'abitudine... ti prego amore mio, scusami" fatico a capire quello che dice per le troppe lacrime che versa durante il suo discorso "Einar senti, basta, non voglio più soffrire, non voglio più stare male per te. Ti ho dato una seconda possibilità e tu l'hai sprecata. È finita" dico dirigendomi verso la porta abbassando la maniglia ma vengo bloccato dalla sua mano che si posa sul mio polso.

"Filippo, io ti amo okay? Ti amo contutto me stesso, farei di tutto per te, dimmi cosa devo fare per farti tornare da me e lo farò. Fil, per favore. Ti amo." Sussurra le ultime parole, faccio un sorriso triste e, prima di uscire dalla stanza sussurro un "Dimenticati di lei. Quando lo avrai fatto fammi un fischio, ma non ti assicuro che ti perdonerò" ed esco. Corro nella hall dove ci sono già Carlotta e Lorenzo ad aspettare noi quattro, se solo sapessero, se solo sapessero che non saremo più i fantastici 6...

"Bro! Ehy ma che succede..." dice Lorenzo notando poi le lacrime sulle mie guance, scuoto la testa e corro fuori, non ho idea di dove io debba andare ma corro, corro senza mai fermarmi, corro per dimenticare, corro per non pensare, corro per scappare. Attraverso la Placa de Gracìa, mi ritrovo sulla Rambla, corro, corro e corro, non mi fermo neppure quando una ragazza mi chiede una foto.

Mi ritrovo al porto, è deserto, il centro commericiale è chiuso e nessuno viene qui per ammirate il paesaggio. Con il fiato corto mi siedo lasciando penzolare le gambe giù dal ponte di legno, ammiro il mare di Barcellona con occhi gonfi e lucidi, sospiro pensando al fatto che sarei potuto venirci con Einar uno di questi giorni...

"Filippo! Cazzo Filo! Dove vai!" La voce di Lorenzo si avvicina sempre di più, mi ha seguito, mi ha seguito per sapere se stavo bene... "Ehy bro, che ti succede?" Dice sedendosi al mio fianco circondandomi le spalle con un braccio "Einar... Einar mi ha tradito..." sussurro scoppiando a piangere di nuovo.

Veniamo raggiunti anche da Carlotta che si siede alla mia destra "Ehy Fil, che ti prende?" Chiede la ragazza accarezzandomi la nuca, Lorenzo gli fa cenno di lasciar perdere ma io non voglio, ho bisogno di aiuto. E solo loro possono darmelo.

"Ma allora è coglione veramente!" Esclama dopo che gli ho raccontato tutto, senza tralasciare niente. "Già" dice Lorenzo alzandosi, lo seguo e lo stesso fa Carlotta "Dai tranquilli, è tutto apposto" sussurro abbracciando la ragazza e baciandole la testa per poi abbracciare anche il mio migliore amico "Vi voglio bene" sussurro "Anche noi" dicono loro lasciandomi un bacio sulla guancia a testa.

"Dai, andiamo a cena" dice Simone appena vede varcarci la soglia dell'hotel, Einar ha la testa bassa, probabilmente è in lacrime ma non mi interessa. È la seconda volta che mi ferisce, non voglio che succeda ancora. Sono pronto a cominciare di nuovo, a rinascere, a vivere. E questa volta non al fianco di quel cubano dagli occhi blu che ho amato tanto.

Spazio autrice:
Grazie delle troppe letture, mi sono giustamente dimenticata a quanto siamo😂💞
Comunque in questi giorni aggiornerò poco perché sono a Barcellona😍 è bellissima, voi ci siete mai state?💞
-Unamargherita🌼

Quanto costa la felicità? ~Eiram~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora