Capitolo 25

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Noi siamo un grande film, senza pubblicità

Mi sveglio con il rumore del campanello che non sembra avere intenzione di smetterla, sbuffando mi alzo dal mio comodo letto scendendo le scale stropicciandomi gli occhi per abituarmi alla luce del sole che filtra dalle finestre, io mi chiedo, chi è lo stupido che viene a casa mia alle 8 e mezza di domenica mattina, io boh.

Apro la porta annoiato pronto a imprecare contro alla persona che mi ritrovo di fronte ma tutti i miei pensieri vanno a farsi un giro quando mi ritrovo davanti un Einar Ortiz tutto sorridente con un vassoio di cibo in mano.

"Oh, ciao amore" dico facendolo entrare in casa, lui mi sorride e mi lascia un bacio a stampo per poi andare in cucina a posare il cibo. Chiudo la porta e vado verso di lui che si è seduto sul bancone, apro le sue gambe e mi sistemo tra di esse, afferra i miei fianchi e posa il mento sulla mia testa.

"Ti ho svegliato?" Chiede ed io annuisco nascondendo il viso tra il suo collo e la sua spalla, lo sento sorridere e poi lasciare un bacio sulla mia clavicola.

"Dai, ho portato la tua colazione preferita, cornetto al cioccolato e caffé del bar qui vicino" dice allegro il cubano, sorrido pensando a quanto io sia fortunato ad avere un ragazzo come lui. Lo merito? Non lo so. Sono abbastanza? Non so neanche questo. So solo che sono innamorato di Einar e lui è innamorato di me. Questo mi basta.

"Ein, come fai ad essere così allegro di lunedì mattina?" Chiedo stropicciandomi gli occhi. Lunedì 20 agosto, fa caldo, ho sonno e lui riesce ad essere allegro. È strano.

"Perché so che domani non ci vedremo e oggi voglio stare con te il più possibile" dice e realizzo, domani ha l'evento a Lignano, Mercoledì siamo a Follonica insieme e Venerdì parto per la Finlandia... non l'ho ancora detto a nessuno, l'unico che lo sa è Lorenzo. Devo parlarne ad Einar? Si. Voglio parlarne ad Einar? No.

**la sera stessa**

"Amore, devo andare, fai il bravo okay? Ci vediamo mercoledì" dice il mio ragazzo prima di uscire da casa mia, abbiamo passato la giornata a coccolarci, a baciarci e a guardare film, nessuno dei due voleva separarsi dall'altro, questo è ovvio, ma dovevamo anche se a malincuore.

"Che farai domani sera senza di me?" Chiede stringendomi i fianchi e baciandomi la fronte.

"Starò con Benjamin, Federico, Lorenzo, Carlotta, Ale e Rombo, mercoledì mattina partiremo per Follonica così da arrivare prima e poter stare un po' con te prima delle prove e dell' evento" spiego e lui annuisce.

"Chi è Ale?" Chiede, sorrido stringendolo a me accarezzandogli la schiena. Lui però mi allontana per guardarmi negli occhi.

"È un amico di Lorenzo, viene anche lui mercoledì" sussurro baciandogli la punta del naso sussurrandogli un "Gelosone" per poi unire le nostre labbra in un bacio.

"Ti amo Filippo"

"Ti amo Einar"

**mercoledì mattina**

"Filo! Sei pronto?!" Chiede Lorenzo e io annuisco avvicinandomi a loro.

"Lorenzo, Rombo, devo parlarvi... si tratta del viaggio..." dico e loro annuiscono sospirando sconsolati, ci prendiamo 10 minuti per parlarne in disparte così mi siedo su un muretto e porto una sigaretta alle labbra.

"Filo parla" mi sprona il moro ed io annuisco cercando di trovare le parole giuste.

"Non ne ho parlato con Einar e non voglio diglielo. Lo farei soffrire quindi per favore, non ditegli nulla e non fategli vedere la valigia. Per favore" mormoro senza mai alzare lo sguardo nei loro occhi, sento un sospiro rassegnato che riconosco appartenere a Rombo e poi una pacca sulla spalla sempre da parte di quest'ultimo.

Quanto costa la felicità? ~Eiram~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora