Capitolo 17

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"Se tu potessi scegliere vorresti morire tra un anno o vivere per sempre" dice Einar "Un anno è troppo poco, per sempre troppo a lungo" ribatto io con lo sguardo perso nei suoi occhi "È questo il punto. È una domanda difficile. Quindi, quale sceglieresti?" Ripete Einar, ci penso un po' e poi rispondo "Voglio morire insieme ad una stella" rispondo sicuro di ciò che ho detto "Quindi per sempre?" Quella del ragazzo di fronte a me è più una domanda che un'affermazione e io scuoto il capo "No Einar, vuol dire che voglio morire insieme a te"

Giorno 2

Einar's p.o.v.

"Ciao Fil. Come stai? Mi manchi e lo sai, ti prego, apri gli occhi amore mio. Oggi Carlotta e Lorenzo non sono venuti... non so perché sinceramente, li ho sentiti e mi hanno detto che va tutto bene. Non le credo ad essere sinceri, aveva la voce incrinata. Comunque, stanotte ho dormito da te, dormito è un parolone, diciamo che ho pianto da te. Mi manchi tantissimo e adesso sono qui, al tuo fianco, a tenerti la mano, a parlarti, in lacrime, perché io non posso stare senza te. Non c'è Tom senza Jerry, non c'è Topolino senza Pluto, non c'è Cosmo senza Wanda, non c'è Amici senza Maria. Non ci sono io senza te. Mi manchi amore mio, svegliati ti prego, ti ho preparato una sorpresa e so che tu ami le sorprese. Ti amo. Ora devo andare altrimenti i medici mi ammazzano. Ci vediamo domani amore mio"

Narratore:
Il cubano andò a trovare il ragazzo ogni giorno, ad ogni ora libera, senza eccezioni, gli mancava, tanto. Non riusciva a stare senza di lui e, svegliarsi la mattina, nella stanza del monzese, con la sua maglia indosso e tra le sue coperte, lo facevano stare ancora peggio di prima. Einar non riusciva a vivere, in pratica in quel periodo, non stava vivendo, stava solo esistendo. Gli mancava tutto di Filippo, a partire dai capelli, per arrivare alle mani che tanto bramava, come le labbra. Per non parlare degli occhi.
Quegli occhi verdi per cui Einar aveva perso la testa dal primo momento.

Era passato un mese ed Einar non ce la faceva più, Carlotta e Lorenzo avevano litigato, lei era tornata in Toscana e lui si era messo con una certa Silvia, adesso non andava neanche più a trovare l'amico, la sua ragazza era al centro del mondo.

Carlotta però, non smise mai di chiamare Einar per avere aggioranamenti su Filippo ma il bresciano si sentiva solo, ed in effetti era così.

Einar come ogni mattina, da trentuno giorni a quella parte si svegliò presto, sul materasso dell'altro e tra le sue coperte ma, quella mattina Einar, si perse nei suoi pensieri un po' più del dovuto ed arrivò a ricordare i momenti più belli passati con l'altro.

Inizio flashback
Un ragazzo dalla pelle pallida entra nello studio dopo esser stato annunciato da Maria, è davvero bello.

Ha i capelli in disordine, tra il castano e il biondo, uno stile cupo e stravagante, jeans e maglietta neri e degli anfibi marroni scuri, alle orecchie a due divertenti piume colorate, le dita delle mani ricche di anelli e le braccia tatuate. Non riesco a capire il colore dei suoi occhi data la lontananza non trascurabile.

Inizia a cantare, un suo inedito
"Vidi un ragazzo in una sala d'attesa, con qualche rosa in mano  come in un film. Pensai che fosse una bella sorpresa, allora ogni giorno lì" intona inizialmente, la canzone prosegue triste ma significativa facendomi emozionare. È davvero molto bravo.

Passa ad una seconda canzone, a detta sua più spensierata... "Che ne sai della notte se, torni a casa presto, che ne sai, che nei sai di una donna se, non l'hai persa mai, che ne sai di una strada se,non ti sei mai perso, che ne sai, che ne sai dell'amore se, non tradisci mai" ok, ha ragione, questa è allegra e spensierata. Questo ragazzo ha un vero talento.

La puntata si conclude con Irama    -così ho scoperto chiamarsi il ragazzo con le piume- che conquista il banco. Entriamo nella sala relax e aspettiamo che ci lascino andare in hotel. Intanto, insieme a Simone, iniziamo a parlare con il nuovo arrivato. Già mi piace
Fine flashback

Quanto costa la felicità? ~Eiram~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora