Capitolo 29

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Siamo sette miliardi di persone ma tu hai scelto me...

"Amore svegliati" sussurro all'orecchio di Einar, mugola qualcosa di strano e mette la testa sotto il cuscino.

"Ein dai... dobbiamo andare, voglio farti vedere Helsinki"

"Fil... è il tuo compleanno, ho preso un aereo a mezzanotte per venire da te, all'1 ero qui e abbiamo fatto l'amore, mi sono addormentato alle 5 per assicurarmi che tu dormissi e ora, alle 10 di mattina, tu mi chiedi di uscire a vedere Helsinki?" Chiede sbuffando, sorrido e mi accooccolo nuovamente a lui.

"Dai Ein, non possiamo stare tutto il giorno a letto, devo anche andare da Lorenzo. Facciamo così, ora ci alziamo, andiamo a fare colazione in una pasticceria che conosco, poi andiamo da Lorenzo e stiamo un po' con lui, dopo aver pranzato andiamo un pochino in giro e verso le quattro torniamo in hotel mh?" Propongo mentre accarezzo la sua guancia, mugola qualcosa e apre gli occhi di nuovo.

"Come faccio a dirti di no?" Dice sorridendo e lasciandomi un casto bacio sulle labbra.

"Non puoi"

"Auguriiiiiiiiii" esclama Lorenzo appena mi vede, sorrido e lo abbraccio ringraziandolo, mi prende una mano e mi trascina in camera sua.

Vedo una persona di spalle seduta sul letto, fatico un po' a riconoscere quei capelli scuri ma quando si alza e si volta sgrano gli occhi e corro ad abbracciarla.

"Mi sei mancata piccola, non sai quanto" sussurro accarezzandole la schiena, lei sorride sul mio collo e mi bacia una guancia.

"Potrei essere geloso" dichiarano i due in coro, sorrido e lascio la presa dal corpo della ragazza dirigendomi da Einar, lascio un bacio sulle sue labbra e prendo la sua mano.

"Lori facciamogli vedere Helsinki" propongo e così tutti e quattro, iniziamo il tour per la città che mi ha dato ispirazione negli ultimi quattro mesi.

"Finalmente cazzo!" Esclama Einar buttandosi sul letto una volta entrati in camera, rido e poso la giacca di pelle sull'attaccapanni presente vicino alla porta di legno.

"Ein, dammi la tua giacca" gli dico e lui annuisce porgendomela, faccio gli stessi movimenti che ho fatto per la mia e mi tolgo gli anfibi neri, vado verso il ragazzo che si è lanciato completamente sul letto e bacio la sua nuca, mi siedo al suo fianco e inizio ad accarezzargli la testa.

"Mh... dai vieni qui" dice facendomi spazio, sorrido ma scuoto la testa baciandolo a stampo, mette un broncio adorabile.

"Piccolo... vado a farmi la doccia okay? Tu sei stanco, dormi, appena esco vengo da te tranquillo" dico accarezzandogli una guancia, lui scuote la testa e si alza prendendomi un polso.

"Vengo con te... voglio recuperare il tempo perso" dice e io sorrido baciando la sua guancia.

"Ein, sei stanco, dormi, ti prometto che torno subito amore" dico baciandolo dolcemente.

"Dillo di nuovo"

"Amore, amore, amore" dico baciandolo a stampo per poi andare in doccia lasciandolo in camera da solo.

Mi spoglio lentamente abbandonandomi al calore del bagno, sospiro ed apro l'acqua della doccia entrandoci dentro.

Lascio il getto caldo scorrere velocemente sulla mia pelle pallida, scorrere lungo le mie braccia e un brivido mi percorre la spina dorsale quando una goccia si posa sui tagli presenti sul mio polso...

Flashback
Prendo la lametta posta sul lavandino e la avvicino al mio braccio.

Lorenzo ha sempre detto che i tagli sono una cosa liberatoria, ti fanno stare bene, il dolore fisico supera quello psicologico.

Premo la lametta una prima volta facendo un po' di pressione per poi tracciare una riga lungo tutto il mio polso.

Il sangue cola nel lavandino a fiumi, il dolore è tanto, brucia, tantissimo, in un primo momento credo di non farcela a sopravvivere, ma poi, piano piano, il dolore si allevia, facendomi tornare a respirare regolarmente.

Prendo le garze, il disinfettante, il cotone e i cerotti appena acquistati in farmacia e, dopo aver disinfettato la ferita, la fascio chiudendo, forse per sempre questo capitolo.

Non voglio farlo di nuovo, non è stato così tanto liberatorio, certo, non ho pensato ad Einar, ai chilometri che ci separano, al fatto che domani, essendo il mio compleanno, mi aspettavo un suo arrivo ma nulla, non si è fatto vivo... l'ho perso, ma non voglio farmi del male, io tornerò in Italia e lì chiariremo, se devo soffrire, lo farò quando lui mi dirà esplicitamente che non mi vuole.
Fine flashback

Esco velocemente dal box doccia dopo essermi lavato e mi asciugo con un asciugamano. Lo lego in vita ed esco, Einar starà già dormendo, non vedrà i tagli sul mio polso...

Come non detto, Einar è sul letto seduto ad aspettarmi, si alza di scatto e mi circonda i fianchi con le braccia, sgrano gli occhi e inizio a respirare con più difficoltà.

Se mi scopre sono fottuto.

"Ehy... dai vieni a coccolarmi? Stasera poi non possiamo!" Dice lui baciandomi il collo, sospiro e annuisco baciandogli una guancia.

"Mi vesto e arrivo" sussurro e lui torna felice sul letto, metto un paio di boxer e dei pantaloni della tuta, accendo il riscaldamento e mi avvicino al cubano. Mi sdraio al suo fianco e gli faccio posare la testa sul mio petto.

Accarezzo i suoi capelli morbidi e con l'altra mano i fianchi, si sposta e posa la testa nell'incavo della mia spalla, sento il suo fiato sul mio collo ed è una sensazione fantstica. Mi è mancato tanto in questi mesi e mi sono promesso di non allontanarmi da lui per più di tre giorni.

"A cosa pensi?" Sussurra direttamente nel mio orecchio mordendone poi il lobo, sorrido e gli bacio la fronte per poi accarezzargli la guancia.

"A quanto mi sei mancato" sussurro io e lui sorride, posa la sua mano sulla mia incastrando le dita come un puzzle, il nostro puzzle.

Si allontana di scatto da me e mi guarda con le lacrime agli occhi, cosa è successo?
Cazzo... no no no, mi ha preso la mano con i tagli e cazzo no!

Le lacrime cadono dagli occhi blu del ragazzo lente e calde sulle sue guance, mi avvicino a lui e gli prendo il volto tra le mani.

"Perché? Perché lo hai fatto Filippo?"

"Ein... è successo ieri sera, tu non mi rispondevi e mi mancavi io... sono stato un coglione vero?" Dico e lui annuisce sospirando, si passa una mano tra i capelli e si asciuga le lacrime.

"Filippo... è successo di nuovo?" Chiede ed io scuoto la testa, lo stringo a me e gli bacio la tempia.

"No e non succederà mai più, te lo prometto Einar. Ti ho detto che mi mancavi ma adesso sei qui, non mi separerò mai da te e questi tagli saranno solo un bruttissimo ricordo okay?" Cerco di tranquillizzarlo, lui annuisce e mi stringe a sé.

"Piccolo non provarci mai più, promettimelo"

"Te lo prometto Ein"

Spazio autrice: !IMPORTANTE!
Sciau❤ allora, voglio annunciarvi che la storia è praticamente finita, ci sarà il prossimo capitolo, l'epilogo e dei ringraziamenti a tutti voi che mi avete supportata, stavo pensando se scriverne un'altra però non vi assicuro di riuscire ad aggiornare spesso dato che quest'anno avrò l'esame💓 comunque niente, vi voglio bene💞
-Unamargherita🌼

Quanto costa la felicità? ~Eiram~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora