Don't leave me || Yoonmin

🌸 8 🌸

Quel pomeriggio Yoongi andò da Jungkook, nonostante l'impegno che aveva preso con Jimin.

Quest'ultimo invece se ne stava al parco, sdraiato in mezzo all'erba, sotto il solito albero, facendosi cullare dal vento fresco che tirava leggero, facendo ondeggiare i suoi capelli così come i fili che arrivavano ogni tanto a solleticargli orecchie e guance.

Il sole stava tramontando e il cielo era dipinto con colori pastello che iniziavano a farsi poco a poco più cupi, pronti a lasciare spazio al buio della notte, che a tratti creava sfumature in grado di unire quella poca luce con l'oscurità che stava prendendo sempre più possesso dell'immenso spazio sopra di lui.

Jimin aveva gli occhi chiusi, ascoltando il silenzio e la pace che regnavano in quell'istante. Era tutto così tranquillo, ma c'era qualcosa che lo turbava.

'Ha davvero preferito lui a me?' pensava, 'Valgo davvero così poco?', 'E se si fosse stancato di me?' Dentro la sua testa c'erano troppe domande, che non facevano altro se non mettergli addosso ansie inutili.

L'ultima era quella che più lo preoccupava. Poteva sentire le lacrime iniziare ad avvicinarsi agli angoli dei suoi occhi, mentre delle scene di tutti i ricordi, i momenti passati insieme al maggiore avevano preso a manifestarsi nella sua mente, come se fosse la proiezione di un qualche film vecchio di cui lui era il protagonista.

Non voleva che lo abbandonasse, Yoongi era l'unico in grado di farlo sentire speciale. Lo considerava come un fratello, anche se qualcosa dentro di lui stava cambiando nonostante non l'avesse ancora capito.

Qualcuno intanto lo stava osservando da lontano, sapendo l'avrebbe trovato lì, per poi iniziare ad avvicinarsi silenziosamente.

Il minore sembrava non essersi accorto di niente, così rimase con gli occhi chiusi, sdraiato a terra, come addormentato, per poi sentire qualcuno stendersi vicino a lui.

Improvvisamente una voce lo chiamò, facendo in modo di attirare la sua attenzione. Si trattava di Yoongi, che si era fermato a pochi centimetri dal suo viso, facendolo voltare in modo da guardarlo.

Jimin aprì gli occhi solo per ritrovarsi il volto del maggiore vicino al suo, mentre questo lo scrutava nel profondo, riflettendosi in quei suoi specchi lucenti dove si poteva essere in grado di vedere quasi un'altra galassia.

Il più piccolo sviò lo sguardo da un'altra parte, non sentendosi in grado di reggere il contatto visivo con l'altro.

«Scusami...» disse all'improvviso Yoongi, continuando a fissarlo, il che lo sorprese.

«Me ne sono ricordato troppo tardi, e appena è successo, sono corso fuori dalla casa di Jungkook, precipitandomi da te, ma poi tua madre ha detto che non c'eri e quindi ho pensato che fossi qui.» continuò, mantenendo un tono basso.

Jimin tornò a guardarlo, per poi parlare.

«Non era così importante, Hyung. Saresti dovuto rimanere con lui, piuttosto.» rispose sorridendo appena, cercando di nascondere ciò che provava realmente, quasi del tutto.

«Jungkook capirà, e poi avevo già organizzato di stare con te.» disse il maggiore sorridendogli dolcemente.

Jimin arrossì appena, per poi essere colpito da un velo di tristezza, che lo avvolse.

«Pensavo ti fossi stancato di me.» sussurrò il piccolo, anche se abbastanza forte da farsi sentire dall'altro.

Yoongi rimase un po' sorpreso da quell'affermazione, per poi poggiare una sua mano tra i capelli del ragazzo di fronte a lui, accarezzandoli delicatamente.

«Jimin.» lo chiamò.

«Mhm?»

«Non potrei mai stancarmi di te.» disse senza smettere di sorridergli.

Jimin arrossì ulteriormente, per poi sorridere al ragazzo davanti a lui, rimanendo così sdraiati l'uno di fronte all'altro, in silenzio, entrambi rilassandosi sotto quel cielo che stava piano piano venendo decorato con piccole sfere che apparivano e scomparivano come lucciole, mentre il sole spariva dietro le figure delle case situate in quella zona, lasciando spazio alla luna, che al contrario aveva preso a salire sempre più in alto, pronta ad illuminare tutto con la sua luce.