Capitolo Due

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Ciao ragazzi eccoci qui con un nuovo capitolo, ho appena finito di scriverlo e spero che vi inizia a piacere. Scusate se c'è qualche errore ortografico. Comunque la foto in alto è il famoso bastardo Leo. Volete un libro separato quando dovrò scrivere le scene hot? Fatemi sapere con un commento. Buon proseguimento della giornata.

P.S. Ho cambiato il mio username di Wattpad.

Sono nella lussuosa, grandissima e moderna cucina di mio padre; mentre prepara il sugo per la pasta, io mi impegno a cuocere il pollo con i peperoni e vino bianco. Drake si sta preparando per andare alla festa e da quando ha detto a noi che stasera doveva uscire, mio padre ha assunto un'espressione triste e preoccupata. Io conosco bene mio fratello, siamo praticamente gemelli e siamo connessi in qualche modo, ma non credo alle parole di mio padre quando mi ha detto che Drake frequenta una brutta compagnia.

"Papà tutto bene? Tutto d'un tratto è calato un silenzio improvviso e..." mio padre mi ferma mettendo delicatamente la mano sulla mia appoggiata sul lavandino.

"Tesoro mi dispiace se sono stato un coglione totale, io e tua madre stavamo passando un periodo bruttissimo. Anche economici oltre a quella relazione segreta..." incontro i suoi occhi pieni di dolore e si nota che è pentito.

"Papà lo so che ti senti pentito di quello che hai fatto e cercherò di recuperare il nostro rapporto di una volta, però è difficile perdonarti ora così..." gli spiego con molta sincerità nella voce, lui abbassa il capo guardando il pollo cuocere e pensa.

"Non voglio essere un cattivo padre per i miei figli, non di nuovo. Sono anche preoccupato per Drake. Soph da quando è tornato dalla sua vacanza, è cambiato moltissimo e a volte si comporta malissimo. Una sera è tornato ubriaco e non voglio immaginarmi cos'altro ha preso per essere così sballato..." mi spiega sedendosi al tavolo e sorseggiando il vino nel bicchiere elegante.

"Ci parlerò io con Drake" mi siedo di fronte a lui con le mani in grembo. "Tu non preoccuparti, stai tranquillo ci sono io ora per voi due." Le nostre mani si uniscono dopo molto tempo e ci fissiamo negli occhi sorridendo.

"Sono proprio fortunato ad avere voi qui. Adesso ho la mia famiglia." Si ma senza nostra madre, non è lo stesso; io dovrò conviverci e farci l'abitudine, Drake sembra di aversi abituato ormai alla nostra nuova vita.

Improvvisamente mio fratello sbuca silenziosamente in cucina con in mano il portafogli e un zainetto nero in spalla. Lo scruto da capo a piedi come Sherlock Holmes e do inizio al mio piano per scoprire se papà dice la verità;

"Drake dove vai con lo zainetto? Non dovevi andare alla festa?" gli chiedo mentre beve un sorso d'acqua dalla bottiglia, credo la sua bottiglia personale perché ha un adesivo strano attaccato sopra.

"Si, se le cose si mettono male non sarò in grado di guidare quindi resto a dormire dal mio amico." Mi spiega e nota un'aria di tensione e ambiguità.

"Come si chiama il tuo amico?" metto tra virgolette la parola <amico>, vorrei tanto sapere chi è che fa preoccupare mio padre così tanto.

"Adesso hai guadagno come posto da madre?" mi chiede notando il suo tono nervoso, mio padre rimane in silenzio perché non sa come gestire questa situazione. Mio padre è stato sempre una persona buona ed è incapace a mettere pace tra me e Drake.

"Drake..." ammonisce mio padre, ma lui si volta di scatto e fa due passi avanti per guardarmi negli occhi.

"Papà stanne fuori!" urla e io mi alzo di scatto.

"Qual è il tuo problema?! Adesso tua sorella non può farti neanche domande? E no non sono tua madre e neanche voglio assumermi questa responsabilità di guardarti le spalle!" gli urlo contro puntandogli il dito sul petto muscoloso e palestrato.

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