JESSICA
Sospira.
-Non lo so, non so cosa siamo. So solo che tu mi piaci, che non vorrei perderti, che mi fai impazzire. So che non riesco a non baciarti, so che adoro quando ridi, amo la tua risata. Adoro quando arrossisci per un semplice complimento. So che vorrei che tra noi nasca qualcosa. Vorrei poterti baciare davanti a tutti, senza nasconderci, per far capire a tutti che tu sei mia.- dice e io sento il petto caldo, i battiti che accelerano, le gambe che tremano. Mi manca il fiato, non riesco a parlare, riesco solo a guardarlo.
-Ti prego non guardarmi così. Parla. Dì qualcosa, qualunque cosa.- mi prega guardandomi come un cucciolo smarrito.
-Io..- non dico altro. Le sue parole mi sono rimaste impresse nella mente.
Mi tiene le mani, le stringe tra le sue.
Mi avvicino e gli stampo un bacio sulle labbra.
-Anche io voglio tutto questo.- dico continuando a guardarlo. -Però non voglio che mio fratello lo sappia, non voglio che ti faccia del male.- continuo e sento gli occhi bruciare e riempirsi di lacrime.
-Mi sottovaluti?- chiede con un ghigno.
Ridacchio.
-No, ma so che verrebbe a cercarti per prenderti a pugni, e tu risponderesti. Io non voglio questo. Io non voglio che ti succeda niente.- continuo con gli occhi quasi in fiamme.
-Non mi succederà niente perchè lui non lo saprà.-
Mi scappa una lacrima, lui la asciuga.
-Me lo giuri?- chiedo ancora.
-Te lo giuro. Quando te la sentirai glielo diremo. Gli diremo che stiamo insieme.- mi sorride.
-Stiamo insieme?- chiedo sorridendo.
-Proviamoci.- risponde aprendo le sue braccia.
Le lacrime continuano a scendermi. Lo abbriaccio. Ho i brividi.
Ci allontaniamo l'uno dall'altra.
-Tieni.- mi passa la mia felpa.
La infilo e mi fiondo di nuovo tra le sue braccia. Lo bacio.
-Meglio iniziare i compiti ora.- dice lui.
Prendo il libro e mi metto sul letto, Manuel fa lo stesso.Finiti tutti gli esercizi chiudo il libro esausta. Manuel si stende completamente sul letto.
-Manu?- lo chiamo. Alza la testa e mi guarda. -Quindi non lo dobbiamo dire a nessuno ora?- chiedo.
-Se tu non vuoi dirlo a nessuno allora faremo così.- risponde.
Faccio un piccolo sorriso, mi avvicino a lui e lo bacio.
Rimaniamo abbracciati per non so quanto tempo.
-Che ore sono?- gli chiedo.
-Quasi le 17.-
Mi metto a sedere.
-Oddio ma è tardissimo. Devo andare.- mi alzo e raccatto i miei libri. Manuel si mette a sedere e mi guarda, mi giro.
-Che c'è?- chiedo.
-Devi già andare?- mi guarda triste.
-Manuel sono stata qui tre ore.- dico ridacchiando.
-Lo so, ma potresti rimanere qui anche a dormire.-
-Devo andare a casa. Ci vediamo domani.- gli vado vicina e gli accarezzo i capelli.
Scendiamo le scale e mi accompagna alla porta.Tornata a casa corro su per le scale e mi chiudo in camera. Non posso crederci. Mi butto sul letto. Sorrido. Non riesco a smettere.
Qualcuno bussa, la porta si apre rivelando mio fratello. Subito mi sostemo i capelli, mia mamma l'ha visto e non ha detto niente, ma mio fratello non starà fermo e zitto davanti a un succhiotto.
-Ehi.- lo saluto mettendomi seduta.
-Dove sei stata tutto oggi?- mi chiede guardandomi.
Ora cosa gli dico? Ovviamente non posso dirgli che ero da Manuel.
-Ero a casa di Chiara, abbiamo fatto i compiti.- rispondo. -Tu, invece, Nicola mi ha detto che tu e Gaia avete presentato una ragazza a Miky, chi sarebbe questa?-
-Cos'è? Sei gelosa di Michele?- chiede lui ridendo.
-Se non me lo dici tu lo chiedo a lui, in ogni caso lo saprò.- rispondo.
-È un'amica di Gaia, si chiama Francesca, Michele voleva conoscerla.- spiega lui.
Che sia lei la misteriosa ragazza?
-Mh okay. Ora esci grazie.-
Si alza ed esce. -Chiudi la porta.- dico, ma la lascia aperta. -La porta!- urlo e lo sento ridere. Mi alzo e la chiudo io. Ritorno sul letto e prendo il telefono.
Passano almeno tre ore e sento mia mamma che mi urla di scendere.
-Che c'è?- chiedo facendo gli ultimi scalini.
-Vestiti che usciamo.- dice mia mamma.
-Usciamo dove?-
-Andiamo a mangiare fuori con i genitori di Gaia, vestiti bene mi raccomando.- dice facendo avanti e indietro per sistemare la sua borsa.
Torno in camera e cerco qualcosa di decente da mettermi, ma ovviamente non trovo nulla. Dopo aver svuotato il mio armadio trovo un vestito comprato l'estate scorsa.
-Fa abbastanza clado, potrei anche metterlo, al massimo mi porto una giacca.- parlo da sola.
Indosso il vestito e mi guardo allo specchio. È un vestito nero semplice, arriva quasi al ginocchio e sulla vita ha un cinturino marrone. Metto anche le scarpe, rigorosamente nere e con quel poco di tacco per non essere la solita nana, e sono pronta. Matita, un filo di mascara e via. Prima di uscire però mi faccio una foto e la invio a Manuel.
Quando scendo le scale in salotto c'è solo mia madre.
-Wow come sei bella.- mi dice. Sorrido e usciamo di casa.
Durante il viaggio ascolto un po' di musica, come faccio sempre. Il telefono vibra, lo sblocco e vedo il messaggio di Manuel.
Da Manu♡:
"Che figa♡"
"Dove credi di andare vestita così?"
Subito sorrido e gli rispondo.
Da Jessy:
"A cena con i miei, mio fratello, Gaia e i suoi genitori."
Da Manu♡:
"Allora va bene."
Da Jessy:
"Vorrei potessi venire anche tu :("
Da Manu♡:
"E io vorrei poter essere con te."
Ma che dolce.
Da Jessy:
"Siamo arrivati, ci sentiamo dopo."
Invio il messaggio e chiudo il telefono.Una volta scesi dalla macchina andiamo verso l'ingresso, dove troviamo Gaia e la sua famiglia. I genitori li conosciamo già. Con loro ci sono anche un ragazzo, che avrà la mia età, e un bambino di 10/11 anni.
Mia mamma e Mara, la mamma di Gaia, si abbracciano, mentre mio padre e Luca, il padre di Gaia, si stringono la mano.
Mara viene verso di me.
-Jessica ma come stai bene con quel vestito.- mi dice.
-Grazie.- sorrido e abbasso la testa.
-Non credo tu li conosca: loro sono i fratelli di Gaia.- mi dice mia mamma.
Mara sorride e me li presenta.
-Il piccolo è Federico e il grande è Simone.- mi dice.
Mi presento a entrambi. In tutto questo Federico e Gaia hanno continuato a baciarsi. Entriamo.Prima di mangiare vado in bagno a lavarmi le mani e quando torno al tavolo vedo che la mia borsa, che avevo lasciato sulla sedia, non è più vicina a mia mamma, ma vicina a Simone.
Sposto la borsa e mi siedo. Simone si gira e mi guarda.
-Ciao.- mi sorride.
-Ciao.- ricambio.
-Tu quanti anni hai?- mi chiede cercando di iniziare una conversazione.
-17.- rispondo secca.
-Anche io.- dice continuando a sorridere.
-Che scuola fai?- continua a farmi domande.
-Il liceo linguistico.- rispondo.
-Io vado a ragioneria.- dice lui
Devo liberarmi di questo tizio, quindi scriverò a Manuel.
Federico piccolo chiama Simone, il quale si gira subito e io ne approfitto per prendere il telefono e scrivere a Manuel. Peccato solo che non riesca a fare in tempo. Metto il telefono sotto il tavolo e inizio a schiacciare lettere a caso per poi inviare il messaggio.
Simone continua a parlarmi e Manuel non risponde.La cena finisce e ci ritroviamo nel parcheggio. Perchè non andiamo a casa? Perchè devono continuare a parlare? Cosa avranno da dirsi? La situazione è questa: Federico grande e Gaia che si baciano, i miei genitori che parlano con quelli di Gaia, Federico piccolo che non si regge in piedi dal sonno, io che mi lamento e Simone che continua a fissarmi.
Mi si avvicina.
-Senti non è che mi daresti il tuo numero? Così ci sentiamo.- mi chiede.
-Ehm mi dispiace, ma sono fidanzata.- rispondo a voce bassa per non farmi sentire da altri che non siano lui.
Simone si gira e poi va verso il fratello. Gioisco mentalmente.
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Il Migliore Amico Di Mio Fratello
Teen FictionQuesta storia parla di una ragazza, Jessica, di 17 anni, che, trasferitasi dalla città alla campagna quando aveva solo otto anni, incontra l'amore della persona che meno si aspettava. Si è trasferita insieme ai genitori e al fratello Federico, di 18...