Capitolo 9

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JESSICA
Sospira.
-Non lo so, non so cosa siamo. So solo che tu mi piaci, che non vorrei perderti, che mi fai impazzire. So che non riesco a non baciarti, so che adoro quando ridi, amo la tua risata. Adoro quando arrossisci per un semplice complimento. So che vorrei che tra noi nasca qualcosa. Vorrei poterti baciare davanti a tutti, senza nasconderci, per far capire a tutti che tu sei mia.- dice e io sento il petto caldo, i battiti che accelerano, le gambe che tremano. Mi manca il fiato, non riesco a parlare, riesco solo a guardarlo.
-Ti prego non guardarmi così. Parla. Dì qualcosa, qualunque cosa.- mi prega guardandomi come un cucciolo smarrito.
-Io..- non dico altro. Le sue parole mi sono rimaste impresse nella mente.
Mi tiene le mani, le stringe tra le sue.
Mi avvicino e gli stampo un bacio sulle labbra.
-Anche io voglio tutto questo.- dico continuando a guardarlo. -Però non voglio che mio fratello lo sappia, non voglio che ti faccia del male.- continuo e sento gli occhi bruciare e riempirsi di lacrime.
-Mi sottovaluti?- chiede con un ghigno.
Ridacchio.
-No, ma so che verrebbe a cercarti per prenderti a pugni, e tu risponderesti. Io non voglio questo. Io non voglio che ti succeda niente.- continuo con gli occhi quasi in fiamme.
-Non mi succederà niente perchè lui non lo saprà.-
Mi scappa una lacrima, lui la asciuga.
-Me lo giuri?- chiedo ancora.
-Te lo giuro. Quando te la sentirai glielo diremo. Gli diremo che stiamo insieme.- mi sorride.
-Stiamo insieme?- chiedo sorridendo.
-Proviamoci.- risponde aprendo le sue braccia.
Le lacrime continuano a scendermi. Lo abbriaccio. Ho i brividi.
Ci allontaniamo l'uno dall'altra.
-Tieni.- mi passa la mia felpa.
La infilo e mi fiondo di nuovo tra le sue braccia. Lo bacio.
-Meglio iniziare i compiti ora.- dice lui.
Prendo il libro e mi metto sul letto, Manuel fa lo stesso.

Finiti tutti gli esercizi chiudo il libro esausta. Manuel si stende completamente sul letto.
-Manu?- lo chiamo. Alza la testa e mi guarda. -Quindi non lo dobbiamo dire a nessuno ora?- chiedo.
-Se tu non vuoi dirlo a nessuno allora faremo così.- risponde.
Faccio un piccolo sorriso, mi avvicino a lui e lo bacio.
Rimaniamo abbracciati per non so quanto tempo.
-Che ore sono?- gli chiedo.
-Quasi le 17.-
Mi metto a sedere.
-Oddio ma è tardissimo. Devo andare.- mi alzo e raccatto i miei libri. Manuel si mette a sedere e mi guarda, mi giro.
-Che c'è?- chiedo.
-Devi già andare?- mi guarda triste.
-Manuel sono stata qui tre ore.- dico ridacchiando.
-Lo so, ma potresti rimanere qui anche a dormire.-
-Devo andare a casa. Ci vediamo domani.- gli vado vicina e gli accarezzo i capelli.
Scendiamo le scale e mi accompagna alla porta.

Tornata a casa corro su per le scale e mi chiudo in camera. Non posso crederci. Mi butto sul letto. Sorrido. Non riesco a smettere.
Qualcuno bussa, la porta si apre rivelando mio fratello. Subito mi sostemo i capelli, mia mamma l'ha visto e non ha detto niente, ma mio fratello non starà fermo e zitto davanti a un succhiotto.
-Ehi.- lo saluto mettendomi seduta.
-Dove sei stata tutto oggi?- mi chiede guardandomi.
Ora cosa gli dico? Ovviamente non posso dirgli che ero da Manuel.
-Ero a casa di Chiara, abbiamo fatto i compiti.- rispondo. -Tu, invece, Nicola mi ha detto che tu e Gaia avete presentato una ragazza a Miky, chi sarebbe questa?-
-Cos'è? Sei gelosa di Michele?- chiede lui ridendo.
-Se non me lo dici tu lo chiedo a lui, in ogni caso lo saprò.- rispondo.
-È un'amica di Gaia, si chiama Francesca, Michele voleva conoscerla.- spiega lui.
Che sia lei la misteriosa ragazza?
-Mh okay. Ora esci grazie.-
Si alza ed esce. -Chiudi la porta.- dico, ma  la lascia aperta. -La porta!- urlo e lo sento ridere. Mi alzo e la chiudo io. Ritorno sul letto e prendo il telefono.
Passano almeno tre ore e sento mia mamma che mi urla di scendere.
-Che c'è?- chiedo facendo gli ultimi scalini.
-Vestiti che usciamo.- dice mia mamma.
-Usciamo dove?-
-Andiamo a mangiare fuori con i genitori di Gaia, vestiti bene mi raccomando.- dice facendo avanti e indietro per sistemare la sua borsa.
Torno in camera e cerco qualcosa di decente da mettermi, ma ovviamente non trovo nulla. Dopo aver svuotato il mio armadio trovo un vestito comprato l'estate scorsa.
-Fa abbastanza clado, potrei anche metterlo, al massimo mi porto una giacca.- parlo da sola.
Indosso il vestito e mi guardo allo specchio. È un vestito nero semplice, arriva quasi al ginocchio e sulla vita ha un cinturino marrone. Metto anche le scarpe, rigorosamente nere e con quel poco di tacco per non essere la solita nana, e sono pronta. Matita, un filo di mascara e via. Prima di uscire però mi faccio una foto e la invio a Manuel.
Quando scendo le scale in salotto c'è solo mia madre.
-Wow come sei bella.- mi dice. Sorrido e usciamo di casa.
Durante il viaggio ascolto un po' di musica, come faccio sempre. Il telefono vibra, lo sblocco e vedo il messaggio di Manuel.
Da Manu♡:
"Che figa♡"
"Dove credi di andare vestita così?"
Subito sorrido e gli rispondo.
Da Jessy:
"A cena con i miei, mio fratello, Gaia e i suoi genitori."
Da Manu♡:
"Allora va bene."
Da Jessy:
"Vorrei potessi venire anche tu :("
Da Manu♡:
"E io vorrei poter essere con te."
Ma che dolce.
Da Jessy:
"Siamo arrivati, ci sentiamo dopo."
Invio il messaggio e chiudo il telefono.

Una volta scesi dalla macchina andiamo verso l'ingresso, dove troviamo Gaia e la sua famiglia. I genitori li conosciamo già. Con loro ci sono anche un ragazzo, che avrà la mia età, e un bambino di 10/11 anni.
Mia mamma e Mara, la mamma di Gaia, si abbracciano, mentre mio padre e Luca, il padre di Gaia, si stringono la mano.
Mara viene verso di me.
-Jessica ma come stai bene con quel vestito.- mi dice.
-Grazie.- sorrido e abbasso la testa.
-Non credo tu li conosca: loro sono i fratelli di Gaia.- mi dice mia mamma.
Mara sorride e me li presenta.
-Il piccolo è Federico e il grande è Simone.- mi dice.
Mi presento a entrambi. In tutto questo Federico e Gaia hanno continuato a baciarsi. Entriamo.

Prima di mangiare vado in bagno a lavarmi le mani e quando torno al tavolo vedo che la mia borsa, che avevo lasciato sulla sedia, non è più vicina a mia mamma, ma vicina a Simone.
Sposto la borsa e mi siedo. Simone si gira e mi guarda.
-Ciao.- mi sorride.
-Ciao.- ricambio.
-Tu quanti anni hai?- mi chiede cercando di iniziare una conversazione.
-17.- rispondo secca.
-Anche io.- dice continuando a sorridere.
-Che scuola fai?- continua a farmi domande.
-Il liceo linguistico.- rispondo.
-Io vado a ragioneria.- dice lui
Devo liberarmi di questo tizio, quindi scriverò a Manuel.
Federico piccolo chiama Simone, il quale si gira subito e io ne approfitto per prendere il telefono e scrivere a Manuel. Peccato solo che non riesca a fare in tempo. Metto il telefono sotto il tavolo e inizio a schiacciare lettere a caso per poi inviare il messaggio.
Simone continua a parlarmi e Manuel non risponde.

La cena finisce e ci ritroviamo nel parcheggio. Perchè non andiamo a casa? Perchè devono continuare a parlare? Cosa avranno da dirsi? La situazione è questa: Federico grande e Gaia che si baciano, i miei genitori che parlano con quelli di Gaia, Federico piccolo che non si regge in piedi dal sonno, io che mi lamento e Simone che continua a fissarmi.
Mi si avvicina.
-Senti non è che mi daresti il tuo numero? Così ci sentiamo.- mi chiede.
-Ehm mi dispiace, ma sono fidanzata.- rispondo a voce bassa per non farmi sentire da altri che non siano lui.
Simone si gira e poi va verso il fratello. Gioisco mentalmente.

Il Migliore Amico Di Mio FratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora