JESSICA
-Spera solo che non ci siano posti di blocco.- mi dice.
Questo si che mi rassicura.
-Dove stiamo andando?- gli chiedo.
-Lo vedrai.- risponde senza distogliere gli occhi dalla strada.
Lo guardo. È così bello. Concentrato sulla strada, quasi tranquillo.
-Guarda che così mi consumi.- ride
-Ahahahah ma cosa dici? Ahahaha- che idiota che sono. Le guance mi vanno a fuoco.
-Sei carina quando arrossisci.- mi sorride.
Devo dirglielo.
-Manuel...-
-Non dire niente, ti prego.- oddio. Se solo sapesse ciò che voglio dirgli.
Rimango in silenzio, guardo la strada. La sua mano si sposta dalla leva del cambio alla mia gamba.
Questo è troppo.
Sento la pelle bruciarmi.
-Manuel...- riprovo, ma nulla. Continua a zittirmi.
Proverò a fargli capire ciò che devo dirgli.
La sua mano è vicina al mio ginocchio. Gliela prendo, la avvicino alla mia bocca, gli lascio un piccolo bacio sul dorso e la metto sulla mia coscia.
Mi guarda con la bocca aperta.
-Guarda la strada stupido.- rido girandogli la testa.Il viaggio dura altri cinque minuti.
-Siamo arrivati.- toglie la mano e mi guarda.
-Dove siamo?-
-Vieni.- dice solo.
Scendo dalla macchina e scopro di essere davanti a un parco.
-Cosa ci facciamo qui?-
Non risponde. Mi prende la mano e mi guida sull'erba.
-Siediti.- dice
Tutto questo mistero mi sta facendo impazzire.
Si siede vicino a me e mi stringe in un caldo abbraccio, metto la testa sulla sua spalla.
Mi lascia un piccolo bacio sulla tempia. Ha capito.
-Manuel.-
-Shh non parlare.-
No, non ha capito. Però se non mi fa parlare io cosa dovrei fare?
-Perchè siamo qui?- sussurro.
-Sono quasi le 4. Vuoi vedere l'alba?- sussurra anche lui.
Annuisco.
Ci riprovo.
Mi giro, gli do un bacio sulla guancia. Sospira.
Un altro, più vicino alla bocca. Sospira di nuovo.
Un altro, sempre più vicino alla bocca. Poi un altro ancora, all'angolo della bocca.
Se non capisce così userò le maniere forti.
-Cosa stai facendo?- mi chiede girandosi.
Lo guardo.
-Ho capito.- dice solo e si volta a guardare davanti a sè.
Sorrido. Finalmente.
Mi alzo e mi sistemo davanti a lui, mi siedo dandogli le spalle e poggiando la mia schiena sul suo petto. Mi stringe a sè. Continuo a sorridere.Davanti a noi si presenta la stupenda vista del sole che sorge.
-Wow.- dico meravigliata.
Manuel mi prende il mento e mi fa girare verso di lui. Poggia le sue morbide e carnose labbra sulle mie.
Chiudo gli occhi, colta di sorpresa.
Quando ci stacchiamo lo guardo.
-Ora posso parlare?- chiedo con un po' di fiatone.
-No.- sussurra.
Ci baciamo ancora. Ha capito. Ha davvero capito.MANUEL
Decido di portarla nel posto più bello che conosco.
Mentre siamo in macchina a ogni cosa carina che le dico mi chiama, non voglio mi dica che non devo dirle certe cose, lei deve sapere cosa penso, io voglio che lei lo sappia.
Le metto una mano poco più sopra del ginocchio e lei mi chiama. La zittisco.
Prende la mia mano, la bacia e se la mette sulla coscia.
Perchè mi fa questo?
La tentazione di spostarla più su, sempre più su è tanta, ma devo trattenermi.
-Guarda la strada stupido.- non mi ero neanche accorto di guardarla.
Cosa mi fa questa ragazza?Una volta arrivati la faccio sedere sull'erba e la stringo a me.
Mi bacia sulla guancia.
Cosa mi fai?
Un altro.
Non resisto.
Altri due vicini alla bocca.
Stop.
-Cosa stai facendo?-
Mi guarda.
Okay. Si, ho capito. Vuole dimenticare Michele. Baciarsi guardando l'alba è romantico, almeno credo, e sembra un buon modo per pensare ad altro. Okay. Mi sta bene. Soffrirò, ma voglio vederla felice.
-Ho capito.-
Si, ho capito che vuoi uccidermi.
Si alza e si mette davanti a me, poggiata a me.
Godiamoci il momento, non durerà molto.
Guardando il sole sorgere le prendo il mento e la bacio. Un bacio bellissimo, più del primo. Non voglio fermarmi al bacio in un parco. Voglio arrivare al bacio sull'altare. Non posso credere di aver pensato una cosa del genere.-Ora posso parlare?- chiede con l'affanno.
Meglio di no.
-No.- sussurro.
Un altro bacio. Ancora meglio dei primi due.
Non resisto. Se questa è l'unica occasione che ho di stare con lei, di poterla toccare e baciare, allora voglio approfittarne.
Schiudo le labbra e picchietto con la lingua sulle sue labbra.
Sento che si agita. Che sia il suo primo vero bacio? Bah non credo.
Tolgo le mani dalla sua pancia e le metto a terra.
Nel mentre la mia lingua sta giocando con la sua.
Non saprei come descrivere la sensazione che provo.
Gira il corpo, senza staccarsi dalle mie labbra.
Si mette a cavalcioni su di me.
Cosa sta succedendo?
Continuiamo a baciarci finchè lei si stacca, senza più fiato.
Wow.
Lascio che riprenda fiato. Guardo le sue labbra, lecco e mordo il mio labbro inferiore.
Mi fissa attenta, tutta rossa in viso e con il respiro pesante.-Hai..hai davvero capito?- chiede.
-Si.- cerco di sorridere. -E per me non c'è alcun problema.-
Mi guarda confusa.
-Di cosa stai parlando?-
-Del fatto che tu voglia baciarmi per dimenticare Michele, a me sta bene. Però fermiamoci al bacio, non voglio che tu faccia certe cose con me delle quali poi ti pentiresti, e poi non voglio farti male, non voglio vederti soffrire, anche se ciò significa che sarò io a soffrire e..- mi interrompe.
-MA CHE COSA STAI DICENDO?- perchè ora sembra arrabbiata? Che ho detto?
-TU NON HAI CAPITO PROPRIO UN CAZZO. Io non so più cosa fare per fartelo capire. Ho provato a dirtelo per tutta la sera, ma tu mi dicevi di stare zitta. Ho provato a fartelo capire con dei gesti, ma tu niente. Ora dimmi, Manuel, devo forse scrivertelo?-
Eh? Ma cosa?
-Scusami Jessica, ma io non sto davvero capendo.-
Sosprira. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Un bacio carico di passione e desiderio, come quello di poco fa. Muove i fianchi su di me.
No, fermati.JESSICA
Voglio urlare. Come fa a non aver capito?
Lo bacio, come poco fa, ma muovo i fianchi su di lui.
Il suo cervello non ha capito, ma qualcos'altro ha ben capito.
-Jessica ti prego..- mi implora tenendomi i fianchi dopo essersi staccato da me.
-Ora hai capito.-
-Quello che io non volevo fare per non farti pentire tu lo vuoi fare?-
Sbagliato.
Mi muovo nuovamente su di lui facendo scendere una mia mano dal suo petto.
-Jessica..-
-Manuel.-
Mi guarda con una faccia da cucciolo abbandonato.
Gli lascio un leggero bacio sulle labbra.
-Jessica.-
-Manuel.-
-Credo di aver capito.-
-Stai attento.- lo "minaccio" drizzando la schiena.
Mi bacia. Un bacio casto. Senza un secondo fine.
-Ho indovinato?-
-Si.- rispondo troppo contenta.Stiamo per baciarci ancora.
-Merda il telefono.- dice lui tirandolo fuori dalla tasca.
Leggo il nome sul display.
Nico.
Ops.-Nico?-
-DOVE CAZZO SEI CON LA MIA MACCHINA?- lo sento urlare.
-Ehm sono...-
-Jessy è con te?-
-Si, si è con me, stiamo bene.-
-TU NON STARAI TANTO BENE.-
-Nico, posso spiegarti. Dai.-
-PARLA.-
Se mio fratello sta ascoltando ci uccide, anzi, lo uccide.
-Dopo, prima veniamo a prendervi.-
Chiude il telefono.-Cosa gli spiegerai?- gli chiedo.
-Che il mio sogno si è realizzato.- non posso fare a meno di sorridere.
Lo bacio ancora.
-Andiamo o si incazzerà ancora di più.-
Ci alziamo e saliamo in macchina.Arrivati davanti alla discoteca vedo Michele che tiene mio fratello e Nicola che sembra pronto a distruggere tutto.
Oh no.
-SPERO PER TE CHE TU ABBIA UN BUON MOTIVO.-
-Dei migliori.- risponde Manuel guardandomi.
Aiuto a far sedere mio fratello nei sedili dietro.
Nicola si mette alla guida, Michele al posto del passeggero, io e Manuel dietro, io al centro.
La testa di Federico si poggia sulla mia spalla.
-Cosa gli è successo?- chiedo piano toccandogli i capelli.
-Ha esagerato un po' col bere.- risponde Michele.
Sbuffo. Come faccio a portarlo in casa?
-Qualcuno mi aiuta a portarlo in casa?- chiedo al resto dei miei amici.
-Ti aiuto io.- dice Manuel. Gli sorrido.
Sento che mi sfiora la mano, gliela prendo e intreccio le nostre dita.
-Si può sapere dove siete andati con la mia macchina?- chiede ancora Nicola.
-Siamo andati a...- Manuel mi interrompe.
-L'ho portata a vedere l'alba.- risponde al posto mio.
Nicola sorride.
-Ce l'hai fatta bro.- dice Nicola.
Di cosa sta parlando?MANUEL
-L'ho portata a vedere l'alba.- rispondo a Nicola.
Lui sa che se dico quella frase vuol dire che è successo qualcosa con Jessy.
-Ce l'hai fatta bro.- dice lui.
Jessica ci guarda confusa, le mimo un "dopo" con le labbra.Arriviamo a casa di Michele, ci saluta e se ne va.
Dopo una decina di minuti Nicola si ferma a casa di Fede e Jessy.
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Il Migliore Amico Di Mio Fratello
Fiksi RemajaQuesta storia parla di una ragazza, Jessica, di 17 anni, che, trasferitasi dalla città alla campagna quando aveva solo otto anni, incontra l'amore della persona che meno si aspettava. Si è trasferita insieme ai genitori e al fratello Federico, di 18...