39 SENSO DI COLPA E POI VENDETTA

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Whitehall, che bel nome. La comandante in seconda del Women's Royal Naval Service puntò all'ingresso dell'edificio, per poi essere accolta da un paio di marinai. Uno era privo di un occhio, il secondo aveva la gamba mancante nascosta dalla scrivania. «Buon giorno, ragazzi».

«Buon giorno a lei». Fecero il saluto militare e quello senza più una gamba neppure si alzò in piedi.

La comandante salì le scale e poi entrò nel suo ufficio, dove fu salutata dalla segretaria: «Buon giorno».

«Buon giorno a te. Nuove, per questo inizio di anno?».

«Giapponesi e thailandesi hanno invaso la Birmania, mentre ieri tedeschi e italiani hanno fatto arretrare le nostre truppe a el Agheila, in Libia».

Aggrottò le sopracciglia, dopo essersi tolta il berretto blu scuro. «Buone nuove?».

«Fra pochi giorni gli americani arriveranno a darci i rinforzi».

«Oh, ma fra quanto?».

«Non lo so, signore».

«Non fa niente». Si sedette alla propria postazione di lavoro.

Postazione.

Una trincea... un fosso... un'altura....

Erba alta? Bosco fitto? O semplice sabbia? Lì una Bren, più in là un plotone di fucilieri. In cielo qualche caccia e qualche bombardiere. E dove stava combattendo? Nord Africa o Medio Oriente? O anche nel Sud Est Asiatico? E quindi dune di sabbia o giungla impenetrabile, e anche truppe tedesche o truppe nipponiche? Era interessante. Sarebbe stato interessante vedere cos'avrebbe potuto fare in combattimento.

Ma non poteva. Lei era una donna e perciò non poteva fare nulla.

Squillò una sirena.

La sirena squarciò la tranquillità di quel mattino tranquillo.

Ci furono lo scalpiccio di tanti piedi, voci inconsulte.

La segretaria era isterica. «Giù, nel bunker!».

«Sì, sì».

Uscirono. Poi, al momento giusto, andò fuori e raggiunse una postazione contraerea.

«Signor comandante! Signor comandante!» la seguì la segretaria.

«Che vuole fare?» l'accolsero gli artiglieri della postazione.

Postazione, che dolce parola.

«Aiutarvi, e cosa, sennò? E tu... tu rientra nel bunker!» impose alla segretaria.

«Ma... comandante». Le corse incontro.

Una bomba cadde da chissà dove ed esplose.

La segretaria fu ridotta a un mozzicone e poi si frantumò in tante scagliette di cenere.

La comandante si sentì in colpa. Maledetti tedeschi...

La comandante decise di vendicarsi. Maledetti tedeschi!

La Seconda Guerra Mondiale in racconti Capitolo 3 Gran BretagnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora