Quella mattina Chris si era svegliato dalla parte sbagliata del letto.
Qualcosa di incredibilmente irritante aleggiava nell'aria di casa sua, una sensazione sbagliata e nociva.
Si era alzato presto a causa dell'assenza di sonno, cosa strana per uno come lui, e aveva deciso di starsene tranquillo a casa per tutta la mattinata, guardandosi una serie tv e giocando con il suo cane. Tra qualche settimana sarebbe dovuto partire per Atlanta, luogo dove si sarebbero svolte le riprese del nuovo film Marvel e aveva intenzione di godersi i giorni previ alla partenza nel più completo relax.
Dette uno sguardo all'orologio appeso alla parete e si rese conto che era oramai pomeriggio inoltrato. Suo fratello Scott, al contrario di tutti i suoi programmi, lo aveva costretto a vedersi nel pomeriggio per bersi qualcosa e parlare del più e del meno.
Si fece una doccia veloce, indossando poi una semplice maglia rossa che metteva in evidenza il suo fisico tonico e scolpito e un paio di jeans scuri.
Uscì di casa inforcando gli occhiali e, accendendo la sua audi, si diresse al luogo dell'appuntamento: Venice Beach.
Parcheggiò la macchina leggermente più distante rispetto al centro e si avviò al bar dove avrebbe dovuto vedere il suo fratellino, Scotty.
Il luogo che avevano scelto per vedersi era un piccolo bar vicino alla Pacific Ave, molto accogliente e poco conosciuto, ottimo per nascondersi dalle masse di fans che li avrebbero sicuramente accerchiati in quel quartiere così popolato di Los Angeles.
Afferrò il telefono controllando l'ora, notando che sul display era presente un messaggio di Scott.
Lo aprì senza prestare attenzione a dove stava andando, leggendolo velocemente e rispondendo con altrettanta celerità. Il fratello aveva avuto un imprevisto e non avrebbe potuto raggiungerlo al bar.
Sbuffò, alzando gli occhi al cielo irritato.
Nel momento in cui distolse lo sguardo per riporre il telefono nella tasca posteriore dei suoi jeans, si scontrò con una figura che proveniva dalla direzione opposta alla sua.
La afferrò per un braccio aiutandola a mantenere l'equilibrio, mentre la sua borsa cadeva a terra rovesciandone il contenuto sul marciapiede.
Subito un'ondata di fragranza di albicocca e salsedine lo investì immobilizzandolo. Due profondi e familiari occhi scuri si incastrarono nei suoi chiari, fermando il tempo.
Heather chiuse la bocca, pronta ad inveire contro chiunque gli fosse venuto contro, rendendosi conto in tempo della figura dell'attore davanti a sé. Gli occhi che l'avevano tormentata dal momento della cena ora la fissavano curiosi, rischiarati dalla luce del sole che illuminava la via.
Distolse lo sguardo notando il casino a terra. Imprecando sottovoce, si abbassò raccogliendo la sua roba, rimettendola apposto nella borsa.
- Scusa, il telefono mi stava squillando e non ho visto dove stavo andando - affermò la ragazza rimettendosi in piedi e afferrando la copia del libro dalle mani di Chris che si era apprestato ad aiutare la ragazza.
L'uomo scosse la testa, un leggero sorriso si aprì sul suo viso.
- Scusami tu, non stavo guardando la strada nemmeno io.- rispose tranquillamente lui, infilando le mani nelle tasche dei jeans.
Si guardò intorno, la leggera brezza del mare a smuovergli i corti capelli biondi. Era uscito di casa per nulla, aveva abbandonato la sua accogliente e comoda dimora solo per scontrarsi con la sorella di Robert e per farsi dare buca dal suo, di fratello.
STAI LEGGENDO
I Was Made for Loving You
RomanceHeather è terribilmente irritabile e incredibilmente logorroica. E' la fiera proprietaria di un alano nero di nome Bubble ed è la sorella di quel ''microcefalo vanitoso'' conosciuto dai più come Robert Downey Jr. La vita della piccola di casa Downey...