Capitolo Quattordici

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Le luci risplendevano nell'enorme sala che era stata scelta per ospitare il ricevimento. Lampadari a goccia scendevano dal soffitto e un enorme albero di Natale si ergeva addobbato con le tonalità del bianco e del rosso al centro della stanza
L'odore di champagne e di pandoro riempiva l'ambiente e il ricco buffet posto su un lato faceva aumentare l'acquolina.
Heather si guardò intorno, salutando qualche conoscente e presentandosi ai nuovi impiegati, un flûte ricolmo di champagne nella mano, la pochette chiara nell'altra.
Indossava la tuta blu che aveva visto prima di Natale e ai piedi aveva scelto di indossare delle semplici décolleté bianche.
Distolse lo sguardo dalla paffuta signora difronte a lei, che le stava raccontando dell'enorme successo che l'ultimo libro pubblicato aveva ottenuto, posandolo sull'entrata e un brillante sorriso le decorò il viso.
Chris se ne stava fermo sulla soglia, scagliando l'interno della sala alla ricerca della donna.
Indossava un completo giacca e cravatta grigio che rivestiva il fisico muscoloso alla perfezione e risaltava gli occhi turchesi.
Scusandosi, Heather si allontanò dal gruppo con il quale si stava intrattenendo, dirigendosi verso l'uomo che, appena la mise a fuoco, le sorrise calorosamente apprestandosi a raggiungerla.
Non fece in tempo a muoversi, però, che una figura rossa si frappose tra lei e l'attore.
Un pungente profumo le fece fare una smorfia mentre con diffidenza e una leggera irritazione squadrava la donna davanti a lei. Il vestito rosso con strascico lasciava la schiena della donna scoperta e i lunghi capelli biondi erano acconciati sulla nuca, raccolti.
- Sei solo? Perchè in caso sarei disponibile a farti compagnia- esclamò con voce melliflua la donna, sbattendo le ciglia finte e studiando l'attore.
Chris la guardò con un sopracciglio alzato prima di aprirsi in un profondo sorriso e rispondere.
- Mi dispiace ma sono con la mia ragazza- affermò infatti, porgendo una mano a Heather che l'afferrò sorridendo dolcemente, il battito del cuore leggermente accelerato per le parole dell'attore.
La piccola Downey si portò al fianco del suo uomo il quale le circondò i fianchi con un braccio, posandole un bacio fra i capelli.
La bionda se ne andò stizzita, lasciando i due soli.
- Non dovremmo stare così vicini, la tua ragazza potrebbe vederci- mormorò la donna ad un palmo dal viso dell'uomo.
La sua colonia le inebriò i sensi, facendola avvicinare alle labbra di lui.
- Lo spero- sussurrò Chris, prima di far combaciare le sue labbra con quelle della donna con amore e passione. Si staccarono lentamente, fissandosi per quella che a loro sembrò un'eternità.
La musica intorno a loro sparì, così come le persone che riempivano la sala.
Erano solo loro due, due anime e due cuori che si erano riscoperti ad essere complementari nonostante la lontananza di quei mesi, nonostante i rumors di eventuali matrimoni.
Erano loro due, due giovani adulti che si erano trovati per caso a casa di quel ''microcefalo vanitoso" quale era suo fratello e che in quel momento, stretti l'uno all'altro, ringraziavano il destino per averli fatti incontrare.
Passarono la serata l'uno al fianco dell'altra, intrattenendo i vari invitati e divertendosi il più possibile sotto le rosse luci di quella festa di Natale.
Ballarono, parlarono, bevettero champagne e mangiarono dolci natalizi e alla fine della serata lasciarono la sala addobbata per dirigersi a casa della donna.




Quella sera si amarono.
Quella sera entrambi si resero conto della fortuna che avevano avuto nell'incontrare l'altro.
Quella notte i loro corpi si fusero dando vita ad una cosa sola e quell'amore che non si erano mai dichiarati riecheggiò nella camera della donna sotto altre forme, sotto altri colori.

Stretti l'un latro sotto il piumone bianco, Heather si fermò ad osservare l'uomo addormentato al suo fianco: le ciglia lunghe e bionde proiettavano delle ombre sulla sua guancia, le labbra piene erano leggermente dischiuse.
La ragazza passò lentamente e con delicatezza un dito sulla mascella squadrata dell'attore, tra la barba curata. Guardandolo, nella calma silenziosa e nell'intimità della sua camera da letto, stretta fra le sue possenti braccia e appoggiata all'ampio petto muscoloso, Heather si rese conto che era venuta meno alla promessa che si era fatta quasi sette anni prima.
La piccola e cinica newyorkese si rese conto che i sentimenti che per tanto tempo aveva rifuggito, ora la stavano guidando verso un qualcosa di ignoto ma che non la spaventava. Non la spaventava sapere cosa sarebbe successo, come sarebbe finita la storia che con leggerezza aveva intrapreso con l'attore al suo fianco.
Erano passati pochi mesi dal loro primo incontro, dalla prima volta che i loro sguardi si erano incrociati per la prima volta nel soggiorno della casa del fratello e da allora, neanche stessero facendo una partita a scacchi infinita. Si erano scontrati, si erano frequentati.
Si erano aperti gli uni agl'altri durante quelle sere che li avevano visti in due punti differenti di America.
Avevano imparato in parte a conoscersi, in parte ad amarsi, in parte a sopportarsi.
Si erano mesi a nudo e si erano accettati per quello che erano, senza doppi fini o azioni tossiche.
Per anni aveva avuto paura del sentimento che piano piano si stava insinuando in lei ma in quel momento si rese conto che non avrebbe lasciato andare quell'uomo.
Mai.

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