Capitolo Sei

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- Hai seriamente distrutto la macchina di tuo fratello? E hai incendiato la sua chitarra?-
- Ero una ragazza particolarmente irritabile all'epoca e Robert non perdeva un momento per dimostrarmi quanto fastidioso potesse essere.- fece spallucce Heather, sotto lo sguardo divertito dell'uomo.
- E io che pensavo che fosse lui il Downey ribelle.-
- Lo siamo un po' tutti, ad esser sinceri. Sarà un qualche strano carattere dominante nel nostro genoma. -
- Non ne ho dubbi.- rise Chris, portandosi come al solito una mano sul cuore.
- Oh andiamo, come se tu non avessi mai fatto scherzi ai tuoi di fratelli.- lo rimbeccò lei, puntandogli un dito contro mentre camminavano per le strade di Los Angeles.
Nonostante l'ora tarda, ancora erano popolate dagli abitanti della città degli angeli.
Avevano finito di bere qualcosa circa un'oretta prima e la ragazza, come previsto, aveva pagato il conto saldando il debito che la legava all'attore. Avevano deciso di continuare la chiacchierata intrapresa nel bar e di camminare un po' alla luce delle stelle, o meglio, della città.
- Più di uno, in effetti.- ridacchiò il biondo con sguardo colpevole. Le raccontò della volta in cui aveva indotto Scott a farsi la pipì addosso per scherzo, convinto che lo avrebbe fatto anche lui. Heather storse la faccia disgustata prima di scoppiare in una risata cristallina.
Passare del tempo con Chris la metteva di buon umore, quasi quanto coccolare Bubble o mangiare della cioccolata.
- Manca poco all'inizio delle riprese del film.- constatò la ragazza sedendosi su una panchina, aspettando che l'attore la raggiungesse. Chris la guardò di sottecchi, notando come il top nero le mettesse in risalto la carnagione scura e abbronzata. - Già- Heather si girò a guardarlo, stranita dal tono stanco con cui aveva pronunciato quell'affermazione.
- Non ne sei contento?-Chris la guardò, incatenando i sui occhi con quelli della ragazza, perdendosi in quelli profondi della donna che si trovava davanti. Era rimasto affascinato dalla cultura e dall'intelligenza che quella ragazza possedeva. La sua franchezza, così come il suo sarcasmo, l'avevano messo a proprio agio fin da subito, convinto nella completa onestà della copia in miniatura di RDJ.
- Sono felice, certo, adoro il mio lavoro- affermò quindi, riprendendosi dallo stato comatoso in cui era entrato. - Solo che non sono pronto a riprendere quei ritmi sfiancanti che le riprese necessitano. Sveglia all'alba, esercizi, ore e ore davanti ad una telecamera per una sola scena sotto il sole cuocente.- Chris si passò una mano sul viso, scuotendo la testa e sorridendole.
- Anche Rob dice che la cosa sia decisamente stancante, ma credo che alla fine, riguardando il film completo, tutta la stanchezza venga ripagata, o no?- - E' la parte migliore quella, specialmente se un film ti piace particolarmente.- - Hai girato film che non ti sono piaciuti?- chiese la ragazza curiosa.
- Oh si, e più di uno.- rise l'attore.Heather strabuzzò gli occhi, guardandolo. Non ci aveva mai pensato al fatto che gli attori non sempre apprezzassero i film da loro recitati.
- Non ci avevo mai pensato a questa cosa- ammise quindi, sinceramente colpita. - Pensavo che qualunque film tu faccia, alla fine, ti piace.-- Nella maggior parte dei casi si, ma sai, alcune volte pensi sia bello all'inizio per poi ricrederti alla fine, in fase di produzione. Oppure al contrario: leggi il copione e lo detesti, lo porti a termine e poi capisci che non era così male come progetto.- spiegò Chris, gesticolando leggermente e sistemandosi meglio sulla panchina, divaricando le gambe. Heather si perse a fissare la sua figura scolpita e marmorea, protagonista di varie fantasie che la ragazza si era ritrovata a fare, odiandosi subito dopo per il suo comportamento da quindicenne. Il silenzio calò fra i due, entrambi presi a scrutare l'altro senza rendersi conto dell'interesse reciproco che stava nascendo in quel momento. - Hai mai pensato a come potrebbe essere stata la tua vita se non avessi fatto l'attore?- Heather ruppe il silenzio che li circondava come una bolla con una domanda che più di una volta aveva fatto a Robert.
Prese la sua borsetta e se la mise sulle gambe, per poi girarsi verso l'attore e sistemarsi più comoda, guardandolo nell'occhi.Normalmente non amava guardare troppo una persona e incrociarne lo sguardo, ma con l'attore le veniva quasi naturale. Quegli occhi che, se da lontano sembravano dello stesso colore di un zaffiro, erano in realtà più tendenti al verde, con delle pagliuzze dorate al loro interno che li facevano brillare di luce propria. La facevano cadere in un turbine di tranquillità, la faceva sentire protetta quasi. Chris la guardava come una pietra preziosa e, anche se ne lui ne lei se ne rendevano conto, i loro sguardi si cercavano come due calamite di poli opposti.
- Mi sarebbe piaciuto diventare un pittore, ma quando ho conosciuto questo mondo me ne sono appassionato così tanto che non ho avuto intenzione di lasciarlo.- spiegò tranquillamente. - Te invece, se non avessi aperto la casa editrice?-
Heather ci pensò su, scavando nei meandri della sua vita per capire cosa avrebbe davvero voluto fare oltre al mondo dell'editoria. Fin da piccola aveva avuto una dote quasi naturale per le lingue straniere, probabilmente grazie alle varie tate che aveva avuto fino ai suoi 18 anni, molte delle quali provenienti da paesi europei e che le avevano insegnato piccole cose delle loro lingue madri. - Mi sarebbe piaciuto lavorare a contatto con le persone, aiutare gli altri magari. Ho sempre amato le lingue, quindi probabilmente avrei fatto qualcosa che combinava le due cose.- - Tipo guida turistica?-- Forse, non saprei.- rise leggermente Heather.
Chris si perse ad osservare quella risata genuina, come il volto le si illuminava e come, sorridendo, delle fossette le si formassero ai lati della bocca. Si rese conto di quanto fosse bella e di quanto, nonostante le sole due settimane di conoscenza, le fosse entrata nel cuore, e nella testa, più di quanto un uomo come lui avrebbe voluto ammettere.
Tra una settimana sarebbe partito e non l'avrebbe più vista per un po', cosa che gli dava fastidio. Si rese conto di essersi immobilizzato a fissarle le labbra e che si era avvicinato a lei, solo quando la ragazza dischiuse la bocca trattenendo il respiro.
Una lotta era iniziata nella sua testa da quando aveva percepito il movimento del suo accompagnatore e non sapeva cosa avrebbe fatto. Fisso le labbra carnose di Chris e si sentì le farfalle nello stomaco mentre esse si avvicinavano a lei, tanto da arrivare a sfiorare i loro nasi.
Rimasero fermi per qualche secondo, vicini e indecisi sul da farsi, quando Heather, spinta da una forza sconosciuta, annullò la distanza che li separava appoggiando le sue labbra su quelle dell'attore.
L'attrazione fra i due si fece ancora più evidente e, quando il bacio da un semplice sfioramento, si fece più intenso, entrambi dovettero far ricorso a tutta la loro maturità e la loro capacità di controllo per non saltarsi addosso.
Si staccarono, rimanendo però vicini e Heather si rese conto che, presa dal momento, la sua mano si era andata a posizionare sul petto dell'attore. Da lì riusciva a sentire il battito leggermente accelerato dell'uomo, concentrandosi per evitare di sentire il suo, di cuore, che le stava per uscire dal petto.
Staccò lentamente la mano, privando quindi di quell'unico contatto che era rimasto fra i due e, controvoglia, si rimise dritta allontanandosi da quel viso. Nel punto nel quale, fino a qualche secondo fa era posizionata la mano di Heather e che ora era rimasto scoperto, Chris sentì freddo.




Aveva baciato Chris Evans.
Aveva baciato il famoso attore amico di quel decerebrato di suo fratello.Era uscita con lui e LEI lo aveva baciato.
Heather stava fissando il soffitto della camera bianca da quando aveva rimesso piede nella casa di suo fratello. Era soprappensiero da quando, con una calma e una tranquillità che l'avevano lasciata di stucco, Chris le aveva lasciato un bacio a fior di labbra prima che lei montasse in macchina, a fine serata.Chris l'aveva baciata e lei aveva baciato Chris.
- Devo dirlo a Yvonne.- scattò come una molla dal letto, afferrando il telefono e sbloccando lo schermo. Erano le 3:00 di mattina e lei non aveva sonno. Fece un rapido calcolo e, rendendosi conto che a New York erano solo le 6:00 di mattina, poggiò il telefono sul comodino e tornò nella posizione in cui era prima.
Si sentiva come una bambina alle prese con la sua prima cotta e la cosa, se da una parte la spaventava dall'altra la faceva inalzare tre metri sopra al cielo.
Non poteva più nasconderlo a se stessa: era attratta da Chris.
Lei, che aveva giurato di non provare più attrazione per un uomo prima che questo non si fosse dimostrato adatto alle aspettative.Lei, che dopo le varie fregature in amore che aveva ricevuto, ora si ritrovava a pensare ad un attore biondo di nostra conoscenza, attore che nel mondo aveva così tanti fan club di ragazzine urlanti da far scappare un esercito.
Lei, che non voleva in alcun modo attirare l'attenzione su di sé, aveva deciso di uscire con una star del cinema in un locale frequentato da mezza città per poi baciarlo su di una panchina sotto lo sguardo di chiunque fosse capitato a tiro.Sospirò, sperando che nessuno li avesse visti, per poi struccarsi e prepararsi per andare a dormire, indecisa se scrivere o no a Chris riguardo la serata.
Si riteneva una donna indipendente ed emancipata, ma in questo momento non riusciva ad alzare il telefono e a digitare delle semplici parole per ringraziarlo della serata.Forse per lui non ha significato niente. Forse voleva semplicemente levarsi lo sfizio per poi abbandonarmi.Ed ecco che la parte negativa e pessimistica tornava a fare capolino nella sua mente, distruggendo ogni illusione che si era creata fino a quel momento.
- Tra una settimana io tornerò a New York e lui inizierà le riprese. Anche volendo non potrebbe nascere niente tra noi due se non amicizia.- mormorò fra se e sé, chiudendo gli occhi rattristata.
Stava per prendere sonno quando il telefono sul comodino vibrò. Curiosa e, con una piccola speranza, lo afferrò per poi vedere chi le avesse scritto a quell'ora.
" Grazie per la serata, sono stato davvero bene e tu sei fantastica. Mi piacerebbe rifarlo prima di partire."Chris le aveva scritto, le aveva detto che le era piaciuto e che avrebbe voluto rivederla.
Rispose velocemente acconsentendo felice e dandogli la buonanotte.
Riappoggiò uk telefono sul comodino e si coricò, per la prima volta dopo tanto tempo, un sorriso le decorava il viso ed era felice.

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