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-ragazzi perché non vi fate fare una foto?- sorrise la madre di Jungkook, non appena uscirono dal ristorante.

-effettivamente siete bellissimi, perché no?- aggiunse il padre di Amethyst tirando fuori il suo cellulare.

-avanti, mettetevi vicini.-

I due si guardarono e sospirarono all'unisono, la situazione si stava facendo tremendamente pesante, ma pur di non attirare troppo l'attenzione ubbidirono senza obbiettare e si fecero scattare la fotografia.

Ed effettivamente i genitori non avevano tutti i torti, erano bellissimi: il completo bordeaux di Jungkook si abbinava perfettamente al vestito rosso di lei, ed i loro lineamenti delicati li facevano somigliare vagamente a dei modelli.

-credo proprio che la farò stampare.-sorrise Hiram guardando soddisfatto il display del suo cellulare, fino a quando una goccia non lo bagnò e ad essa ne susseguirono altre, sempre più violente.

Perciò, i quattro si diressero a passo spedito all'interno della Porsche nera laccata dell'uomo, per ripararsi dall'improvviso temporale.

I capelli della bionda erano completamente zuppi e di conseguenza anche il suo abito divenne più che fradicio e ciò la fece rabbrividire, il moro se ne accorse e senza pensarci due volte si tolse la giacca lanciandola addosso ad Amethyst.

Non era tipo da smancerie, ma di certo non avrebbe ottenuto nulla a lasciar ghiacciare la sorellastra.

-Grazie Jungkook- sorrise Amethyst indossando la giacca del ragazzo.

I genitori assistettero in silenzio a quel gesto e sorrisero, nella loro ignoranza erano addirittura felici del rapporto che poteva nascere fra i rispettivi figli, eppure non dissero una parola fino all'arrivo alla casa di Hiram, che sotto gli sguardi disapprovatori della figlia, chiese ai due di passare la notte nella loro abitazione.

-avanti Amethyst, mostra a Jungkook la vostra camera.- sorrise l'uomo, spingendo in avanti i due ragazzi.

-Hiram, si sono appena conosciuti, forse è troppo chiedere a tua figlia di condividere la stanza con lui- intervenne la donna a favore dell'espressione contrariata di Amethyst.

-sarà solo per una notte, non ci vedo nulla di sbagliato.- fece spallucce Hiram, facendo infuriare la figlia.

-tu non vedi mai un cazzo, ecco qual è il problema.- sbottò la bionda prendendo per il polso Jungkook, trascinandolo nella propria stanza.

-se avessi risposto così a mio padre, come minimo ora avrei qualche dente in meno.- rise il moro allentandosi la cravatta.

-eddai, ti sei arrabbiata così tanto solo perché dobbiamo condividere nuovamente il letto?- ghignò Jungkook marcando bene le proprie parole, ma la bionda ignorò la frecciatina e si sedette sul proprio letto.

-comunque devo ammetterlo, quando mi parlava della sua "bellissima figlia" non avrei mai creduto che potessi essere tu, sono sorpreso quanto te.- aggiunse sedendosi accanto alla più piccola.

-almeno tu sapevi della mia ipotetica presenza, io son stata tenuta all'oscuro di tutto. E solo tu ci mancavi!- sbottò Amethyst, puntando il dito addosso al ragazzo, che rise divertito.

-che ti piaccia o no, i nostri genitori vogliono trascorrere il resto dei loro giorni assieme, e ciò ci rende fratelli.- rispose sbuffando il moro.

-fratellastri.- lo corresse la bionda, restando sulla difensiva.

-si, come preferisci.- sospirò Jungkook come ultima cosa, prima di stendere il busto sul letto matrimoniale di Amethyst.

-beh fa come fossi a casa tua.- borbottò la ragazza dirigendosi verso il suo bagno personale.

Era ancora completamente fradicia e se non voleva rischiare di peggiorare la sua salute, già di per se cagionevole, con una polmonite, aveva bisogno di una bella doccia calda.

Restò sotto la doccia quasi una quarantina di minuti, tanto che il moro iniziava a domandarsi se non fosse caduta nello scarico del box, ma fece passare il tempo impegnandosi a curiosare per la stanza della bionda, che nel mentre lavò via tutta l'acqua piovana che aveva addosso.

Una volta terminato quel suo attimo di piacere, avvolse il suo corpo minuto con un asciugamano bianco candido e tamponò delicatamente i suoi preziosi capelli.

E poi uscì dal proprio bagno, dirigendosi a passo spedito verso il suo armadio.

-ti sei dimenticata della mia presenza, per caso?- domandò Jungkook alludendo alla ragazza che girava per la stanza, con solo un asciugamano striminzito a coprirle le nudità.

-sei troppo fastidioso per esser semplicemente dimenticato.- sorrise beffardamente la bionda, prendendo fra le mani dell'intimo nero ed una maglietta del medesimo colore.

-è possibile che tu non abbia un minimo di pudore?-

-abbiamo scopato la sera stessa in cui ci siamo conosciuti Jungkook, di cosa dovrei vergognarmi esattamente?- chiese retoricamente la più piccola vestendosi ed infilandosi nel proprio letto.

-se la metti in questo modo- sospirò il moro togliendosi la camicia ed i pantaloni, prima di infilarsi nel letto della bionda.

Amethyst spense la luce e successivamente diede le spalle a Jungkook, la bionda si addormentò quasi subito, mentre il ragazzo rimase a fissare il soffitto per un bel po prima di riuscire a chiudere occhio, la situazione pesava anche a lui, per quanto non lo desse a vedere.

Era andato a letto con la figlia ubriaca di Hiram, il fidanzato di sua madre, che fin dal primo momento in cui lo conobbe, l'aveva trattato come un figlio, e la cosa che lo faceva star peggio è che non se ne pentiva minimamente, l'avrebbe rifatto ancora ed ancora quell'errore, senza ombra di dubbio.

•Fratelli per caso• || Jeon Jungkook ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora