-Tutto bene?- sorrise dolcemente Layra alla propria migliore amica.
-Si.-
Fu così che la conversazione fra le due amiche ebbe inzio, con una bugia celata da un falso sorriso.
Amethyst non stava bene per niente e la sua migliore amica lo sapeva bene.
Per quanto la biondina potesse fingere non sarebbe mai riuscita ad ingannare lo sguardo scaltro di Layra, la conosceva troppo bene.
Infondo chi non starebbe male dopo la rottura di una storia di 7 lunghi mesi?
Amethyst percepì lo sguardo poco convinto della castana e sorrise in modo più convincente.
-non fare quella faccia, sto davvero bene.- ridacchiò, lanciando un cuscino sul volto di Layra, che le dichiarò guerra.
Era così che le due passavano il tempo: fra lacrime, risa e gesta infantili.
Si conobbero per caso e ci fu subito qualcosa fra loro e col passare del tempo divennero come sorelle.
Layra avrebbe fatto di tutto per la sua sorellina minore dai capelli dorati e sbarazzini.
E quella sera non fu da meno: la bionda voleva uscire per togliersi dalla testa quel violento del suo ex ragazzo, le sarebbe piaciuto andare a ballare come non faceva da tempo, a causa della gelosia di lui ed ovviamente in tutto ciò costrinse la maggiore ad accompagnarla.
Per quanto Layra fosse riluttante all'idea di entrare in una discoteca pullulante di germi, zoccole e porci, assecondò Amethyst.
E la serata, per quest'ultima, aveva tutte le carte in regola per prospettarsi perfetta: la propria migliore amica, divertimento ed alcool.
Proprio per questo la bionda, si specchiò come minimo 8 volte prima di dar retta a Layra, che le intimava di muoversi.
-sei sicura che mi stia bene?- domandò Amethyst voltandosi verso la ragazza dagli occhi color ghiaccio.
-stai divinamente, ma adesso muoviti.- sbuffò Layra, pentitasi di aver assecondato la ragazza.
Le due si diressero a passo svelto verso l'auto della castana.
-quando ti deciderai a prendere la patente?- domandò Layra dal suo comodo posto di guida.
-probabilmente quando qualcuno si fiderà a mettermi fra le mani una dannatissima macchina, in altre parole: mai.- rise la bionda.
-e poi anche se riuscissi ad ottenerla, te le ritirerebbero dopo cinque minuti.- ghignò la castana, ricevendo un occhiataccia dalla migliore amica.
Amethyst accolse appieno la sua frecciatina: capì che Layra alludeva all'abuso di alcool e perciò non rispose.
Come si dice in certi casi "la verità brucia".
-però non combino quasi mai danni irriparabili- aggiunse successivamente Amethyst, causando una rumorosa risata da parte della sorella maggiore.
-smetti di dire stronzate e scendi, che siamo arrivate.- sorrise la castana scendendo dall'auto.
Una volta superato la zona posteggi della discoteca, le due si trovarono all'entrata del locale, dove vennero timbrate e lasciate entrare.
-spero per te che questa roba non sia tossica- urlò Layra per sovrastare il volume della musica.
Effettivamente, il frastuono delle casse risultava fastidioso nel caso si volesse conversare, ma le due non erano lì per quello.
Il ritmo della musica rimbombava all'interno dei petti delle ragazze e le due, di rimando, iniziarono a ballare ed a cantare a squarciagola.
A loro si erano aggregate delle ex compagne di scuola incontrate per caso, anche se ad Amethyst, la loro compagnia non garbava affatto, ma ovviamente litigare era l'ultimo dei suoi pensieri, fece semplicemente finta di nulla, affondando il viso nel suo bicchiere di vodka lemon.
Ma forse non avrebbe dovuto bere quella sera, tutti sono a conoscenza del fatto che l'alcool amplifica le emozioni ed in quel momento la sua tristezza parve esplodere.
Trattenne le lacrime solo per non far preoccupare Layra e perciò in un sospiro le mimò con le labbra che sarebbe uscita dal locale per fumarsi una sigaretta.
La castana ovviamente era contrariata da quel tipo di cose e perciò le rivolse uno sguardo altrettanto accigliato.
-vengo con te.- aggiunse poi, non sentendosela di lasciare la propria amica da sola.
-meglio di no, Layra, dammi solo 5 minuti.-
La ragazza dagli occhi di ghiaccio capì e lasciò Amethyst allontanarsi dal proprio campo visivo.
Finalmente fuori da quel locale sovraffollato, Amethyst accese una sigaretta e se la portò alle labbra.
Aspirò a fondo il primo tiro e quasi si sentì il petto andare a fuoco, erano mesi che non toccava più quella merda, perciò l'abitudine al fumo era scomparsa quasi del tutto.
-posso farti compagnia?- domandò un ragazzo porgendo un bicchiere colmo di una sostanza verde ad Amethyst, mentre l'altro lo tenne per se.
Assenzio.
La ragazza non era solita ad accettare drink dagli sconosciuti, in realtà non era solita ad accettare neanche attenzione da essi, eppure concesse la propria attenzione al ragazzo, che ricambiò il gesto con un sorriso mozzafiato.
Entrambi bevettero in un sorso solo il proprio bicchiere, lasciando poi che il loro viso si contorcesse in un espressione di disgusto.
Successivamente la ragazza torno a prestare attenzione alla sua sigaretta.
Essa, però, le venne tolta dalle labbra dal ragazzo dai capelli corvini, che aspirò gli ultimi due tiri per poi avvicinarsi alle labbra della ragazza frastornata dall'acool.
Le diede un casto bacio lasciando che il suo fumo passivo si inoltrasse nelle vie respiratorie di lei.
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•Fratelli per caso• || Jeon Jungkook ||
FanficChe cosa accadrebbe se il singolo incontro con un ragazzo, ti sconvolgesse completamente la vita? Tutte le storie, frasi o citazioni sono ideate e scritte da me, tutti i diritti sono riservati. Ogni plagio sarà perseguibile penalmente?