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Il giorno seguente, Layra venne interrogata da Amethyst, mentre entrambe percorrevano la strada per tornare alla routine scolastica, era il primo giorno dopo le vacanze invernali e ciò rendeva la giornata estremamente noiosa, per le due che al momento si trovavano di fronte al cancello verde d'entrata.

-ti sei realmente offesa perché non ti ho detto di Jimin?- domandò la castana ad Amethyst che fece di si con la testa con un leggero broncio.

-io ti dico sempre tutto.- aggiunse la bionda sporgendo in fuori il labbro inferiore, rendendosi adorabile agli occhi di chiunque la guardasse.

-non l'ho fatto perché non mi fido di te, idiota. L'ho fatto perché inizialmente non ero certa che avrebbe funzionato, non volevo farti fare castelli mentali per nulla.-  sorrise Layra poggiando una mano sulla testa bionda della più bassa.

Quando la campanella suonò, le due si separarono dirigendosi ciascuna nella propria classe, che per quanto avessero voluto stare insieme, erano distinte dato che la bionda era di un anno in meno.

Quest'ultima, non appena entrata in classe si sedette al suo posto, con accanto il ragazzo più dolce di tutta la scuola.

Si era trasferito da poco e per farlo sentire parte della classe, lo misero vicino ad Amethyst, che era decisamente la ragazza più socievole del mondo.

Infatti i due legarono sin dal primo giorno, la dolcezza del biondino lo rendeva impacciato e probabilmente anche il fatto che stesse ancora imparando l'inglese non gli rendeva facile integrarsi, ma Amethyst adorava quel modo tutto suo di esprimersi con quel suo bellissimo sorriso rettangolare.

-ciao Taehyung!- esclamò la bionda guardando attentamente il cambiamento di lui, si era tinto i capelli di biondo e stava decisamente da Dio.

-Ehy Amethyst, ti piaccio?- ridacchiò il biondo, smuovendo leggermente le proprie ciocche colorate, facendo annuire la compagna di banco.

-adesso siamo gemelli.- aggiunse il ragazzo, provando a rendere scorrevole la frase.

-esatto!- sorrise la ragazza, lasciandosi cullare dalla voce profonda del ragazzo che aveva affianco.

Effettivamente la sua voce faceva contrasto con il suo aspetto da angelo, chiunque lo vedesse a primo impatto si immaginerebbe una voce acuta, più o meno come quella di Jimin, ma bastano 2 secondi per rendersi conto che la sua voce gli si addice perfettamente, e dopo la prima parola non riusciresti più ad associarlo ad alcun altro timbro.

I due conversarono fino all'arrivo del proprio professore di lingue, che prese posto alla cattedra, iniziando a chiamare gli alunni uno ad uno, per verificare le assenze ed i compiti delle vacanze, che la bionda aveva svolto con disinteresse.

-oh Amethyst, nella mia materia sei sempre la migliore.- sorrise il trentenne assegnando un cento ai compiti delle vacanze della ragazza, che controllò attentamente.

Anche la bionda rimase stupita, è sempre stata brava in tutto, ma prendersi un cento su dei compiti fatti a casaccio era decisamente inaspettato.

-grazie, prof.- sorrise timidamente la ragazza, prima che la porta della sua classe si spalancò, mostrando il preside ed un ragazzo dietro di lui.

-non ci credo, anche qui?!- sbottò quest'ultimo additando la bionda.

-dovrei dirlo io, mi segui per caso?- rispose a tono Amethyst, lasciando i due insegnanti sorpresi.

-non so che tipo di relazione ci sia tra voi, ma non mi interessa. Da oggi Jungkook sarà un vostro compagno, grazie per l'attenzione.- sospirò svogliato il preside, dileguandosi subito dopo dalla classe.

-prego ragazzo, attacca un banco ad Amethyst, vi conoscete già, giusto? Comunque sia lei è il modo migliore per integrarsi.- sorrise cordialmente il professore facendo sgranare lo sguardo ad Amethyst, non solo c'era andata a letto e successivamente divennero fratellastri, ora doveva pure sopportarlo come compagno di banco: non poteva andare peggio di così.

-perché diavolo non mi hai detto che ti saresti trasferito in questa scuola?- sibilò Amethyst al suo nuovo compagno di banco.

-non credevo fosse rilevante.- sbuffò il moro poggiando il mento sulla propria mano.

- e poi credevo fossi più grande di me, che ci fai nella mia classe.- domandò sempre più confusa la bionda.

-quando mi sono trasferito in America dalla Corea, ho perso un anno.- rispose attirando l'attenzione del terzo compagno di banco.

-di dove sei?- chiese il biondo sorridente.

-Busan, tu sei di Seul?- disse all'altro.

-Daegu.- rispose sorridente.

"Fantastico, non solo ho quest'idiota affianco, ora mi contagerà di stupidità anche Taehyung solo perché sono entrambi coreani."

La giornata risultò ancora più pesante per la bionda dopo l'arrivo di Jungkook e la cosa peggiore è che adesso tutti iniziavano a farsi domande sul perché i due si conoscessero.

Non volevano rivelare il fatto di essere fratellastri, ne tanto meno volevano dire ingiro che si erano conosciuti a letto, perciò decisero entrambi di evitare risposte concrete, prima o poi avrebbero inventato qualcosa da dire pubblicamente.

-Amethyst, perché non fai fare un giro della scuola al nuovo arrivato?- chiese la dolcissima professoressa dell'ora successiva, facendo agitare la bionda, che non voleva assolutamente stare da sola con lui, per paura che qualcuno potesse credere in una sorta di relazione.

-non vorrei restare indietro con le spiegazioni.- si inventò la ragazza, con gli occhi di tutti puntati addosso, compresi quelli del fratellastro che adorava vederla agitata a causa sua.

-recupererai, andate, su- sorrise la vecchietta, mentre Amethyst tentava di sprofondare nel terreno, ma senza successo.

-muoviti.- sibilò il moro tendendole la mano, che Amethyst afferrò, maledicendosi subito dopo.

A casa, il moro le tendeva la mano anche solo per farla alzare dal letto e poi, lui e la bionda, restavano in quella stretta così intima per quanto volevano, perciò lei gli strinse la mano per abitudine, davanti a tutti che li guardarono con malizia.

-ah, fate anche il giro delle classi per presentarlo ai professori.- aggiunse la prof prima che i due si fiondassero fuori dall'aula.

•Fratelli per caso• || Jeon Jungkook ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora