(La copertina è stata fatta da me)
Sara’s POV
Erano passati alcuni giorni da quando mia sorella si era risvegliata. Eravamo tutti al settimo cielo, soprattutto mio padre; aveva rischiato di perdere sia me sia Laurel un sacco di volte e questo non me lo sarei mai perdonato.
Laurel aveva bisogno di qualche abito di ricambio mentre si trovava in ospedale, così quella sera ero andata a casa sua a prendergliene qualcuno.
Entrai in casa e accesi la luce, notando che la finestra del salotto era aperta. Mi avvicinai con cautela e la chiusi. Se fosse entrato qualcuno non ci sarebbe stato tutto in ordine no? Probabilmente sarà stato il vento a farla aprire.
Mi voltai con cautela, una parte di me continuava a stare in allerta.
Una volta voltata completamente mi bloccai: davanti a me si ergeva Ra’s Al Ghul in tutta la sua magnificenza e imponenza.
Oh cavolo…
In questo momento chiunque si sarebbe messo ad urlare come una pazza, ma sapevo che non sarebbe servito a nulla, così rimasi immobile e lo osservai mentre il mio cervello cercava di escogitare una via di fuga che non si concludesse con il mio funerale.
-È bello rivederti Ta-er al-Sahfer- disse avanzando.
Indietreggiai istintivamente, ma andai a sbattere contro la parete: ero in trappola e non ero nemmeno armata.
Doppio cavolo…
-Cosa vuoi?- chiesi cercando di nascondere il tremolio nella mia voce.
-Oh andiamo, lo sai benissimo cosa voglio. Dove si trova mia figlia?- chiese lui.
Rimghiai.
-Non sarò io a dirtelo. Mai-.
Lui rise: -Molto bene, vorrà dire che passeremo alle maniere forti-.
Neanche lo vidi, capii che mi aveva colpito solo quando sentii un dolore allucinante alla testa; poco prima di perdere i sensi lo vidi ghignare.****
Nyssa’s POV
-Al’ab*! Fermati!- dissi correndo verso di lui e bloccandolo.
-Quella ragazza non ha rispettato gli ordini, deve essere punita-.
-Ha risparmiato una bambina padre! L’ha fatto in fin di bene!-.
Lui si voltò e con una mossa mi bloccò alla parete.
-Ha mostrato debolezza! E essere deboli non si addice ad un assassino! Deve imparare la lezione-.
Si allontanò ma prima di entrare nella palestra dove Sara si stava allenando si voltò di nuovo verso di me:
-Lei non sarà mai un assassino come te, ricordalo. È inutile che cerchi di nasconderlo ogni volta-.
Era passata un’ora e Sara non era ancora tornata da casa di Laurel.
Strano, abitava a pochi isolati dall’ospedale…
-Allora?- mi chiese Laurel.
-Non risponde al telefono, molto strano. Provo ad andare a vedere, non vorrei le fosse successo qualcosa-.
Gli altri annuirono ed io andai verso il luogo dove avrebbe dovuto trovarsi Sara.
La porta di casa era aperta, ma all’interno non c’era nessuno. Nel salotto trovai il telefono di Sara posato sul tavolino.
Iniziai a preoccuparmi, lei non lasciava mai il cellulare incustodito.
Accanto alla finestra vidi una freccia con un bigliettino: lo aprii e ciò che lessi mi fece gelare il sangue.
Credo che tu sia di nuovo sola, aibnatu*.
Tutto era scritto in arabo e l’inchiostro era rosso, probabilmente si trattava di sangue.
Di sicuro c’era lo zampino di mio padre!
Uscii di corsa diretta all’ospedale, dovevo aggiornare assolutamente gli altri.****
Sara’s POV
Aprii gli occhi lentamente e scoprii di essere in una cella: ero libera, ma circondata da decine di assassini, i quali appena videro che ero sveglia mi trasportarono daal loro capo.
Davanti a me c’era lui, il capo della Lega e dietro c’era il pozzo.
Non era un buon segno. Per niente.
-Cosa ci faccio qui?- chiesi e in quel momento mi resi conto di indossare la mia vecchia divisa da assassino.
-Te l’ho detto, passiamo alle maniere forti-.
Fece cenno ai suoi uomini, i quali iniziarono a condurmi verso l’ingresso del pozzo.
-Più ci stai dentro più perdi il controllo del tuo corpo. Sarà divertente vederti in quelle condizioni-.
Cercai di oppormi con tutte le mie forze, ma alla fine mi buttarono dentro il pozzo.
I margini erano stati rialzati e non riuscivo ad uscire. Sentivo il mio autocontrollo scivolare via piano piano, senza che io potessi impedirlo, mentre Ra’s Al Ghul rideva in sottofondo.****
Laurel’s POV
-Cosa?! Mia sorella è sparita?!- chiesi.
-E credo di sapere anche chi sia stato a prenderla. Ma non possiamo agire d’istinto, ci serve un piano ben strutturato- disse Nyssa.
Avrei salvato mia sorella, fosse l’ultima cosa che faccio.
Note:
*al'ab = padre (arabo)
*aibnatu = figlia (arabo)
Scusate il ritardo, ma la maturità mi ha tenuta molto impegnata.
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye
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Legends of Assassins
FanfictionIl mio nome è Sara Lance. Dopo aver passato anni nella Lega degli Assassini sono tornata a Star City con la mia ragazza con l'intenzione di iniziare una nuova vita. Ma si sa, quando c'è di mezzo la Lega nulla è certo e per proteggere la mia famiglia...