Capitolo 18: Epilogo

118 6 2
                                    

(La copertina è stata fatta da me)

Sara’s POV

Era passato un mese e in quelle ultime settimane la mia vita era stata scossa in un modo che non mi sarei mai aspettata: a quanto pare ero stata privata dei miei ricordi sulla mia vita passata ed ero stata trasformata in un mostro senza pietà.

Nyssa, Laurel, Oliver e il resto del Team Arrow facevano di tutto per farmi tornare la memoria, ma ogni tentativo sembrava inutile.

Sì, ogni tanto mi ricordavo qualche scena, qualche momento, ma qua e là.

Un giorno eravamo tutti a casa di Oliver intenti a trovare un modo per “stimolare la mia mente”, così diceva Nyssa.

All’improvviso la luce si spense.
-Mantenete la calma- disse Oliver.
Quando le luci si riaccesero la stanza era piena di assassini.

Ci mettemmo tutti in allerta e Nyssa si fece più vicina a me, come se volesse proteggermi.

-Non pensavo sarei dovuto arrivare a questo punto, aibnatu*-.

Dal fondo della stanza comparve Ra’s Al Ghul in persona e quando lui lasciava la sede della Lega non era mai un buon segno.

-Al’ab*- disse Nyssa ringhiando.
-Facciamo così: tu e la tua ragazza venite con me e nessuno si farà male-.

-Loro non vanno da nessuna parte- disse Laurel.
Lui la guardò, ghignando.
-Peggio per voi-.

Fece un cenno con la mano e si scatenò l’inferno: iniziammo a lottare e nel casino vidi Nyssa rincorrere suo padre fuori, nel cortile della villa.

Finii il mio avversario e li seguii.
Nyssa stava combattendo contri di lui, ma era in netto svantaggio.

Non sarebbe durata molto, così decisi di intervenire.
Mentre lui la stava per colpire lo attaccai da dietro, cogliendolo di sorpresa.

Cadde a terra ed io corsi da Nyssa.
-Sei così ingenua da andare incontro alla morte?- disse lui rialzandosi -Vieni con me e ti risparmierò- aggiunse porgendomi la mano.

In quel momento successe: fu come se qualcosa si fosse spezzato e mi ricordai tutto: chi ero, cos’era successo, ogni singolo dettaglio.

L’unico modo per sconfiggerlo era coglierlo di sorpresa, così afferrai la sua mano e lui sorrise.

-Hai visto mia cara? Tutti scelgono me alla fine- disse ghignando.

Era il momento: lo feci sbilanciare e iniziai a colpirlo a raffica senza dargli il tempo di capire cosa stesse succedendo.

Lo spedii a terra e mi avventai su di lui.
-Ti sbagli- dissi -La mia scelta sarà sempre e comunque Nyssa-.

Presi il pugnale che lui mi aveva “donato” qualche settimana prima, il suo pugnale più prezioso e lo trafissi in pieno petto.

Spalancò gli occhi e in pochi istanti vidi la sua anima lasciare quel corpo e prendersi il suo meritato riposo.
-Sara!- disse Nyssa correndo verso di me.

Mi alzai e una volta che mi fu vicino la baciai, sentendo le lacrime scorrere lungo le mie guance.

-Mi ricordo tutto- dissi semplicemente e lei sorrise ancora di più, stringendomi con tutto l’amore possibile.

Non so per quanto rimanemmo così, ma alla fine ci raggiunsero anche gli altri e videro il corpo senza vita di Ra’s Al Ghul.

Nyssa si chinò e tolse l’anello dal dito del padre.
-Sei tu il nuovo capo della Lega ora- dissi e lei annuì.

-Ci sono un bel po’ di cose che devo sistemare- disse lei.


Un paio di anni dopo…

-Benvenuti all’aeroporto di Star City- disse la voce all’altoparlante mentre scendevamo dall’aereo.

Erano passati due anni nei quali io e Nyssa ci eravamo occupate di sistemare alcune cose riguardanti la Lega degli Assassini, ormai rivoluzionata completamente.

Alcuni si erano opposti, ovviamente; loro avevano potuto scegliere tra andarsene o morire e così fecero.

Stavo andando nell’ufficio del sindaco che a quanto pare era mio padre: wow, certo che le cose cambiano con gli anni!

-Sara!- disse mio padre appena entrai e corse ad abbracciarmi.
-È bello rivederti- dissi.

-Quando sei tornata?- chiese.
-Qualche ora fa. Sono venuta qui perché volevo che tu e Laurel foste i primi a sapere la notizia-.

Lui mi guardò con sguardo interrogativo: -Devo preoccuparmi?-.
-No, tranquillo. Allora, due cose: primo, sarai felice di sapere che posso venire qui quando voglio, senza nessun rischio-.

Non feci in tempo a finire la frase che lui mi abbracciò.
-Se questa è solo la prima notizia non voglio immaginare la seconda- disse tra le lacrime.

-La seconda è che… Io e Nyssa ci siamo sposate nella Lega e vorremmo farlo anche… ehm… legalmente-.

Iniziò a piangere ancora di più senza sciogliere l’abbraccio.

-La mia piccola… Ti voglio bene-.
-Anche io papà-.


La cerimonia si tenne qualche settimana dopo e fu assolutamente perfetta.

-Sai, sono contenta di essere naufragata su quell’isola- dissi durante il nostro primo ballo a Nyssa.
-Ah sì?-.

-Sì, perché ho potuto conoscere te- dissi e la baciai.

-Ti amo, Nyssa Al Ghul-.

-Ti amo, habib-.

Forse la nostra storia non era stata una delle più normali, ma avevamo avuto il nostro lieto fine e non potevo chiedere di meglio.


Fine


Note:

* Aibnatu = figlia (arabo)
*Al’ab = padre (arabo)

Siamo giunti alla fine di questa fanfiction! Spero vi abbia tenuto compagnia, vi abbia fatto divertire e che vi sia piaciuta.

Ci vediamo nella prossima!❤
Bye

Legends of AssassinsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora