Capitolo 8

106 4 14
                                    

(La copertina è di mia invenzione)

Attenzione: ci sono scene che potrebbero turbarvi!



??? POV

-Le hanno sparato?- chiesi e il mio uomo si inginocchiò.
-Sì mio signore. È viva ma non può muoversi, la ferita potrebbe riaprirsi-.

Ghignai, forse la situazione poteva ribaltarsi a mio favore…
-Manda uno dei miei uomini migliori a Star City. Direi che è il caso di porre fine alle sue sofferenze, non pensi?- gli dissi e lui sorrise.

Ancora poco e quella traditrice avrebbe smesso di respirare.

****
Nyssa’s POV

-Ecco qui- dissi posando Sara sul divano mentre Laurel chiudeva la porta.

Era appena stata dimessa dall’ospedale, ma aveva ancora qualche difficoltà a muoversi, così l’avevo tenuta in braccio per tutto il tragitto.

-Vado a sistemare la tua roba- disse Laurel lasciandoci sole.
-Hai fame?- chiesi e lei annuì.
-Sì, ho voglia di qualcosa di commestibile, il cibo dell’ospedale è orribile- disse ed io risi, iniziando a preparare qualcosa.

-Lo sai che dopo ti spetta uno dei miei infusi vero?-.
-No ti prego! Sono immangiabili!- disse ridacchiando e risi pure io; lei odiava i miei infusi, ma la obbligavo sempre a berli, dopotutto servivano solo a farla stare meglio.

Iniziai a preparare della carne che trovai in frigorifero: certo che Laurel non aveva nulla di decente in casa!
Sì, eravamo a casa di Laurel; visto che suo padre aveva cercato di ucciderla non ci sembrava saggio portarla a casa sua.

-Tua sorella non ha nulla di commestibile? C’è solo maiale!-.
La sentii ridere: quanto mi piaceva la sua risata!

-Forse ha qualcosa di verdura, prova nei cassetti- disse dal divano.
Nel frattempo arrivò anche Laurel, la quale mi aiutò a preparare il pranzo.
Alla fine cucinammo due bistecche per loro e un’insalata per me.

Dopo pranzo (avevo scoperto che Laurel era impedita ai fornelli, ma dettagli) portammo Sara nella sua camera per farla riposare, mentre noi rimanemmo in salotto.

-C’è posto anche per te se vuoi rimanere qui la notte, lo sai- disse ed io annuii.

-Sì lo so, grazie mille-.
Lei sorrise: aveva un sorriso bellissimo, come quello di Sara… Aspetta, che sto facendo? Perché penso queste cose? È la sorella della mia ragazza accidenti!

Laurel si alzò dal divano e andò a prendere due calici che riempì di vino.
-Vuoi?- mi chiese ed io annuii, avvicinandomi.

Iniziai a sorseggiare il vino, dopo quello che avevamo passato negli ultimi giorni ce lo meritavamo.

Nel tempo in cui io bevvi un calice di vino Laurel ne bevve tre, Dio solo sa come faceva a bere così velocemente.

****
Laurel’s POV

Dopo il terzo bicchiere di vino posai il calice, non volevo ubriacarmi.
Nel farlo, però, la mia mano entrò in contatto con quella di Nyssa e fu come se qualcosa fosse scattato.

Non so se fosse il vino o puro e semplice istinto, so solo che la guardai negli occhi e poi la baciai.

Inizialmente sentivo il suo stupore, ma alla fine ricambiò il mio bacio.

La situazione precipitò in un batter d’occhio e in poco tempo mi ritrovai seduta sul bancone con le gambe attorno al corpo di Nyssa, la quale iniziava a baciarmi ovunque, lungo il collo, verso la spalla.

Sospirai, mentre sentivo le sue mani armeggiare prima con la mia giacca e poi iniziare a percorrere ogni singolo centimetro di pelle sotto di essa.

Ora capivo perché Sara si era innamorata di lei, quella donna ti faceva letteralmente perdere la testa!

Il fatto che Sara fosse qualche stanza più in là a dormire beata rendeva le cose più pericolose, ma mi dava quel tocco di adrenalina di cui avevo bisogno in quel momento.


Un paio di ore più tardi eravamo sdraiate sul divano, una coperta leggera a coprirci.

Forse fu in quel momento che l’effetto dell’alcool finì, perché scattò seduta, rendendosi conto di quello che era successo.

-Oh mio Dio! Oh mio Dio cosa ho fatto?!- disse iniziando a cercare i suoi vestiti.

-Calma, non ci ha sentite. Ho fatto insonorizzare le varie stanze quando ho comprato questo appartamento- dissi iniziando a vestirmi.

-L’ho tradita! Ho tradito la mia habib con sua sorella!- disse esasperata.
-Anche lei l’ha fatto con me, si è semplicemente presa quello che si meritava- dissi.

In effetti non poteva prendersela con me, era colpa sua se tutta la mia vita era andata a rotoli dal giorno del naufragio.

-Non una parola con Sara, ok?- disse ed io annuii.
-Acqua in bocca- risposi.

****
Nyssa’s POV

Quella sera uscii in pattuglia, avevo bisogno di liberare la mente.
Cosa diavolo mi era saltato in mente quel pomeriggio?!

Stavo camminando tranquillamente, quando sentii lo sgommare di un’auto.
Mi avvicinai e vidi due uomini scaricare un corpo in mezzo ai rifiuti. Cercai di fermarli, ma loro scapparono velocissimi.

Decisi di avvicinarmi al corpo: era una donna molto simile a Sara!

C’era la Lega di mezzo, ne ero certa e sapevo anche che quello era un avvertimento.

Dovevamo stare in guardia.


Note:
Che ne pensate?
Fatemelo sapere con un commentino se vi va 😊
Bye

Legends of AssassinsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora