Capitolo 15

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(La copertina è stata fatta da me)

??? POV

Atterrai senza fatica l’avversario di fronte a me e lo uccisi. Non provavo pietà, non sentivo assolutamente niente se non soddisfazione. La mia sete era stata soddisfatta per un po’.

-Ancora- disse una voce maschile dal fondo della stanza e un altro assassino si fece avanti.

Pochi minuti e uccisi anche lui.
Intorno a me c’erano decine di corpi, tutti uccisi dalla sottoscritta nel giro di poche ore.

Ra’s Al Ghul battè le mani, soddisfatto e si avvicinò a me.

-Molto bene, vedo che l’allenamento dà i suoi frutti, ma hai dimenticato qualcosa- disse e pugnalò l’ultimo avversario, il quale non era ancora morto.

Il colpo che gli avevo inferto non era stato letale e avevo sbagliato.

-Voglio che tu vada nella tua stanza e mediti su questo errore, non voglio che succeda di nuovo- aggiunse.
Mi rattristai: lo avevo deluso e non volevo assolutamente che succedesse.

-Non preoccuparti, non sono arrabbiato con te- disse alzandomi il volto con una mano -Voglio solo che tu impari per bene quello che devi fare e per questo devo rimproverarti quando commetti un errore-.

Annuii e lui sorrise, prendendo tra le mani una ciocca di capelli sporca di sangue: uno degli assassini mi aveva spedita a terra ed evidentemente il colpo era stato più grave del previsto.

-Vieni con me- disse ed io non esitai un secondo a seguirlo.
Mi condusse alla stanza con il pozzo e mi fece cenno di entrarci.

Pochi secondi e il taglio alla testa guarì, ma sentivo la mia sete riaccendersi e lui se ne accorse.

-Più tardi, più tardi mia cara-.
Annuii e uscii dall’acqua, diretta alla mia stanza.


****
Nyssa’s POV

Niente! Due settimane di ricerche e ancora non avevamo trovato nulla!
Sentivo che da un momento all’altro sarei impazzita!

-Ho controllato tutti i satelliti, nessuno riesce ad individuarla. È come se fosse sparita dalla faccia della Terra- disse Felicity.

-Eppure deve essere da qualche parte!- disse Oliver.
-Continuerò a cercarla, ma non ti garantisco niente-.

Vidi Laurel allontanarsi verso la palestra e la seguii, vedendola impegnata a tirare calci e pugni ad un sacco da boxe.

-Quel sacco non è un degno avversario- dissi mettendomi in posizione sui materassini.

Lei mi guardò ma scosse la testa: -Non riesco a concentrarmi su uno scontro mentre mia sorella è là fuori chissà dove! E probabilmente per colpa mia-.

Sospirai e mi avvicinai, sedendomi sul materassino accanto a lei.

-Non è colpa tua, lui sarebbe venuto comunque a cercarci, era questione di tempo. L’unica cosa che mi lascia perplessa è che non sia tornato a prendere me- dissi.

-In effetti è strano, molto strano. Avrà sicuramente in mente qualcosa-.
Annuii.

Nonostante quello che era successo in Laurel avevo trovato un’amica.

-Venite ragazze! Felicity ha trovato qualcosa!- disse Oliver e noi corremmo subito nell’altra stanza.
-Cos’hai?- chiesi.

-Ho chiesto aiuto al tuo vecchio amico Constantine e lui è riuscito a rintracciare un segnale che indica che sia ancora in vita, ma è talmente debole che non riesce a capire da dove arriva-.

Tutte le mie speranze si frantumarono; era viva, vero, ma non avevamo ancora capito dove si trovasse.

In pratica eravamo ancora al punto di partenza.


Avere Sara accanto a me era una sensazione meravigliosa, era come se riuscisse a scaldare il mio corpo gelido e freddo.

Lei posò la testa sul mio petto, mentre io cingevo la sua vita dolcemente, avvicinandola a me il più possibile.

-Nyssa?- mi chiese dolcemente.
-Sì?- dissi accarezzandole la testa.
-Se un giorno dovessi sparire… Verresti a cercarmi?-.

Rimasi sorpresa da quella domanda, pensavo che la risposta fosse scontata, ma evidentemente voleva averne la certezza.

-Certo, andrei fino in capo al mondo pur di trovarti. Non mi arrenderei per nessuna ragione-.

Il suo corpo venne scosso da un singhiozzo.

-Che c’è habib?- le chiesi dolcemente.
-Tuo padre… Mi ha minacciata, mi ha detto che devo stare lontano da te…- disse tra i singhiozzi.

-Che cosa? Quando l’ha fatto?!-.
-Qualche mese fa… All’inizio non ci davo peso, ma ora…-.

-E me l’hai tenuto nascosto per tutto questo tempo?!- chiesi e lei annuì.
Sospirai e la baciai, cercando di trasmetterle tutta la calma possibile.

-Non gli permetterò di farti del male. Mai-.

****
??? POV

Ero nella mia stanza da qualche ora in meditazione. L’unico modo per capire i miei errori era quello di rilassarmi e meditare un po’.

Dopo un po’ mi alzai e andai verso l’armadio con l’intenzione di indossare qualcosa di comodo e andare ancora ad allenarmi. Nel farlo passai di fronte al letto e sentii come una scossa percorrere il mio corpo.

L’immagine di me e una donna insieme, abbracciate in maniera molto intima, percorse la mia mente per qualche istante, prima di tornare me stessa.

Chi era quella ragazza che ogni tanto appariva nella mia mente? Non potevano essere ricordi, quella donna nemmeno la conoscevo.

Qualcuno bussò alla mia porta: Ra’s Al Ghul.

-Preparati, si ricomincia- disse.
Dopo alcune ore ero riuscita ancora ad uccidere altri assassini e a batterne altri.

-Stai migliorando molto in fretta- disse alla fine lui ed io mi inchinai come avevo imparato a dover fare.

-Puoi andare a riposare ora, te lo sei meritato. Ci vediamo domani mattina Ta-er al-Sahfer-.


Note:
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye

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