XIII. La Foresta

2 0 0
                                    

27 Marzo, ore 15.00

Cara Christine, stanotte ho fatto un sogno, abbastanza inquietante. Non posso definirlo "incubo" in quanto non vi era sostanzialmente nulla di spaventoso; siccome adesso sarai confusa, te lo racconterò.
Tutto inizia così: sono in una foresta, una voce mi sussurra all'orecchio "tempo scaduto"; sento qualcosa muoversi furtivamente tra i cespugli, smette di colpo! Cala il silenzio.
All improvviso mi metto a correre, corro sempre più veloce, non mi volto. Non ci riesco. Corro senza mai fermarmi, qualcuno, o qualcosa dietro di me, respira faticosamente ; sembra un grugnito.
Cerca di afferrarmi. Corro più veloce. Mi fermo.
Non sento nulla. Tutto sembra essere così calmo, la quiete regna sovrana.  La luce "catturata" dagli alberi illumina, dolcemente, la foresta.
Il vento, leggero e pacato, mi accarezza il volto; ad un tratto noto la presenza di un area piuttosto illuminata da cui si intravede una figura girata di spalle. Piano piano mi avvicino, sono sempre più vicina. Poggio lentamente una mano sulla sua schiena e, il volto del ragazzo si gira verso di me.
Apro gli occhi e mi risveglio.
Devo andare ora.
Ciao Christine.

Il diario degli incubi: La Foresta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora