Come foglie degli alberi in autunno

Lettera

Lettera a Erin
12 Settembre 2016

Non hai mai voluto capire cosa fosse successo quella notte. Lo che ti ho ferita, lo so.
Sei stata ferita dalla persona che più amavi, e ti capisco ma quella sera non è andata come tu pensi.

Quella era una delle settimane più piene. I pazienti arrivavano a qualsiasi ora e quel giorno il dottor Winfrey non c'era. Ho preso il suo posto e come ti dissi avrei fatto tardi. Finito il lavoro passai per il parco, il nostro parco, e quando vidi Izi in lacrime mi fermai. Iniziò a raccontarmi di James e di come le avesse spezzato io cuore.
L'abbracciai senza pensarci due volte, ma lei mi baciò. È stato un secondo Rì, un secondo in cui sei apparsa tu e un secondo in cui io mondo mi cadde addosso.

Non ho mai smesso di pensarti nonostante siano passati dei mesi. Sento ancora il profumo del tuo balsamo preferito fra le dita. Sento ancora il tuo profumo addosso. Ti sento dentro le ossa Rì, ti sento ovunque. Pure dentro le vene, ricordi? E questo è il tuo posto, e nessuno mai potrà occuparlo.

Adesso stai meglio, sai ti ho vista nella nostra caffetteria. Stavi prendendo un caffè con Matt, il tuo migliore amico. Ti ho vista sorridere, ma con gli occhi non sorridevi affatto. Non c'era più la tua solita luce dentro i tuoi occhi, soltanto buio. E stavo male, stavo male perché sapevo che quella luce di cui mi ero innamorato si era spenta per colpa mia.

Eppure vederti sorridere con un altro mi provocò un certo fastidio. Gelosia, così diceva mia madre.
Mancavi a tutti in famiglia. Mancavi a mia madre, a mia nonna e persino al vecchio Aron. Quel cane ti adorava, proprio come me.

E adesso voglio solo dirti che mi manchi, mi manchi più di un bicchiere d'acqua in mezzo al deserto.
Mi manchi più della luce dopo un periodo buio. Mi manchi più di un tramonto.

Sai, da quando non ci sei non ho più avuto coraggio di guardare un tramonto, mi ricorda te.
Per non parlare delle stelle, mi ricordano i tuoi occhi.

Tutto mi parla di te Rì. Mi manchi.

Per sempre tuo Caleb.