capitolo 2.

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Martina's Pov

Cavolo,anche io avrei voluto avere un padre che mi salutava come si deve..almeno prima di una partenza. Ricordo che l'ultima volta che mi abbracciò fu quando avevo sette anni e mi slogai la caviglia cadendo dalla bici. Allora era tutto diverso..

Cercai di togliemi il pensiero della mia famiglia dalla mente. Anche se sarebbe stato molto difficile,dovevo pensare solo a questo viaggio.

Arrivate al parcheggio della mia auto misimo le valigie nel bagagliaio ed entrammo.Non distava molto,ma la voglia di camminare di prima mattina era davvero poca.

“Allora pronta?” chiede Fatima dopo essersi seduta ed aver chiuso la portiera. La sua esspressione era allegra come al solito..riusciva magicamente a sorridere anche nei momenti peggiori.

“Beh certo!” rispondo con un sorriso a 32 denti.

Il tragitto fu piuttosto silenzioso e durò molto poco. Apparte qualche sclerata da parte sua riguardo a quando saremo arrivate.

Arrivammo all'aereoporto ad un'ora dal decollo. Tirai fuori il cellulare dalla borsa per controllare l'ora e ci trovai un nuovo messaggio.

*Fai buon viaggio sorellina*

Mio fratello. L'unica persona di cui mi fido nella mia famiglia. Entrambi abbiamo avuto un passato difficile. L'ho odiato,mandato a fanculo ma li voglio davvero bene infondo.

*Grazie mille. Mi mancherai stupido!* Rispondo pensadolo davvero. Chiudo il telefono e lo infilo nella borsa.

Alzo lo sguardo per vedere dov'era finita quella stupida ragazza e la trovo con una barretta di cioccolato gigante in mano.

“Mi spieghi come cavolo fai a prenderti la cioccolata alle nove di mattina?” chiedo guardandola male naturalmente.

“Senti cosa, avevo fame e mi era venuta voglia di cioccolato e poi..è buona” dice rivolgendomi una smorfia.

“Vabeh..ma..dammene un pezzo maleducata”

“Stupida ragazza non si mangia la cioccolata di mattina!” mi ricorda facendomi ridere.

Finita la cioccolata ci dirigiamo verso l'aereo. Salimmo e ci mettemmo ai nostri posti. Sarebbero state due ore molto intense quindi decisi di prendere un libro e mettermi a leggere, mentre Fati tirò fuori dalla borsa le sue cuffiette e se le mise alle orecchie.Qualche volta ci guardavamo sorridendoci a vicenda. Sentivo che questo viaggio avrebbe rafforzato ancora di più la nostra amicizia.

“Marti posso farti una domanda?..” chiede togliedosi una cuffia e bloccando la mia lettura.

“Certo dimmi pure”

“Beh..dove staremo quando saremo li?Insomma abbaimo un posto dove stare vero?”

Chiede. Certe volta lei e le sue domande mi stupiscono. Di certo non saremo rimaste a mangiare piante e a dormire in una tenta in mezzo alla strada. Che ragazza stupida.

“Ovviamente fatima..ovviamente. Ho già pensato a tutto, tu non preoccuparti saremo in buona compagnia” dico colpendola col gomito.

“Mi spiegeresti bene questa cosa? Sai non capisco i tuoi strani gesticoli col gomito” dice sorridendomi.

“mh..quanto sei noiosa! Allora ti ricordi di Niall?” chiedo.

“Lo strafigo irlandese con cui scrivevi durante la scuola?”

“Si lui. Ecco ci ha ospitate in questo specie di studentato..ci saranno ragazze e ragazzi della nostra futura scuola e staremo lì fino a quando non avremo trovato un'altro posto dove strare perciò comportati bene..ti prego..” la scongiuro.

Lei è una brava ragazza ma è strana,molto. Insomma ama le feste,ama divertirsi e fare cazzate solo che bisogna starle vicino..soprattutto quando beve,comincia a dire cose strane e non vorrei avere certi problemi.

“Perciò..ci saranno molti ragazzi..strafighi?” appunto.

“Ma che ne so? Ci saranno anche ragazze tesoro quindi preparati. Sono tutti studenti come noi,ma non sappiamo nulla di loro percò..cerca di trattenere ogni tua strana emozione almeno fino alla seconda serata”

Dissi  seriamente. Ma evidentemente non abbastanza da farle capire che non stavo scherzando.

Rimasi a guardarla ridere immobile aspettando una sua risposta.

“..Vabene hahahah vabene...scusa ...hahahha”

“Promettimelo” esigo.

“Ma perche dovrei..?mh..te lo prometto” Si rimise le piccole cuffie nelle orecchie e io continuai a leggere.

Fatima's Pov

“Signori e signore siamo arrivati a destinazione. L'aereo atterrerà tra due minuti all'aereoporto di Liverpool”

Dopo l'ascolto di quel messaggio mi si riempì il cuore. Era da tanto che non tornavamo in inghilterra, e poi avevo sempre avuto il desiderio di venire a viverci. Forse..non sarei voluta venire in questo modo..insomma..sarebbe stato meglio venirci con la propria famiglia,ridere,scherzare ma questo non è possibile per una ragazza come me ovviamente.

Presi la borsa sulla spalla e scesi dall'aereo. L'aria umida mi fece capire che stava per iniziare a piovere. Il tempo qui non è di certo  uno dei migliori.

Io e Marti ci fissammo per qualche secondo cercando di realizzare quello che stava accadendo. Il suo volto aveva un'aria agitata,quasi triste..non ne capivo il motivo ma decisi di lasciar perdere.

Entrammo nell'aereoporto Inglese e andammo a prendere le nostre valige.

“ Marti!Sei tu?!”

Un ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli biondi ci viene incontro urlando. Appena Marti lo vide li saltò praticamente addosso e solo a quel punto capì.

“ Tu devi essere Fatima!” dice porgendomi la sua mano. Era davvero un ragazzo delizioso.

“Si, e tu Niall giusto?” dico per poi stringerli la calda mano.

Dopo esserci presentati per bene camminiamo per andare verso la sua auto. Ha un passo molto veloce e praticamente non riesco a starli dietro. Al contrario Marti non ha problemi,anche lei solitamente cammina velocemente quindi qui l'unica cretina sono io.

Arrivati all'auto Niall posò le nostre cose nel bagliaio. Aprì ad entrambe la portierà della macchina per farci entrare. Io rimasi indietro,non mi piace stare avanti.

Stay With Me -One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora