34

147 4 0
                                    

Camilla's Pov
La mia faccia è ancora sconvolta. I miei occhi sono fissi sulla persona davanti a me. Non riesco a parlare. È come se qualcuno mi tenesse la bocca.
"Avete perso la lingua?" Dice lui.
"Cosa ci fai qui, Lorenzo?" Dico con un tono di voce cosi basso che penso non mi abbia sentito.
"Ci vivo, no?!"
"Ma perché qui?"
"Perche sono riuscito a trovare lavoro qui e l'appartamento è vicino al mio posto di lavoro."
Sono ancora parecchio sconvolta. Ho paura di quello che potrà fare.
"In ogni caso, vi trovo bene ragazzi. Soprattutto tu Camilla, con la tua splendida pancia."
Cerco di coprirla il più possibile.
"Tu prova solo a toccare Camilla e il bambino e giuro che ti ammazzo." Interviene Gabriele.
"Uho uho non scaldarti troppo. Non farò del male a nessuno dei due."
"Per il momento." Continua chiudendoci la porta in faccia.
Ancora titubate, rientro in casa seguita da Gabriele.
Mi siedo sulla sedia e poggio i gomiti sul tavolo mettendomi le mani nei capelli. Inizio a singhiozzare.
"Ehi piccola. Non piangere. Non ti devi preoccupare. Ci sono io accanto a voi. Non potra farvi nulla. Vi proteggeró. Sempre." Dice Gabriele facendomi appoggiare la testa sulla sua pancia e allaccio le mani sulla sua vita.
"E quando non ci sarai? Come farò?" Chiedo impaurita.
"Ti accopagneró da tua madre."
"Va bene." Dico
"Ti amo." Continuo.
"Anch'io piccola. Anch'io."
1 settimana dopo.
La settimana è finalmente finita. Siamo a domenica. Io sono sempre stata da mia madre con la speranza che non mi succedesse nulla e poi quando Gabriele finiva di lavorare ritornavamo a casa. Non potevo stare da sola. Avevo troppa paura.
In ogni caso,oggi mia madre verrà qui da noi. Pranzeremo insieme. Ovviamente insieme a mia nonna. Loro sono già qui e si sono impossessate della cucina quindi oggi relax. Sono sul divano con la testa appoggiata sul petto di Gabriele e la sua mano é sulla mia pancia. Stiamo finendo di vedere una puntata di The Vampire Diaries. Adoro quella serie tv. Poi Damon...tanta roba. Siamo arrivati alla quinta stagione. In tutto sono otto stagioni. Ci vorranno mesi per finirlo.
All'una cominciamo a mettere la tavola e quando tutto e pronto ci sediamo a tavola.
~~~~
"Piccola che ne dici se ci andiamo a fare un giro?"
Sono le cinque e mezza e mia madre e mia nonna se ne sono andate ormai da un pezzo. Abbiamo riposato un po ed io sono sveglia da almeno 20 minuti.
"Si va bene. Vado a lavarmi." Dico lasciando un bacio a Gabriele e andando in bagno. Mi faccio una doccia veloce,mi metto l'intimo e vado in camera mia. Medito come al solito su cosa mettermi, ma due mani si posano sui miei fianchi fino ad arrivare alla pancia.
"Non puoi girare in questo modo per casa. Lo sai che effetto mi fai." Dice nel mio orecchio. Ridacchio.
Mi abbasso in avanti facendo finta di prendere qualcosa dall'armadio. Quando mi alzo, mi giro verso di lui lasciandogli un sorrisetto malizioso. Faccio per andarmene, ma lui mi prende per il polso facendo scontrare il mio seno con il suo petto. Mi bacia appassionatamente mentre le sue mani scivolano sul mio fondoschiena e le mie mani vagano tra i suoi capelli.
"Meglio che ti vesta altrimenti non usciremo più." Dice lui staccandosi dal bacio.
Quindi opto per un vestito aderente nero che arriva a metà coscia. Molto semplice con le maniche lunghe. Ai piedi indosso degli stivaletti con il tacco. Non molto alti però. I capelli li lascio sciolti e passo al trucco: eyeliner, mascara, blush e rossetto rosso. Prendo il giubbino,la borsa e vado in salotto.
"Amore ho finito. Possiamo andare." Dico.
"Sei bellissima. Come sempre."
Gli sussurro un grazie vicino alla bocca e poi usciamo.
2 ore dopo
Sono le otto e mezza e stiamo parcheggiando la macchina nel garage. Abbiamo fatto un bel giro per Firenze. E bellissima. Non mi stancherò mai di vederla. Uscendo dal garage, Gabriele inizia a fare lo stupido andando in mezzo alla strada deserta. Decido di riprenderlo con il cellulare e inizio a ridere come una pazza. Ma fu li che accadde il peggio.
La mia risata si spense così come si spense Gabriele. Accadde tutto in un attimo. Il corpo di Gabriele disteso in una pozza di sangue ed io accanto a lui. Chiamo subito il 118 che arriva dopo 10 minuti e lo seguo sull'ambulanza. Le mie lacrime hanno ormai ricoperto tutto il mio viso. Stringo la mia mano nella sua continuando a piangere.
"Signorina lei sta bene?" Mi chiede un'infermiera.
Annuisco con la testa. Non sono neanche in grando di spiaccicare parola.
"Mi riesce a spiegare cosa e successo?" Chiede ancora l'infermiera.
"Una macchina...l'hanno investito." Dico lievemente.
"E lei non ha ricevuto nessun colpo?" Chiede ancora.
"No. Lui era sulla strada. Stava facendo lo stupido e non ci siamo accorti della macchina."
Asciugo una lacrima ed intanto arriviamo all'ospedale. Gli rimango accanto fino a quando non lo portano dentro una stanza ed io rimango li. Ferma. Davanti a quella porta chiusa. Mi siedo su una sedia e poggio la testa sul muro.
"Andrà tutto bene. Lui starà bene. Lo so."
Continuo a ripetere questa frase nella mia mente. La mia mano scende sulla mia pancia.
"Starà bene piccolo. Papà starà bene." Dico sottovoce al mio bambino con la voce spezzata dal pianto.
~~~~
Sono qui da più di un'ora e nessuno mi dice nulla. Sono stanca di aspettare. Prima ho chiamato mia madre ed ora sta arrivando qui.
"Piccola mia." Una voce mi fa voltare la testa.
"Mamma."
Le vado incontro e la stringo forte ricominciando a piangere.
"Amore non piangere. Andrà tutto bene. Stara bene vedrai. Ora devi solo pregare." Mi dice accarezzandomi la testa.
Un medico esce dalla stanza di Gabriele. Mi sciolgo dall'abbraccio e vado verso di lui.
"Dottore come sta?" Dico
"Siete sue parenti?"
"Io sono la sua fidanzata e lei è mia madre."
"Bene. Lui è stabile. Nulla di grave."
Tiro un sospiro di sollievo.
"Ma è in coma."
Ed il respiro si mozza ancora.

You & IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora