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Camilla's Pov
Sono mezzogiorno e sono già sveglia da un pezzo. Oggi mio padre è a casa e non va a lavorare e quindi mi ha portato un bel cappuccino caldo con una briches alla nutella. Lui sa come far felice sua figlia. Altro che borsa firmata, macchina, motore.
Questa sera inoltre andremo con tutta la comitiva a mangiare in una pizzeria. E si, ci sarà anche Gabriele. Fantastico! Si prospetta un'altra giornata da infarto.
"Papà, oggi cucino io. Tu mettiti comodo e riposati." Dico
"Grazie figlia. Troppo gentile." Dice sedendosi e accendendo la tv.
"Prego padre. Ma non parliamo così. Mi sembra di stare nella telenovela del segreto." Dico e tutti e due scoppiamo a ridere. Mi dirigo in cucina e preparo la carbonara e il petto di pollo sulla piastra.
Verso l'una pranziamo. Per lavare i piatti si offre mio padre ed io lo lascio fare. Io invece vado in camera mia e metto un po in ordine la camera. È abbastanza disordinata. Quella di mio padre invece è molto ordinata. Strano, vero? Ma mio padre è sempre stato un uomo ordinato e preciso. Appena finisco chiamo mia madre e rimango un po al telefono con lei. Mi manca tanto. Mi manca non averla più intorno mentre mi rimproverava per ogni minima cosa o quando la mattina non mi volevo alzare e lei veniva a tirarmi giù dal letto. Mi dispiace troppo che le cose siano andate così. Ma ovviamente la vita va avanti. E poi posso sempre andarla a trovare. Verso le tre e mezza decido di andarmi a fare un giro in biblioteca. È da un po di tempo che non ci vado. Devo assolutamente comprarmi dei libri. Tutti quelli che ho li ho letti tutti.
Mi vesto con le prime cose che trovo davanti: dei skinny jeans e un maglione con il collo alto bordeaux e le mie adorate Adidas. Non mi trucco e mi lascio i capelli sciolti. Prendo il cappotto, la sciarpa e la borsa. Mio padre dorme sul divano quindi me ne vado in punta di piedi cercando di non fare rumore. La biblioteca è abbastanza vicina quindi decido di andarmene a piedi. Dopo una ventina di minuti arrivo. "Buongiorno." Dico salutando la commessa.
"Buongiorno signorina." Dice sorridendomi.
Inizio a fare il mio solito giro e a cercare i libri giusti per me. Nel mentre, vedo Cameron seduto su una sedia mentre smanetta con il cellulare.
"Ah ma quindi è questo il tuo lavoro." Dico avvicinandomi a lui.
"Oddio...ehm...ciao Camilla." Dice saltando dalla sedia per lo spavento.
"Ciao Cameron. Come va?" Dico
"Tutto bene. Tu Cami?"
"Benissimo. Sono a corto di libri. Me me consiglieresti qualcuno?"
"Certo. Seguimi."
Dopo una mezz'oretta di ricerca e di chiacchiere riusciamo a trovare tre libri, uno d'amore e due d'avventura. Pago il tutto e prima di andarmene saluto Cameron.
"Grazie Cameron. Ci vediamo." Dico salutandolo con un bacio sulla guancia.
"Ciao Cami. A presto." Dice ricambiando il bacio ed esco dalla biblioteca e torno a casa. Sulla strada del ritorno passo davanti ad un bar e decido di prendere qualcosa a mio padre per ringraziarlo di stamattina.
"Buongiorno. Vorrei prend...." Dico ma mi blocco all'istante. Cosa ci fa Lorenzo qui?
"Ciao Camilla. Che piacere vederti." Dice lui molto sorridente.
"Ehm..ciao Lorenzo. Non pensavo lavorassi in questo bar."
"Bene. Invece adesso lo sai. Cosa dovresti prendere?"
"Vorrei due cioccolate calde e quattro biscotti al burro."
"Certo. Te le preparo subito."
10 minuti dopo mi serve il tutto.
"Grazie Lorenzo. Ci vediamo presto."
"Va bene Camilla. A presto." Dice lasciandomi un bacio sulla guancia. Arrossisco ed esco fuori tornando a casa.
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"Papà sono tornataaaa."
"Cami sono in salotto."
"Ho una sorpresa per te, o meglio per noi." Dico tirando fuori il sacchetto del bar.
"Oh Cami. Non dovevi."
"E invece si. Volevo ringraziarti per questa mattina. Così ho preso questi." Dico tirando fuori il tutto dal sacchetto.
"Grazie mille tesoro. Sei un'amore." Dice dandomi un bacio sulla guancia.
Mangiamo tutto e guardiamo un po di tv.
Dopodiché vado in camera mia e ripongo i miei libri nell'apposita libreria.

 Dopodiché vado in camera mia e ripongo i miei libri nell'apposita libreria

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Sono le cinque e mezza e decido di andarmi a preparare con calma. Mi faccio una doccia e mi lavo i capelli. Poi apro le ante del mio armadio e medito su cosa mettermi. Dopo un po di tempo decido cosa mettermi.

 Dopo un po di tempo decido cosa mettermi

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Sono le sette e mezza ed ho finito tutto. Prendo il giubbotto, saluto mio padre ed esco di casa dove mi aspettano le ragazze con la macchina di Irene.
"Ciao ragazze." Dico entrando in macchina.
"Ciao Cami." Dicono tutte insieme.
"È bello rivederti." Dice Irene.
"Anche per me."
Dopo 10 minuti di macchina arriviamo in pizzeria. Vedo in lontananza i ragazzi. Tremo. Aiuto.
"Ciao a tutti." Dice Emanuele.
"Ciao ragazzi." Diciamo noi mentre salutiamo con un enorme abbraccio Emanuele.
"È da tantissimo che non ci vediamo."
"Eh già. Mi siete mancate tantissimo."
"Anche tu."
Dopo tutti i saluti entriamo in pizzeria. Ovviamente dove mi potevo sedere? Di fronte a Gabriele.
1 ora dopo
Mentre stiamo aspettando le pizze mi arriva una chiamata. È un numero sconosciuto. Mi alzo dicendo che sarei arrivata presto ed esco fuori.
Conversazione
Io: Pronto?
X: Ciao Camilla. Sono Lorenzo.
Io: Ah. Ciao Lorenzo. Non ho il tuo numero salvato sul cellulare. Tu come hai fatto ad avere il mio?
Lorenzo: Tattiche di un FBI.
Io: Ahahahaha dai che scemo.
Lorenzo: Me lo ha dato tuo padre. Comunque ti ho chiamato perché volevo chiederti una cosa.
Io: Dimmi tutto.
Lorenzo: Domani pomeriggio verso le sei saresti libera? Così ci vediamo un po e andiamo a farci un giro insieme.
Io: Sisi sono libera.
Lorenzo: Perfetto quindi alle sei passo da casa tua. Vorrei anche camminare perché almeno rimango in forma.
Io: Eh sì certo. Dato che casa mia è molto distante.
Lorenzo: Ahahaha. Vabbene quindi a domani. Ciao Camilla. Un bacio
Io: A domani. Ciao Lorenzo.
Fine conversazione
Faccio per girarmi e trovo Gabriele appoggiato al muro. Ho perso 10 anni di vita in 2 secondi.
"Gabriele, mi hai fatto spaventare. Che ci fai qui." Dico
"Chi era al telefono?"
"Perché lo vorresti sapere?"
Prima di rispondermi si avvicina di più a me ed io indietreggio, trovando il muro dietro di me.
"Rispondimi. Chi era?"
"Scusami ma cosa dovrebbe importarti? Era il mio vicino di casa nonché amico e mi ha chiesto di vederci. Problemi?"
"Si ho problemi."
"Allora vedi di risolverteli da solo."
Faccio per andarmene ma lui mi blocca e mi bacia.

Oddio!!! Non posso crederci! Sta succedendo sul serio? Ho le farfalle nello stomaco

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Oddio!!! Non posso crederci! Sta succedendo sul serio? Ho le farfalle nello stomaco. Tutta la mia schiena è invasa da brividi e non di freddo. Le sue labbra sono la cosa più spettacolare del mondo.
Si stacca e mi guarda. Abbiamo entrambi l'affanno e respiriamo a fatica. I nostri fiati caldi si scontrano.
"Non dovevo farlo. È stato uno sbaglio. Ero preso dal momento. Dimenticalo."

Spazio autrice: Ciao a tutti. Questo è il mio primo "spazio autrice". Quindi mi presento: sono Giusy, ho 16 anni e sono della Puglia, in provincia di Bari.
Quindi, la storia vi sta piacendo? Cosa ne pensate? Scrivetemelo nei commenti. E non dimenticate di lasciare una stellina.
Venerdì prossimo capitolo!! Ciaoooo

You & IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora