Guardavo quella stanza in cerca di una risposta, ma con quel mio fare smanioso e ansioso allo stesso tempo, le risposte non mi arrivavano.
Era mattino presto, non avevo chiuso occhio per tutta la notte.
Avevo ferito Vittorio, e questo mi faceva sentire squallido, un viscido verme. Invece di chiarire con lui, avevo fatto si che la rabbia alimentasse quelle idee sbagliate che si era fatto di me. Ma adesso, a mente lucida, non potevo dargli torto.
Avevo sbagliato a mentire senza essere stato sincero e chiaro con lui.
Era arrabbiato, non mi rivolgeva la parola, e l'ultima volta che ci siamo visti, il suo sguardo mi aveva lacerato dentro; era così carico di delusione che l'ho percepita tutta dentro di me, e invece di combattere per lui, per noi, ho mandato tutto all'aria.
I suoi amici mi guardavano con occhi torvi e carichi di odio, adesso sapevano, e sicuramente credevano, che fossi stato stronzo nei confronti di Vittorio perché quella era la mia natura.
Non sopportavo stargli lontano, lui non sapeva quanto fosse difficile per me non sentire la sua voce, non guardare i suoi occhi verdi che mi facevano impazzire tanto; non sapeva che io, nonostante avessi sbagliato, lo amavo.
Questo lui non lo sapeva.«Christian, tesoro, ceniamo insieme questa sera?
Mi sono presa la serata libera per stare un po' con te. E da tanto che non passiamo del tempo insieme«Si mamma, per me va bene.»
«Che succede?
Perché hai un'aria così... triste.
A me puoi dire tutto lo sai.»«Posso dirti che hai un figlio coglione?»
«Beh... un po' troppo colorito per i miei gusti, ma se questo può farti liberare da ciò che hai dentro prego, dì tutto ciò che senti a parole tue.»
Nonostante non riuscissi a sorridere, mia madre ci riuscì alla grande.
Lei sapeva sempre come cogliere quel mio lato, quello che a volte veniva oscurato dalle ombre, e lo tirava fuori.
Forse era il potere delle mamme, la mia di certo era una super mamma.
Lei e mio padre divorziarono quando avevo sei anni e a far finire il tutto, fu il fatto che mio padre non le aveva mai detto di avere un figlio illegittimo da un'altra relazione.
Ricordo che i primi tempi per noi furono difficili, ma lei non si perse di coraggio. Presto diventò uno degli avvocati più in voga a Napoli.
La chiamavano la "Divorzista seriale", con lei ogni causa veniva vinta nonostante tutto ciò, si trasformava quasi sempre in un bagno di sangue.
Ma nonostante la figura di mio padre faceva solo da contorno, con lei ho sempre avuto l'impressione di non perdermi niente.
Con lei sono sempre stato chiaro e diretto, mi ha sempre permesso di esprimermi liberamente, nonostante le nascondessi una mia passione che non avevo ancora detto a nessuno.
Lei era una di quelle madri che ti portava ovunque, anche a un incontro di boxe fregandosene degli sguardi di indignazione di chi pensava che una madre non potesse portare il proprio figlio a vedere un incontro.
Lei era quella che mi lasciava parlare, che qualsiasi cosa dicessi, mi ascoltava senza giudicare.«Ho fatto casino con una persona a cui tengo tanto.»
Venne a sedersi vicino a me sul letto, appoggiò il suo braccio intorno al mio collo e con l'altra mano mi accarezzava il viso.
«Mhmm vediamo, questa persona a cui dici di tenere tanto è Vittorio?«E tu come lo sai?»
Rimasi sorpreso per un breve istante, poi mi ricordai subito di come molti ormai, avevano intravisto qualcosa su noi due, figuriamoci mia madre.«Sono pur sempre tua madre, credi che non me ne sia accorta?
Lo vedo sai? Lo vedo come ti sei innamorato di lui.»«Non ti si può nascondere proprio niente eh mamma?»
«Direi proprio di no amore mio, altrimenti come farei l'avvocato?
Ma adesso, se tu vuoi... raccontami tutto.»Le raccontai tutto senza tralasciare niente, eccetto qualche particolare che non credo che le servisse sapere.
Le raccontai di me e di Vittorio, dei nostri incontri clandestini e di come mi faceva battere forte il cuore ogni volta che sentivo il mio nome pronunciato dalle sue labbra.
Lei sapeva tutto di me, anche che ero bisessuale.
Quando a tredici anni feci coming out, mi abbracciò forte e mi incoraggiò a fare qualsiasi cosa che il mio cuore voleva. Mi disse che qualsiasi decisione avessi preso, lei sarebbe stata al mio fianco. E io mi sentivo fortunato ad avere una mamma così.«Tu lo ami?»
«S-si, credo di si.»
«Mhm... credi o lo sai per certo?»
«Che domande mamma? Certo che lo amo, io senza di lui non riesco a starci. Lui è quello che completa le mie giornate, che mi fa vivere pensando a quanto sia bella la vita.
Mi sveglio con la voglia di vederlo, con la speranza che ogni giorno con lui diventi più intenso. Io lo amo, e questa è l'unica certezza che conosco nella mia vita.
Soprattutto da quando c'è lui...»«È perché sei qui?»
«Che vuoi dire?»
«Perché sei qui con me.
Corri da lui, digli le stesse parole che hai detto a me. Va e vattelo a riprendere, ADESSO!»«Ma io...»
«Ma io cosa?
Non perdere altro tempo, non pentirti di rivelare i tuoi sentimenti.
Corri da lui e digli quanto lo ami, fagli capire che tu non sei come ti descrivono. Quando una cosa è autentica, non può essere infranta.
Il tuo amore è autentico, quindi corri da lui e conquistalo di nuovo.»Le sue parole mi avevano in qualche modo incoraggiato, mi avevano svegliato da quel letargo di rimorso che giorno dopo giorno mi stava uccidendo.
«Grazie mamma!»«Sei ancora qui? VAI!»
Salutai mia madre con un sonoro bacio sulla guancia e corsi via fuori dalla stanza con il coraggio e l'adrenalina che bruciavano dentro di me. Il cuore mi martellava forte, talmente forte, che potevo sentirlo con le mie stesse orecchie.
Riuscii a prendere di corsa le scale, e poi salii sul mio scooter a frecciare per le strade della città per raggiungere lui, l'amore della mia vita.
L'emozione che sentivo in quel momento, non era paragonabile a nessun'emozione provata prima, stavo andando a dichiararmi a quella persona che in un solo mese e mezzo,
aveva stravolto la mia vita. Aveva dato un senso a quella parte di me che avevo dentro.
Quel mattino odorava di speranza.
Ero innamorato di lui e se lo volevo, dovevo lottare, dovevo fargli capire che lo amavo.
Amavo Vittorio e non volevo altro dalla vita se non il suo amore.
STAI LEGGENDO
Libero di Camminare
Teen FictionVittorio è un ragazzo che dovrà affrontare i suoi problemi da adolescente. Tra questi quello dell'amore, ma per lui l'amore sarà una cosa complicata. Tra evoluzioni interiori, paure, amore e amicizia, il protagonista si troverà a fare i conti con l'...