Holidays House.

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Chapter seven.

Le vacanze di Natale erano finalmente arrivate.
Avrei dovuto passare quasi un mese con tutti i miei amici: Nicole, Julie,  Niall e Zayn. L'idea non mi esilarava quanto a Julie, che al contrario aveva trascorso tutto il pomeriggio dedicato alle valige saltellando di qua e di la per la stanza.
Ovviamente, alla fine ho dovuto fare tutto io.
Stupida sclerata.
Era sera del 19 Dicembre, l'indomani mattina saremmo partiti in auto verso la casa in montagna di Nicole.
La serata trascorsa con Louis una settimana fa non era andata a buon fine, in quanto nonostante il bacio Steph continuava a seguirlo.
Credo che la nostra falsa storia non servirà a nulla. Perfetto.

Il mattino seguente la sveglia suono' alle 6.30 spaccate, cosi avremmo avuto tempo di prepararci e fare colazione.
Dopo aver indossato una semplice tuta e delle scarpe da ginnastica, andai alla mensa dove presi del tè ed un croissant.
Julie nel frattempo aveva preferito non fare colazione, inventando la scusa che la sera prima aveva mangiato troppa pizza.

Alle otto e trenta eravamo tutti riuniti al parcheggio con le nostre valige in mano.
Il vento freddo mi colpiva in pieno, ed io storsi il naso sfregando le mie mani l'una con l'altra.
La neve ancora non si era fatta sentire quest'anno. Di solito la neve rende tutto piu magico, almeno per me. Quando ero piccola amavo l'inverno, perchè sapevo che prima o poi il mio papà mi avrebbe portato in montagna a giocare con i miei amici.

"Ma, insomma, cosa stiamo aspettando?" Dissi scocciata. Cominciava a fare freddo sul serio.

"Forse vorrai dire chi." Zayn alzò lo sguardo al cielo, sbuffando.

"Come chi?"

"Beh, il fatto è che si è aggiunto all'ultimo minuto. Non credevamo sarebbe venuto." Disse Niall avvicinandosi a me per poi darmi una pacca sulla spalla.
"Sai, dovrai fare compagnia al tuo ragazzo per tutto il mese." aggiunse con un sorriso malizioso. Ci vollero pochi secondi per far realizzare al mio cervello la situazione.
Oh no. Non poteva essere. Un mese con Louis Tomlinson, nella stessa casa. È troppo per me.
A quelle parole Zayn serro' la mascella.

"Dacci un taglio Niall. Stai scherzando vero?" Dissi cercando di ridere.

"No, non stava scherzando, amore. Avrei potuto lasciarti sola un mese, secondo te?" Oh no.
Sentii il suo braccio avvolgermi i fianchi, e mi voltai di scatto.

"Vaffanculo Louis." sospirai, liberandomi dalla sua presa e andando incontro a Zayn, che prese la mia valigia e la mise nel portabagagli della sua Range Rover.

Alla fine, Julie, Niall, Louis e Nicole salirono sull'auto di Niall, lasciando me e Zayn da soli.
Ovvio che non avrei potuto chiedere di meglio, non avrei potuto sopportare un viaggio di un'ora e mezza tra le grinfie di Tomlinson e della psicopatica Nicole.

Entrai nell'auto e dopo aver allacciato le cinture, Zayn premette l'accelleratore e parti'.
Amavo stare con lui, tutto il tempo possibile, i suoi sorrisi e i suoi abbracci erano come una cura a tutte le mie malattie.
E il fatto che io fossi importante per lui quanto lui lo era per me era una cosa che mi piaceva.
Ma che dico, piaceva, mi faceva sentire la persona piu fortunata al mondo.

"A cosa stai pensando?" La sua voce mi fece tornare alla realtà. Gli sorrisi.

"Uhm, beh ecco. Pensavo a quanto fossi importante per me." Dissi senza pentirmene.

Lui non rispose, ma un grandissimo sorriso aveva preso posto sul suo volto. Prese la mia mano e me la strinse.

"Ti voglio bene, Ally."

Durante tutto il viaggio parlammo del piu' e del meno, di come gli fossero andati gli esami e di come credevamo fosse la casa che ci avrebbe ospitato per le vacanze.
Giunti a destinazione, Zayn mi diede una mano a prendere le valige dal portabagli, ed entrammo subito nella casa seguiti dagli altri.
Appena varcai la porta, una miscela di emozioni si approprio' del mio corpo.
All'interno vi era un salottino occupato da due divani e una grande televisione, a lato di questi spiccava una porticina che credevo fosse l'entrata per la sala da pranzo.
Al centro vi era una scala a chiocciola di legno, la quale portava al piano superiore dove supponevo ci fossero le camere da letto e i bagni.
In fondo, era un posticino niente male. Credevo di peggio.

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