Christmas, together.

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Chapter nine.

Stavo male, andavo sbandando da un muro all'altro, la sbornia si era impossessata del mio corpo.

Louis cingeva i miei fianchi con un suo braccio, con l'obbiettivo di trascinarmi in auto.

"Non mi importa degli altri. Hai bisogno di tornare a casa." Annuncio' con tono autorevole, quasi leggendomi nel pensiero.

Il mio pianto isterico non cessava. Avevo appena realizzato che un uomo aveva cercato di... Beh ecco avete capito, e che Louis... Va beh. La storia la sapete.

"Louis."

"Dimmi." Disse mentre guidava, con lo sguardo perso nel traffico.

"Perchè ogni santissima volta che sono nei casini ci sei sempre tu a salvarmi?" Le lacrime continuavano a scendere. Mi presi la testa tra le mani.

Louis si volto' per guardarmi, non rispose, ma sorrise. Ed io mi persi in quell'oceano che erano i suoi occhi.

Un'oceano, capace di farmi affogare se solo avrei agito in modo scorretto una sola volta. Quel maledetto oceano che era la causa di tutti i miei problemi.

"Non si sceglie mai di essere nello stesso posto, nello stesso momento con qualcuno. Sta tutto scritto."

[...]

La mattina seguente mi svegliai che erano circa le dodici. Ero abbastanza frastornata, ma il dolore alla testa era diminuito.

Era Natale ed io ancora non ne avevo nemmeno sentito l'odore.

Scesi goffamente dal mio letto, e dopo aver fatto una doccia, indossai una felpa rossa e dei semplici pantaloni neri.

Subito dopo decisi di raggiungere i ragazzi sotto in cucina.

Appena aprii la porta della stanza,

trovai Zayn davanti a me, e sobbalzai.

Non piu per lo spavento, ma per la sorpresa.

Mi abbraccio' forte ed io mi accoccolai sul suo petto.

"Non me lo perdonero' mai." Disse col cuore in gola, e sapevo esattamente a cosa si riferiva: alla scorsa notte, e al fatto di avermi lasciata sola.

"Sto bene. Non sentirti in colpa, avrei anche potuto non uscire." La mia voce era quasi un sussurro.

"Non capisci, Alli. Io ero dentro a divertirmi con una decina di ragazze mentre..."

"Shh." Lo zittii. In quel momento mi sentivo cosi strana.

Zayn si stava seriamente preoccupando di me. Lo aveva sempre fatto, in realtà, ma oggi, aveva qualcosa di diverso nei suoi occhi color caramello. In quegli occhi in cui avrei potuto benissimo salvarmi, se solo stessi affogando.

"Ti ho portato una cosa." Disse poco dopo, baciandomi la guancia in modo da asciugare una piccola lacrima che stava venendo fuori.

"Tieni." Aggiunse, sedendosi sul mio letto e porgendomi una scatoletta rettangolare. Rabbrividii al pensiero di cosa potesse essere.

Presi la scatoletta e la privai subito dell'involucro come fa una bambina avendo davanti un pacco di caramelle.

Sorrisi a quella fantastica vista.

Zayn mi aveva regalato un bracciale, un bracciale d'argento con delle pietre blu incastonate ed una targhetta, in cui c'era scritto:

"Please, be always as you are."

Ti prego, resta sempre come sei.

"Buon Natale, di nuovo." Mi sussurro' all'orecchio.

Non ero riuscita ancora ad aprire bocca.

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