L'inizio

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Ero già praticamente ubriaca,come ogni sera no?

Barcollavo per il corridoio tastando la parete,la musica pulsava nel mio cervello,sentivo la testa scoppiarmi anche se ero abituata a certe cose.

Usci dal locale e mi sedetti su una panchina facendo mi accarezzare i capelli dal vento finchè non senti delle urla.

Ero molto ubriaca e per alzarmi ci volle un pó ma appena girai l'angolo vidi un gruppo di ragazzi ammassati in un cerchio a picchiare qualcuno. Mi avvicinai al gruppo e vidi Jason e riconobbi alcuni dei suoi amici.

Ooh Jason,era bravissimo a cacciarsi nei guai.

"Ehi Megan,vuoi unirti a noi?" Chiese facendomi l'occhiolino.

"Ma che cazzo stai facendo?" Risposi ridendo

"Sto picchiando un cazzo di sfigato che è venuto alla nostra festa senza essere invitato,imbeccile" Disse dando un sinistro al povero ragazzo che stava a terra.

Sospirai,mi avvicinai di più nel mezzo del gruppo e vidi questo povero ragazzo,con il sangue che le usciva dal naso,probabilmente rotto,li occhiali rotti e i capelli arruffati.

Spalancai gli occhi,anche io partecipavo a molte risse ma non avevo mai ridotto cosi un mio avversario.

Mi misi al centro del gruppo e tutti si fermarono.

"Ma che cazzo avete in quella fottuta testa?"Chiesi urlando a squarciagola e scandendo bene le parole.

Tutti rimasero zitti a guardare me e poi il povero ragazzo dietro di me,disteso e agonizzante.

"Ma dai Megan,ci stavamo solo divertento!" Disse il biondino affianco a me facendo il finto broncio.

"Chiudi quella cazzo di bocca Niall,che spari solo minchiate!" Urlai prendendolo per il colletto della polo.

"Ooh basta voi due!" Disse Zayn dividendoci.

"Megan,cazzo calmati,ora c'è ne andiamo,tanto mi stavo stufando a picchiarlo" Disse Jason sbruffando e guardando i suoi compagni che annuirono come dei cagnolini.

Si stufando,ma che bambocci,tanto sapevo che avevano paura di me e il mio brutto caratteraccio.

Tutto il gruppo si allontanò e io mi piegai verso la povera vittima,teneva li occhi chiusi.

"Cazzo è svenuto!" Imprecai tra me e me.

Lo schiaffeggiai per un bel pó ma non si sveglio.

Cosi lo presi a stile sposa e mi trascinai verso la mia macchina,cazzo se era pesante.
Presi le chiavi della macchina dalla tasca e guidai fino al mio appartamento.

Lo trascinai per li scalini e apri finalmente la porta di casa.

Lo gettai sul divano a peso morto.

Presi un bel respiro e andai in bagno a prendere la garza e quando tornai in soggiorno stava leggermente russando.

Mi piegai vicino a lui e cominciai a pulirli le ferite e metterli cerotti e garze. Dopo aver finito sembrava uno tornato dalla seconda guerra mondiale.

Riposi il kit di pronto soccorso nell'armadietto del bagno e mi buttai a capo fitto nel mio letto addormentandomi subito.

The angel and the devil.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora