Capitolo 21.

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POV di Marcel.

Mi aveva appena detto che mi amava e io sono pietrificato.

Questa scena la sogno ogni notte e ora non so cosa dire,veramente.

Ora si sta togliendo tutto il trucco colato e i suoi occhi sono rossi.

"Se non vuoi rispondermi ti capisco.." Dice ad un certo punto.

Si morde il labbro,quel povero labbro.

"Io...io non so cosa dire." Dico a sotto voce.

"Ho capito,sono stata solo una stupida." Dice e apre la porta.

Mi sto facendo fuggire la ragazza dei miei sogni,non posso,non posso farlo.

La prendo per il polso e la bacio.

Vorrei prenderla con tutto me stesso qua,in questo bagno.

Li tolgo la maglietta e la ammiro,è semplicemente perfetta.

"Non guardare troppo e passa al dunque.." Dice prendendomi per i capelli e baciandomi con voga.

Mi toglie la maglietta e i jeans e io le tolgo i pantaloni.

"Io ti amo,sto facendo questo per te. Perchè ti amo veramente.." Dico nel suo orecchio.

Lei mi sorride e mi accarezza la guancia.

"Aspetto questo momento da tanto,Marcel..." Dice.

Li tolgo le mutandine e lei mi toglie i boxer.

Questa è la mia prima volta è lo sto facendo su un pavimento,di un bagno,ma con la ragazza che amo.

Entro in lei e i nostri fianchi si muovono in sintonia.

Le bacio il collo fino ad arrivare alla sua bocca contratta.

"Lasciati andare.." Le sussurro piano.

Si fà scappare un piccolo urlo e anche io.

Arriviamo al culmine insieme.

Mi stendo vicino a lei e le accarezzo i capelli.

"Sempre insieme?" Chiedo sottovoce.

"Sempre" Risponde sorridendomi.

Mi alzo e aiuto anche lei.

Siamo nudi,uno spiaccicato all'altro,senza sentire disagio.

Questo è solamente l'amore.

Apro l'acqua della vasca e la faccio scorrere.

"Che ne dici,un bagno io e te?" Dico mordendoli il collo.

"Mmm" mugola "non è una brutta idea."

La vasca si è riempita e così ci immergiamo.

Lei è seduta fra le mie gambe,di spalle,così le massaggio le spalle.

Passiamo almeno un'ora nella vasca,parlando di noi,di noi come coppia e non sono mai stato così felice.

POV di Harry.

Sono fuori di casa nel mio solito bar e vorrei spaccare tutto.

È il settimo drink che prendo ma non riesco a dimenticare quella faccia,quella bellissima faccia.

Voglio solo andarmene da questa città e dimenticare questa cavolo di storia.

Controllo l'orologio ed è tarda notte.

Mi alzo barcollando,sono ubriaco fradicio e non capisco niente.

Esco dal bar e apro la macchina.

Non mi interessa se sono ubriaco,sti cavoli della legge.

Dopo un pó arrivo a casa e per aprire la porta ci metto almeno dieci minuti.

Finalmente entro e sbatto tra una parete e l'altra del corridoio.

Noto la luce accesa della cucina e vedo Megan che guarda il frigorifero aperto.

Tiene solamente una maglietta lunga,di mio fratello,la riconosco.

Vado dietro di lei e la prendo per i fianchi spingendola verso il muro.

Lei da un urlo ma le tappo la bocca.

"È meglio per te che non urli,capito" Dico sossurandoli nell'orecchio.

The angel and the devil.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora