Capitolo 18.

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POV di Marcel.

Megan era entrata in camera mia,senza permesso e voleva anche parlarmi.

Non aveva capito un bel niente,non dovevo parlare con lei proprio di niente.

Mi alzai dal letto e la presi per un polso.

"Esci dalla mia stanza!" Dissi guardandola negli occhi.

Ma la sua fottuta bellezza,era troppo bella.

Mi tolse la mano dal suo esile polso e avanzò avanti a me puntando un dito contro.

"Noi parleremo invece,capito? Lo sa che per te sono stata una stronza,perchè mi sono messa con tuo fratello,ma non posso farci niente,la vita è la mia. Ma non mi puoi trattare in questo modo solo perchè non provo gli stessi sentimenti che provi tu per me,dovresti volermi bene e appoggiarmi in qualunque cosa io faccia. Ti possono sembrare stronzate queste ma per non lo sono. Non puoi ignorarmi per sempre,capito?" Disse con una voce calma ma che di calma non aveva proprio niente.

Eravamo a qualche centimetro di distanza e i nostri respiri erano allo stesso ritmo quasi in sintonia tra di loro.

La mia testa stava andando in crisi,volevo dirli tante cose.

"Sei solo una lurida puttana." Dissi.

Avevo detto la cosa peggiore e non me la sarei mai aspettato.

Non ci potevo credere di aver detto una cosa del genere alla ragazza che desideravo di più al mondo,la ragazza che sognavo tutte le santi notti,la ragazza che guardavo ridere e scherzare con un altro ragazzo mentre io mi sentivo morire dentro.

Ero una merda.

Senti il contatto della sua mano,forte,sulla mia guancia.

Una lacrima scendeva lungo la sua guancia.

Alzai una mano per toglierla ma lei me la tolse con rabbia.

"Fottiti Styles!" Sputó.

Corse via dalla stanza.

Ero veramente così stronzo? Non potevo crederci,era così surreale...

POV di Megan.

Le lacrime volevano scendere a tutti i costi.

Mi stava venendo un altra di quelle crisi isteriche e dovevo andarmene da questa maledetta casa.

Apri la porta di Harry.

Lo trovai che mi guardava preoccupato,ma questo era l'ultimo dei miei problemi.

"Amore,ti ho cercato per tutta la casa ma dov'eri?" Chiese alzandosi e venendo verso di me.

Presi la borsa e mi avviai all'uscita.

"Io..io devo andare,ci sentiamo.." Riuscì a farfugliare.

Corsi per le scale prima che potesse dirmi qualcosa.

Sali di corsa sulla macchina.

Avevo fottutamente bisogno di piangere.

**

Era la decima sigaretta che fumavo e sentivo il mio respiro sempre più affannoso.

Erano le due del mattino e io avevo pianto tutta la notte.

Ma perchè quando una cosa mi andava bene un'altra doveva andare fottutamente male?

Lo so che la vita non è tutta in discesa,ma per me era troppo.

Nella mia vita c'erano più periodo no che si,era tutto un casino.

La mia testa era in confusione più totale.

Ma perché l'amore,quello che dovrebbe essere il più bello,ti fotte sempre?

The angel and the devil.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora