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non avevo mai fatto un viaggio così silenzioso insieme a shawn fino a questa sera. niente musica, niente chiacchiere. si sente proprio nell'aria che c'è tensione e pensare che non è dovuta all'ennesimo luogo che non conosco dove shawn mi vuole portare.
parcheggia davanti a un benzinaio ormai chiuso da anni e scendiamo entrambi dalla macchina. si mette le mani nella tasca del giubbotto e io faccio lo stesso mentre mi guardo attorno. la strada è deserta, non ci sono abitazioni nei dintorni e, in lontananza, scorgo l'oceano, calmo. lui fa il giro della macchina e si appoggia su di essa con la schiena, preciso davanti a me. mi guarda ma non rivolge parola.
«quindi vuoi parlare del met gala.» dico io sostenendo il suo sguardo, per porre fine a quel silenzio straziante.
«esatto. voglio sapere se ci vieni o no.» ribatte lui.
«shawn, senti, non immagini nemmeno quanto io vorrei venire a quell'evento con te, sarebbe un sogno... ma non posso accettare, mi dispiace. non prendere il fatto che io non ci venga come un "ah allora vuol dire che a me non ci tieni" perché non puoi misurare quello che provo nei tuoi confronti con la mia presenza al tuo fianco durante un evento.» dico. lui fa per aprire bocca ma io ricomincio a parlare prima che possa dire qualcosa. mi avvicino a lui e gli prendo le mani. «ci saranno tantissimi altri eventi che ti coinvolgeranno e io prometto che sarò a ognuno di quegli eventi, a costo pur di farmi licenziare davvero ma ora, così di punto in bianco, non posso accettare.»
lui rimane in silenzio a guardarmi mentre mi stringe le mani. poi sospira, segno che ha lasciato perdere, e mi rivolge uno sguardo triste.
«va bene... solo che non capisco. quanto ancora vuoi nasconderti? non che abbia tutta questa necessità di dire al mondo che sto con te ma vorrei fare quello che fanno le coppie normali senza, ogni volta, dovermi nascondere.» dice lui, affranto. a sentirlo parlare così, mi vengono le lacrime agli occhi. non è felice della nostra relazione, glielo leggo nel viso. lui dovrebbe essere con una persona che può dargli ciò che vuole, non con me che lo limita perché non appartiene al mondo della fama. ora come ora, non so nemmeno perché all'inizio ho pensato che fra noi potesse funzionare, che sarebbe andato tutto bene quando, in realtà, mi sembra che il futuro sia molto incerto.
«stai piangendo?» mi chiede lui e mette le mani sul mio viso.
«no... mi dispiace essere un disastro. vorrei tanto poter essere meno problematica per te.» dico io mentre lo guardo negli occhi.
«ehi... non ti devi preoccupare. prima o poi, vivremo una relazione come si vede a giro.» dice e, forse per incoraggiarmi, mi sorride anche se non vedo molta gioia nei suoi occhi.
«dammi un altro po' di tempo e ti giuro che poi sarà così sul serio. usciremo, andremo a cena fuori, viaggeremo, verrò a vederti a ogni concerto e tanto altro.» gli dico. lui annuisce e poi mi stringe forte al suo petto. io ricambio la stretta. «shawn?»
«dimmi.»
«prometti di non lasciarmi mai?» chiedo io mentre cerco di controllare la voce che trema.
«te lo prometto.» risponde lui e rimaniamo in silenzio, abbracciati, ad ascoltare il rumore del mare in lontananza.

scusate se i capitoli sono un po' corti, i prossimi saranno più lunghi e piccanti, ve lo giuro smack x

comunque ditemi che avete sentito if i can't have you perché quella canzone è la V I T A

text messages (shawn mendes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora