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quando siamo arrivate, ci siamo rese conto che i biglietti che mia mamma aveva preso, non erano biglietti ma mail ricevute da andrew con degli inviti per l'intera serata e per il party post-evento.
«cazzo, significa che lui sa che sono qui!» esclamo io, disperandomi. il mio respiro si affanna e, più vedo persone che mi guardano in modo strano, più il panico mi prende. e se sospettano qualcosa?
«no, alison, rilassati! guarda che andrew pensa di fargli una sorpresa a shawn. è stato lui a organizzare tutto.» ribatte lei e mi fa leggere il punto in cui viene spiegato tutto. insomma, doveva essere una sorpresa un po' per tutti. questo mi fa anche capire che shawn non ha detto veramente niente a nessuno e mi chiedo solo per quale motivo lui lo abbia fatto.
«non rimarremo al party. andremo a berci qualcosa in un pub, piuttosto.» dico io e lei annuisce.
mostrando le mail, ci fanno entrare per prime insieme ad altre persone che forse sono youtuber e finiamo in quinta fila centrale anche se, in teoria, ci spettava la prima fila se non il dietro sbarre.
«sono nervosa... e se mi vede?» domando io a maya a bassa voce, per evitare che gli altri mi possano sentire.
«l'hai visto bene questo posto? sarà pieno di persone, non ti vedrà nemmeno. per questo, secondo me, c'è il party post-evento.» risponde lei. in effetti, ha ragione. non mi dovrebbe vedere, considerando che ci saranno migliaia di persone a cantare le sue canzoni e con cartelloni che magari si sforzerà di leggere. poi nell'attesa, ci mettiamo a fare amicizia con le persone che si trovano lì.
«siete due youtuber?» mi chiede lauren, una ragazza che si è fatta quasi tutte le tappe dell'illuminate.
«no, siamo state invitate all'evento perché lei è stata alla secret session.» risponde maya, guardandomi. risposta intelligente.
«davvero? com'è stato? pensa che ho incontrato shawn solo una volta e ci ho passato dieci minuti e basta insieme.» dice lei.
«è stata un'esperienza fantastica... shawn è il ragazzo più dolce e gentile che io abbia mai conosciuto. quel giorno penso che me lo ricorderò per sempre.» rispondo io. me lo ricorderò anche perché è stata la prima volta che ci siamo baciati. continuiamo a chiacchierare e ci facciamo fare anche una foto  finché non si riempie l'intero luogo e iniziano a cantare i primi artisti. io e maya, anche se un po' appiccicate, cerchiamo a turni di fare qualche video. poi arriva il turno di shawn e mi si blocca il respiro quando lo vedo salire sul palco. indossa una camicia nera con delle fantasie dentro i jeans neri, i ricci non sono tenuti da nessun tipo di gel e lui ha un sorriso magnifico sul volto anche se dai suoi occhi noto che non è poi così felice.
«londra!» urla e anche la folla urla. maya mi stringe al suo corpo e mi sorride, come se fosse un incoraggiamento. sentire la sua voce, mezza rauca, mi fa venire i brividi e le lacrime agli occhi.
«maya penso di non farcela.» dico io mentre la guardo. «non mi abbandonare.»
«non vado da nessuna parte. te lo giuro.» ribatte.
inizia con "there's nothing holdin me back" e prosegue con "stitches". io rimango incantata dalla sua voce e non riesco a smettere di guardarlo mentre canta e sorride allo stesso tempo. si guarda attorno, suona la chitarra, si muove in su e in giù per il palco. ogni tanto si avvicina a qualche fan ai lati e io, nel frattempo che canto insieme a tutte le altre ragazze, prego solo che non mi veda. successivamente canta "nervous" e mi riporta a quando ci siamo incontrati per la primissima volta da starbucks. al modo in cui ero rimasta sconvolta e, come poi, ci eravamo messi a parlare tra di noi come se ci si conoscesse da quando si era nati. dopo aver ringraziato le fan per il supporto a lui dato e il biggest weekend per averlo ospitato, canta "lost in japan". intanto, osservo i vari sfondi che cambiano in base alla canzone e rimango piacevolmente sorpresa dal miglioramento anche dal punto di vista scenografico. cerco di divertirmi nel migliore dei modi, finché non arriva il turno di "mercy" e qui le lacrime iniziano a scendere al solo sentire le note di partenza. inizia a cantare, con gli occhi chiusi, e la passione che ci mette insieme al dolore che riconosco nella sua voce mentre canta fa scendere dai miei occhi tonnellate di lacrime. io canto a bassa voce, insieme a lui. poi accade tutto in modo veloce: lui apre gli occhi e il suo sguardo incrocia il mio. vedo la sua espressione cambiare da triste a sorpresa mentre continua a cantare e a guardarmi. il mio cuore, invece, sembra bloccarsi, le lacrime che continuano a scendere, io che mi immobilizzo e il respiro corto. il resto della sua esibizione lo prosegue guardandomi negli occhi mentre canta "in my blood" e "treat you better/use somebody", eccetto per quelle volte in cui li chiude o si distrae per qualche millisecondo. finita la sua parte, ringrazia tutti e se ne va.
io mi giro verso maya. «spostiamoci in fondo, per favore. mi ha vista.» dico. lei non dice niente e mi asseconda. ci godiamo il resto della serata a ballare in fondo le altre canzoni.

text messages (shawn mendes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora