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osservo la magnifica visuale sul colosseo e sorrido quando un paio di mani si posano sui miei fianchi. il sole sta calando e il cielo si dipinge di colori come rosa, arancione e violetto.
shawn ha voluto farmi una sorpresa, portandomi così a roma e prenotando una camera a un bed & breakfast poco distante dal centro, con un balconcino con visuale sull'enorme edificio antico.
«tu sei pazzo.» sussurro, non distogliendo lo sguardo dal magnifico paesaggio.
«è per festeggiare il nostro anniversario... volevo fare qualcosa di significativo visto che non sei potuta venire durante il tour europeo... mi sarebbe piaciuto portarti sulla torre eiffel.» dice lui e sento il suo respiro caldo solleticarmi il collo.
«mmmhh... mi ci immagini con una baguette a camminare per le vie parigine?» domando io e mi volto, incrociando subito il suo sguardo e circondando il suo collo con le mie braccia. lui mi sorride, è così bello.
«certo che ti ci immagino... con un bel vestito rosso, senza trucco, delle ballerine...» risponde lui e io ridacchio, scuotendo la testa. ha pensato veramente a tutto. ancora mi sembra surreale che anche lui possa immaginare possibili eventi che riguardino me. era ciò che facevo io tutte le sere, prima di coricarmi e di addormentarmi e sognavo a occhi aperti come sarebbe stata la mia vita se mai mi fossi fidanzata o anche solo frequentata con shawn. la me di quasi due anni fa non ci crederebbe, se le dicessi che si sarebbe trovata quel riccio moro davanti e che da quell'incontro sarebbe nato qualcosa di magnifico e inspiegabile.
«e io che pensavo di essere pazza prima di incontrare te.» dico, non riuscendo a smettere di sorridere.
«io sono pazzo di te.» queste sue parole capovolgono il mio stomaco completamente, facendomi sentire al settimo cielo, come un bambino che va sulle montagne russe per la prima volta e prova l'ebrezza dell'adrenalina. gli carezzo il volto dolcemente, studiandone ogni aspetto e poi lo bacio in modo lento, come piace a me.
lui ricambia, stringendomi più vicina a lui, e socchiude gli occhi come se non volesse mai smettere di guardarmi. le sue labbra sono morbide sulle mie. poggio una mano sul suo cuore e pare che stia per uscirsene dal petto. sorrido sulla sua bocca e sento che lui mi stringe più vicino a sé.
«shawn... faremo tardi per la cena.» mormoro staccandomi di poco dal suo volto. lui alza gli occhi al cielo, così gli lascio un altro bacio a stampo. quando mi allontano, mi sorride, mi prende per mano e scendiamo per andare a cenare.

non credevo che avrei mai potuto mangiare così bene in tutta la mia vita. dopo aver mangiato a trastevere un tipico antipasto italiano, camminiamo lungo l'argine del fiume, godendoci la tranquillità del posto nonostante il via vai di turisti stranieri e italiani. ci sediamo su una panchina e io allungo le mie gambe sulle sue, mettendomi poi successivamente a giocare con le sue dita.
«tutto bene?» mi chiede lui, guardandomi un po' preoccupato.
«benissimo.» rispondo io, sorridendogli. «quando sono con te, niente può andare male... e non sai quanto io ti sia grata per essere entrato nella mia vita, anche se involontariamente... grazie per capirmi al volo, per essere stato ed essere tuttora paziente con me, per amarmi così tanto... non so come farei senza di te, davvero.»
«ma stai piangendo?» mi chiede lui, avvicinandosi a me.
«mi sto commuovendo... sono una stupida.» dico io ridacchiando e pulendomi le guance dalle lacrime.
lui mi sorride, mi asciuga un'altra lacrima con il suo pollice e poi mi bacia con passione. mi aggrappo al suo collo, come se potessero portarmi via da lui da un momento all'altro.
«shawn... ti voglio.» sussurro sulle sue labbra, guardandolo negli occhi quando mi allontanai di veramente poco. vedo una scintilla passare attraverso il suo sguardo e accenna un sorriso.
ci alziamo e ci spostiamo alla ricerca di un taxi, scambiandoci baci fugaci per i vicoletti romani. quando se ne ferma uno, continuiamo a baciarci e a tenerci per mano finché non arriviamo a destinazione. saliamo in camera con una certa fretta e, una volta davanti al letto, riprendiamo a baciarci in modo lento.
piano piano abbassa la zip del vestito, indugiando e sfiorandomi la schiena con i suoi polpastrelli. me lo sfila lentamente mentre io penso a sbottonargli la camicia bianca, indossata per l'occasione speciale.
accarezzo il suo petto mentre continuiamo a baciarci e lo conduco verso il letto. si sdraia, portandomi con sé e mi sistemo a cavalcioni su di lui.
scendo, baciandogli il collo mentre sbottono i suoi pantaloni e abbasso la zip. ogni tanto alzo lo sguardo e lo vedo che mi osserva con un paio di occhi che mi bramano. glieli sfilo e torno nuovamente sopra di lui.
i petti di entrambi si alzano e si abbassano a ritmo irregolare, le sue mani sono posizionate sulla mia schiena mentre le mie sul suo volto.
«sei sicura di volerlo fare? ti senti pronta?» mi chiede lui. oltre a qualche lavoretto di mani, non ci eravamo mai spinti oltre perché la cosa mi spaventava, nonostante non mi fossi mai sentita a disagio a mostrarmi nuda davanti a lui. ma dopo un anno mi sentivo pronta ed ero sicura che fosse lui la persona giusta con cui dovevo farlo.
«voglio te, ora e per sempre.» gli rispondo.
lui sorride e mi bacia. ci togliamo l'intimo a vicenda, prendo un profilattico e glielo metto. si sistema meglio sul letto, semi sdraiato mentre io mi posiziono sopra di lui. entra piano per non farmi male mentre le sue labbra sono poggiate sulle mie e le sue mani sui miei fianchi, aiutandomi con il movimento. mi aggrappo alla tastiera del letto finché il dolore non passa e, successivamente, porto le mie mani sul suo petto. ci guardiamo mentre le nostre bocche si cercano, ansimano e gemono.
e così continuiamo e ci amiamo tutta la notte.

in realtà loro dovevano andare a roma poco dopo che la coppia si era rivelata e nel mentre che c'erano i festival (mi ero organizzata anche per quello) e dovevano essere 3 capitoli però alla fine ho deciso di farlo diventare il loro anniversario. comunque so che non è passato molto tempo da quando ho concluso la storia ma avevo questa idea in mente da tanto tempo e quindi oggi mi sono messa a scriverla ed ecco a voi:)

text messages (shawn mendes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora