Chissà quanto giorni erano passati.
Ormai non tenevo nemmeno più il conto.
Sempre la solita,noiosa routine.
Pensavo di essere diventata invisibile.
Nè Liam,nè la "mia migliore amica" , né i ragazzi.
Cosa mi restava da fare?
Finalmente Sophie si degnó di me.
Era mattina e con uno dei suoi abbracci mi disse che nel primo pomeriggio saremmo ripartite. Il bus ci sarebbe venuto a prendere e saremmo andate in NordAmerica per circa un mese.
Risposi solo con un "ok".
Niente di più di uno sguardo,che si giró e tornó da Lou.
Come cazzo ero importante per lei. Pensavo di esserlo almeno.
Ma si sa,prima o poi tutte le persone diventano quelle che giurano di non voler mai diventare.
Feci finta di niente. Feci finta che non mi fece male, mentre stringevo i denti per non scoppiare a piangere o per non ammazzarla di botte.
Deicisi di reagire. Mi alzai dal letto.
Presi il cellulare e mandai un messaggio a Paul dicendo che doveva venirmi a prendere subito. Forse misi da parte la gentilezza e l'educazione verso di lui,ma ero al limite e potevo permettermelo.
Raggruppai le mie cose. Le infilai nella borsa e uscii di casa senza degnare nessuno di uno sguardo.
Intravidi il biondo in un campo,mentre si spaccava la schiena. E per quanto stronza potei essere,ad un certo punto,quasi godei a vederlo così. Mentre faticava così tanto e non aveva altro che qualche pezzo di pane e formaggio da mangiare.
Sì,dopo tutto quello che mi aveva fatto,infondo se lo meritava.
Lo sguardo si posó un ultima volta su di lui.
Poi ruotai velocemente la testa e sputai sul terreno,incominciando a camminare.
Dopo quindici minuti ero sul bus.
Paul chiese perché Sophie non era con me e gli risposi semplicemente che non avevo voglia di parlare. Volevo solo essere portata dove dovevo essere portata ( xD )
In circa tre ore ero arrivata a destinazione. Era pieno di fans che non degnai nemmeno di uno sguardo. Che cazzo se ne fregava di loro quando tutto il mondo mi stava schiacciando!
Entrai nell'albergo. Poi in camera.
ADESSO SI CHE STAVO BENE!
Mi stavo annoiando,così chiamai la solita ragazza e mi feci fare i capelli rasati da una parte mentre dall'altra lasciai il ciuffo. Mi feci truccare e vestire come dovevo.
Poi...Di nuovo sola.
Alle 20 avevamo un concerto.
Avevo ancora sei ore di tempo.
La mia camera era solo mia. Sophie ne avrebbe presa un altra.
Chiamai il cameriere e mi feci portare qualcosa da bere alcolico. Anche un pacchetto di sigarette.
Dopodiché chiusi la porta a chiave.
Misi la sveglia alle 19.00 e chiusi tutte le finestre.
Non avevo mai fatto cose del genere.
Non ero quel tipo di ragazza.
Ma a un certo punto si cambia e sopratutto si dice:
VAFFANCULO AL MONDO!
Presi un bicchiere lo riempii di un liquido e ne presi un sorso. La gola mi bruciava. Altro che!
Accesi una sigaretta. Me la infilai in bocca e feci una tirata.
Ancora un sorso.
Ancora una tirata.
Che poteva succedere?
A nessuno importava di me,quindi...
Bevvi...credo sei bicchieri e fumai cinque sigarette. Insomma per una che non aveva mai fatto delle cose simili era già tanto.
Mi ubriacai. Volevo aprire la finestra e urlare a tutti la mia rabbia. Ma per fortuna la mia intelligenza aveva pensato di chiuderle con il chiavistello prima di fare una cosa simile.
Mi addormentai.
Fui svegliata dalla sveglia.
Erano le 19.00
Mi guardai allo specchio.
Cosa non vidi!
Avevo un mal di testa tremendo.
Il cellulare con undici chiamate perse.
Mi lavai i denti. Nascosi la "roba".
Scesi giù e trovai Sophie.
Non la degnai si uno sguardo.
Mi sistemarono.
Dopo un po' eravamo già su quel palco. Con il tentativo di Sophie di chiedermi perché ero così.
Nemmeno le risposi.
Il concerto era uno dei soliti. Voci,urla,casino e luci.
Finalmente finì.
Nel camerino scoppiai.
La collera ebbe il sopravvento!
STAI LEGGENDO
Drεα₥εr
Fanfiction"Ed è grazie a poche cose se ancora ho la speranza e vivo. Una di queste è la mia storia,colei che mi fa vivere immaginando una vita accanto a chi e a cosa vorrei.Una vita strana,un mix tra natura,città e povertà."