CAPITOLO 18

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Ricordai gli avvenimenti di quella sera come se fossero accaduti solamente ieri, incrociai le braccia al petto fissandolo.

«Non è come credi, è stata lei a baciarmi» annunciò, lo fulminai con lo sguardo «Tu però hai ricambiato» dissi facendolo sbuffare «Le ho appoggiato le mani sui fianchi per allontanarla e non per stringerla a me e ricambiare quel fottuto bacio»

In passato avevamo discusso per moltissime cose, aveva ripreso a fumare l'erba, beveva spesso alcolici nei bar, a volte non si faceva sentire per una settimana intera ed io essendo una persona molto ansiosa e paranoica mi facevo pippe mentali.

Ogni volta che provavo a farlo ragionare e dirigerlo nella "strada" giusta, mi urlava contro dicendomi di farmi gli affari miei.
Poi passato un giorno, mi chiamava chiedendomi di perdonarlo e dopo nemmeno due settimane ritornavamo allo stesso punto.

Eravamo fatti così, facevamo due passi avanti e dieci indietro. Si comportava esattamente come un bambino ed io ero stufa di fargli da babysitter.

«Ascoltami, la prima volta che ci siamo rincontrati mi avevi chiesto di uscire a mangiare come AMICI. Quindi noi ora siamo amici.» affermai «Dove vorresti arrivare?» aggrottò la fronte

«Rifatti una vita Justin, ricomincia tutto da capo come ho fatto io» lo guardai «La mia vita sei tu Ariana» rivelò

Scossi la testa tornando dentro, Sherman mi guardò preoccupato così gli feci segno che andava tutto bene.

Passammo un quarto d'ora a parlare, il biondo cenere rimase tutto il tempo fuori «Bene, direi che non c'è più nulla da fare. Se vuoi puoi tranquillamente tornare a casa, ci penso io qui» mi informò il moro

Afferrai la borsa «Ci vediamo martedì» salutai, uscii da quell'edificio e mi incamminai verso la mia auto. Aprii lo sportello ma prima di salire ed accomodarmi sul sedile, guardai in alto verso la terrazza. Lui non c'era più.

«Ariana! Hei!» sentii qualcuno chiamarmi, mi girai e vidi Demi sbracciarsi per poi raggiungermi «Che ci fai qui?» chiesi

«Io? Ehm...i-io nulla, insomma avevo voglia di...di una spremuta d'arancia da Jord's» balbettò «Jord's? Si trova solo a Phoenix» affermai non capendo il motivo per il quale si trovava davanti allo studio

«Infatti ho detto Starbucks non Jord's» disse «Cosa? Hai detto proprio Jord's, non sono sorda» ribattei «...Si senti, ehm, dove stavi andando?» chiese cambiando discorso

«Stavo tornando a casa...sei a piedi?» risposi «Si, ma non ti preoccupare che laggiù c'è il mio ragazzo» indicò un punto infondo alla strada «Da quanto sei fidanzata? Non ne sapevo nulla»

«Da poco» fece spallucce «Non sai niente di me Ariana» continuò poi superandomi e lasciandomi a bocca aperta, quando mi ripresi salii in auto, sistemai la cintura di sicurezza e misi in moto

Quella ragazza era davvero bipolare, non a caso è l'unica con cui non ho legato particolarmente qui a Los Angeles.

Il fatto è che ci sono delle volte in cui mi ignora, fa finta che io non esista, altre in cui mi parla amichevolmente, e altre ancora in cui mi manda delle occhiatacce

Chi la capisce è davvero bravo, merita una statua dico sul serio

Come al solito appena varcai la soglia di casa, Toulouse e Ophelia mi saltarono addosso seguiti poi da Twan

Strabuzzai gli occhi «Non mi avevi detto che...» cercai di dire ma mi interruppe con un bacio che ricambiai «So cosa ho detto, volevo farti solamente una sorpresa» spiegò per poi mostrarmi una fotografia di Londra

«Che significa?» domandai «Prepara le valige che sta sera si parte» annunciò facendomi sorridere a trentadue denti, mi alzai in punta di piedi baciandolo ripetutamente

«Ti amo» sussurrai «Ti amo anche io» rispose abbracciandomi «Ora però devo andare a sbrigare alcune cose» disse dopo un po' staccandosi

«Fatti trovare pronta alle sette e mezza, d'accordo baby?» annuii e prima di andarsene mi lasciò un ultimo bacio

Salii al piano superiore ed entrai nella mia stanza spalancando l'armadio, buttai velocemente dei vestiti dentro la valigia e poi passai in bagno prendendo lo spazzolino da denti, il dentifricio, la spazzola per i capelli, il profumo, e la trousse trucchi.

Quando tornai in camera misi il telefono a caricare e mi buttai sul letto con l'intento di riposare per almeno qualche oretta prima di partire, conoscendomi non sarei riuscita ad addormentarmi in aereo e quindi ne approfittai

Esattamente quattro ore e mezza dopo qualcuno suonò il citofono, finii di controllare il bagaglio ed andai a vedere chi fosse nello schermo, appena apparve l'immagine del mio ragazzo, aprii

Poi mi rivolsi a Désirée, la dog sitter di origini francesi «Allora il cibo per i cuccioli si trova sempre nello stesso posto, poi come al solito dovrai portarli a spasso la mattina, il pomeriggio e la sera. Ti informo che doma-» Twan fece il suo ingresso salutandoci

«Baby vado a caricare le valigie in macchina» mi informò «D'accordo» risposi per poi continuare a spiegare tutto alla donna davanti a me «Stavo dicendo, domani dovrebbe venire Lauren, la ragazza delle pulizie» dissi

«Okey, perfetto a che ora?» chiese «Solitamente viene verso le otto precise...oh dimenticavo, la copia delle chiavi di casa si trova sul tavolo. La camera dove dormirai è già pronta. Per qualsiasi cosa, chiamami» mi sorrise

«Tornerò lunedì, nel tardo pomeriggio. Un bacio» affermai «Buon viaggio, Signorina Grande!» esclamò, chiusi la porta alle mie spalle e camminai verso la Porsche Macan nera

«Piccola, non credo sia stato necessario ripetere tutto a quella povera donna. Non è la prima volta che si prende cura dei tuoi cuccioli» ridacchiò «Lo so, ma mi sento più tranquilla. Almeno non potrà sbagliare» dissi

My best mistake ~JarianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora