CAPITOLO 27

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Diedi una veloce occhiata a Justin che era accanto a me e si stava sistemando i capelli

Suonai il campanello due volte prima che questa si aprì rivelando la figura di Ricky, mio fratello.

Mi salutò con un abbraccio caloroso per poi dare una leggera pacca sulla spalla al biondo cenere, dopo di che si fece spazio facendoci entrare

Un forte odore di rosmarino e pollo ci colpì, entrammo in cucina trovando mia madre accovacciata a controllare il cibo nel forno

Quando si girò verso di noi le si illuminarono gli occhi «Amore della mamma!» esclamò accogliendomi tra le sue forti braccia, «Oh Justin, sei diventato un ragazzo meraviglioso» ammise poi staccandosi da me per baciargli entrambe le guance

«Il pranzo sarà pronto tra pochissimo, intanto possiamo spostarci in salotto a chiacchierare un po', che ne dite?» propose sorridendo, annuimmo seguendola

«Allora Justin, come va?» chiese «Tutto bene» rispose lui «Mi fa piacere. Ho saputo che hai appena finito di lavorare al tuo nuovo album, non vedo l'ora di ascoltare i brani» battè le mani felice

«Allora appena uscirà, lei sarà la prima ad averlo» promise il mio ex «Grandioso, ma quindi di che riguarda?» si incuriosì «Dei miei sentimenti, di quelli che ho provato con e senza Ariana. Riguarda la mia vita di adesso»

«Mmh...e mia figlia ti ha aiutato?»

«Sì, molto. Le devo un grazie enorme per avermi aiutato a realizzare il mio secondo album, è stata la mia musa ispiratrice»

Un forte acuto ci interruppe, ci girammo trovando Miranda con gli occhi spalancati e le mani sulla bocca «Non ci credo!» esclamò «Beh credici, volevamo farti una sorpresa» sfoggiai un sorriso a trentadue denti allargando le braccia

«Mi sei mancata un sacco» ammise per poi allontanarsi di poco e rivolgere lo sguardo verso il ragazzo al mio fianco «Ciao Justin» abbracciò anche lui «Ciao Miranda» le accarezzò i capelli leggermente mossi

«Vado a controllare se il pranzo è pronto» annunciò mia madre prima di alzarsi e recarsi in cucina

«Ma voi due...state insieme?» indagò curiosa mia sorella «Perchè questa domanda?» chiesi «Beh sulle riviste ci sono pagine interamente dedicate a voi due, poi sui social le vostre fanpage stanno impazzendo, per non parlare del fatto che Justin è qui a casa nostra e non ci metteva piede da quando avete rotto» disse

«A tavola!» urlò Joan, facendo scattare in piedi la ragazza «Che ha detto?» domandò Justin non avendo capito «Si mangia» tradussi in inglese

A pranzo parlammo del più e del meno, mio fratello mi raccontò che da poche settimane si stava sentendo con una ragazza, la vedeva tutte le mattine nel bar vicino all'ufficio dove lavora ed è rimasto colpito dalla sua bellezza ed eleganza.

Mia sorella, invece, si sta impegnando molto da quando l'ultima volta è stata sospesa da scuola. Esce di casa solo dopo aver finito di eseguire i compiti e studiare, se non rientra entro un certo orario mamma l'aspetta davanti alla porta con una ciabatta in mano.

«Amico ti sta squillando il telefono» Ricky informò il mio ex che si mise a controllare lo schermo per poi non rispondere «Fa niente, non è importante» disse facendo spallucce

La suoneria cessò ma dopo pochi secondi il suo telefono ricominciò a suonare, Justin rifiutò la chiamata e tornò a concentrarsi sulla conversazione

«Justin credo che dovresti rispondere» indicai lo schermo che aveva ripreso ad illuminarsi, sbuffò e si scusò prima di allontanarsi

«Chissà chi è che lo cerca da mezz'ora» fece mia sorella pensierosa «Sarà Scooter» suppose mia mamma «No Scooter quando vede che non gli rispondi ti manda un messaggio e basta» annunciai «Allora sarà la sua ragazza» provò di nuovo «Non è fidanzato»

«E tu come lo sai?» chiese mia sorella con fare sospetto «Me l'ha detto lui, genia» ribattei alzando gli occhi al cielo «O forse ci state nascondendo qualcosa...» continuò «Che cosa?» domandò mio fratello «Niente di tutto ciò che vi sta passando per la mente» precisai

«Vostra sorella e Justin sono solo amici...per ora» si intromise mia madre sussurrando le ultime parole, la guardai male

Justin rientrò in cucina sedendosi davanti a me, dall'espressione che aveva in volto dedussi che la persona con la quale stava parlando l'aveva fatto arrabbiare

Aveva lo sguardo puntato sul piatto e non aveva intenzione di rivolgerci parola, così per attirare la sua attenzione accarezzai il dorso della sua mano chiusa in un pugno

Alzò gli occhi verso di me «Tutto okey?» sussurrai, sospirò per poi annuire e stringere la mia mano nella sua «Avete voglia del dolce?» chiese la donna lanciandoci un'occhiata «No mamma, sono piena»

Verso tardo pomeriggio salutammo i miei familiari, ci saremmo rivisti venerdì.
«Hai chiamato Scooter?» mi chiese Justin una volta fuori da casa mia «Si, mi ha detto che ora ci manda le guardie a prenderci con il Van» risposi

Rimanemmo in silenzio fino a quando non decisi di proferire parola «Come mai eri arrabbiato prima?» corrugai la fronte «Scusa ma non mi va di parlarne»

«D'accordo, quando te la sentirai io sarò qui pronta ad ascoltarti» affermai comprensiva, inaspettatamente mi attirò a se abbracciandomi forte, ricambiai la stretta incrociando le dita dietro la sua schiena

«Sto facendo uno sforzo enorme per non baciarti sulle labbra» confessò, sorrisi facendo incontrare i nostri occhi «Sei la persona più bella, sia dentro che fuori, che abbia mai incontrato nella mia vita. Sono così fortunato» annunciò lasciando un bacio sulla mia fronte

Mi persi un'attimo a fissare le sue labbra quando mi venne in mente una cosa «Hai smesso di fumare?» domandai «Si, ma che c'entra?» ridacchiò «Ho notato che non tieni più il pacchetto di sigarette nella tasca posteriore dei jeans» feci spallucce

Un sorriso malizioso si fece spazio sul suo volto «Mi guardi il culo?» interrogò «Eh? No, si, no, cioè può darsi» cominciai a sentire caldo, scoppiò in una fragorosa risata «Dovresti vederti in questo momento, sei diventata tutta rossa»

Il mio telefono emise un suono, avvisandomi dell'arrivo di un nuovo messaggio «Sarà Scooter» supposi prendendo in mano il dispositivo, con mia sorpresa però non era lui ma Miranda

"Dalla finestra non sembrate poi così amici...cos'era quell'abbraccio eterno? E il bacio sulla fronte? E gli sguardi intensi? Non me la racconti giusta sorellona ;)"

Mi voltai verso la finestra, beccandola a salutarmi con la mano in tutta risposta alzai il dito medio verso di lei, facendola ridere

My best mistake ~JarianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora