CAPITOLO 11

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ARIANA'S POV

«Lo so, comunque che ne dici di andare a mangiare la pizza?» proposi sentendo lo stomaco brontolare «Ottima idea» annuì

Misi in moto e sfrecciai verso il ristorante più vicino, per tutto il viaggio non fece altro che parlare. Appena varcammo la soglia un profumino delizioso ci fece venire l'acquolina in bocca, «È stra pieno cavolo» si imbronciò Miranda al mio fianco.

«Non preoccuparti, troveremo un tavolo libero» la rassicurai «Dubito» sbuffò, una voce femminile mi chiamò facendomi abbassare di poco lo sguardo, una ragazza in carne, mora e con dei pantaloni strani ma carini mi fissò imbambolata

«Ehm yuhuuu? Sei tra noi?» domandò sarcastica Miranda, sventolandole una mano davanti al viso la ragazza magicamente sbattè le palpebre un paio di volte per poi rivolgersi a me «S-sei davvero tu?» chiese «In carne ed ossa» risposi

«Ti posso abbracciare?» domandò euforica «Ma certo» esclamai stringendola «State cercando un posto libero? Se volete potete stare al nostro tavolo, ci sono giusto due sedie in più» propose cordialmente, la ringraziai e insieme proseguimmo dritto lasciandoci alle spalle, la folla sudaticcia e una coppia sposata che stava litigando con il cameriere.

La ragazza mora, Juliette, ci presentò la sua migliore amica e suo fratello maggiore. Dopo di che ci sedemmo e Miranda cominciò a sfogliare il depliant e scorsi vari tipi di pizza

«Cosa prendi?» domandò «Credo che una pizza margherita sia perfetta» dissi «Io prenderò una California Style» una cameriera con in mano un tablet si avvicinò al nostro tavolo e prese le ordinazioni.

In teoria non dovrei mangiare cibo unto, ho una dieta ben precisa da rispettare ma in questo momento, scusate ma me ne sbatto altamente. Una volta ogni tanto potrei dare uno strappo alla regola, in ogni caso avrei una scusa...lo faccio per mia sorella.

Non posso mica rifiutare di portarla a mangiare fuori, solo perchè io ho il mio cibo dietetico a casa. Insomma ragazzi la vedo si e no due volte al mese, trascorriamo pochi minuti insieme e non parliamo molto al telefono a causa dei miei vari impegni...almeno questo glielo devo.

«Ancora non ci credo che Ariana Grande è seduta al nostro tavolo» esclamò Juliette con un sorriso a 32 denti, «Basta July, l'hai ripetuto non so quante volte» sbuffò suo fratello

Ridacchiai per poi afferrare il bicchiere pieno d'acqua, «Quanti anni hai?» chiesi alla mora davanti a me «Ne ho quattordici» rispose

Annui addentando una fetta di pizza «È vero che collaborerai con Justin Bieber?» fece lei guardandomi di sottecchi «Wow vedo che sei ben informata sul mio conto» risi facendola arrossire

«Ha una fanpage su di te su instagram» mi informò la sua migliore amica «Ah si? Come si chiama?» incuriosita acchiappai il mio telefono, ridatomi poco prima da Justin

«Non sapevo di essere allergica ai gatti» commentai guardando gli altri post «Che carino questo edit» esclamai cliccando il cuoricino

«Ci rivedremo?» domandò circondando il mio corpo con le sue braccia «Ma certo» le accarezzai i capelli per poi staccarmi dolcemente da lei

Salii in macchina con mia sorella e guidai fino ad arrivare nei pressi della casa di Twan «Non vedo l'ora di spupazzarmi il suo cucciolo di bulldog inglese» trotterellò chiudendo lo sportello dell'auto

Suonammo al citofono due volte e il cancelletto si aprì, abbassai la maniglia della porta d'ingresso «Amore?» urlai una volta dentro, si presentò con solo un asciugamano legato in vita

Si avvicinò lasciandomi un bacio soffice sulle labbra «Dov'è Bibo?» si intromise mia sorella «Credo sia nel soggiorno» rispose vago, Miranda si mise a cercarlo e una volta trovato giocò con lui

«Credo sia meglio che ti vada a vestire» constatai «Non ti piaccio così?» fece il labbruccio «Si, ma c'è mia sorella di là» indicai con il mento «A proposito come mai è qui?» corrugò la fronte raggiungendo la sua camera da letto, lo seguii

«Ha combinato un casino a scuola, che non ti sto a raccontare» sbuffai sedendomi sul letto, pescò dei boxer, una maglietta e un pantalone dal suo armadio e si cambiò velocemente in bagno

«Ha quindici anni è normale, anch'io al liceo ero uno spirito libero...mi ricordo che una volta io e un mio amico sporcammo la sedia della prof di letteratura di gesso» raccontò con un ghigno «Come mai?» chiesi guardandolo asciugarsi i capelli

«Due o tre giorni prima ci beccò fuggire dalle lezioni e chiamò i nostri genitori, quel giorno ne presi parecchi di schiaffi...anche perchè stavamo fumando e io ero assieme a dei maggiorenni. Perciò ricambiammo facendole quel dispetto» fece spallucce

«Che idioti» commentai scuotendo la testa «Non mi dire che tu non hai mai fatto nulla» mi punzecchiò «Assolutamente no, ero una studentessa modello» dissi altezzosa «Ma non ci credo neanche morto» rise

«E va bene, praticamente ero in prima superiore, avevo quattordici anni e una sera insieme ad un mio amico ci intrufolammo a scuola» rivelai «Per quale assurdo motivo? Non avevate paura?»

«Boh eravamo parecchio cuoriosi e sì, un po' di paura ce l'avevamo ma non potevamo mica tirarci indietro ormai eravamo lì» risposi «Comunque tornando a noi, volevamo bucare tutti i palloni che c'erano in palestra perchè il giorno seguente ci sarebbe stato un torneo» continuai

«E l'avete fatto?» spalancò gli occhi «Certo, poi siamo saliti su in terrazza anche se era vietato e ci siamo goduti un panorama stupendo» ricordai quel momento con occhi meravigliati

«Poi cos'è successo?» mi spronò «Il giorno seguente tutti erano alla ricerca del colpevole ma poi si arresero perchè non avevamo lasciato nessuna prova, quindi pensarono fossero stati i topi» scoppiammo in una fragorosa risata

«Gli anni del liceo sono i più belli» disse malinconico «Già, dipende da come li vivi» mi sdraiai sul letto, prese il mio viso tra le mani e mi baciò, schiusi le labbra e le nostre lingue iniziarono a danzare

Afferrai il suo labbro inferiore tra i denti facendolo gemere «Ho una voglia pazza di te» confessò riprendendo a baciarmi «Non possiamo, giù c'è mia sorella» mi staccai

«Uff, ma è da un sacco che non lo facciamo» si imbronciò, ridacchiai trovandolo alquanto buffo «Sarà per la prossima volta» passai una mano tra i suoi capelli folti e morbidi

«Twan, il tuo cucciolotto ha cagato sul pavimento» entrò disgustata in camera, interrompendo il nostro momento di intimità
Il mio ragazzo controvoglia si staccò da me, raggiungendo Bibo

My best mistake ~JarianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora