La Lettera

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Mi stringevo forte a Niall mentre svettata tra le strade di New York. L'aria che mi graffiava la pelle riusciva a fornirmi sollievo dal caldo di quella giornata di Aprile. Nonostante la scuola fosse quasi giunta al capolinea, mio padre era riuscito a trovare il modo per ottenere un trasferimento. Era incredibile, riusciva sempre ad ottenere quel che voleva; alcune volte mi domandavo se fosse esclusivamente merito del suo carisma o se, per una buona percentuale, dovesse ringraziare il denaro.
-Hey Karen-
mi chiamò Niall
-siamo arrivati-
Mi distaccai dalla sua schiena, alla quale mi tenevo stretta, e dischiusi gli occhi. I pensieri mi avevano tenuta così impegnata che non mi ero resa conto del viaggio. Eravamo arrivati allo S'mac, ristorante dell'East Village che serviva I più buoni Mac and Cheese di tutta New York.
Gli angoli della bocca mi si piegarono all'insù in un sorriso appena accennato.
Niall se ne accorse e mi passò un braccio intorno alle spalle.
-Entriamo- mi sussurrò in un orecchio.

-Fortunatamente è finito!- esclamai ridendo. Niall percepì la mia risata leggermente isterica e mi guardò inclinando la testa di lato.
-Non capisco perché finirla per te è un trauma-
Mi chiese lui sbalordito.
-Fammi pensare... forse perché ti portano un'intera padella di maccheroni pieni di formaggio?-
-E allora?-
Lasciai perdere, l'appetito del mio migliore amico era infinito.
-Hey! Hai visto quant'è carino il nuovo cameriere?- Sussurrò Niall con una mano accanto alla bocca. Sinceramente non ci avevo fatto caso. Scossi la testa. Lo vidi spalancare gli occhi. In effetti eravamo soliti spettegolare di tutti i ragazzi più sexy, era strano che non ne notassi qualcuno.
Niall indicò un ragazzo dietro di me, girato di spalle. Aveva i capelli tagliati corti dietro, non era molto alto, ma dotato di un bel fisico. Proprio il tipo del mio migliore amico.
-Sai, credo ti stesse guardando da un po'.- mi confessò Niall sogghignando.
-Ma se sono girata di spalle! Magari stava guardando te-
Gli feci l'occhiolino.
-Cameriere!-
Vidi il signorino Horan, figlio di due tra le più importanti personalità di New York, scodinzolare come un cagnolino dinnanzi al suo pasto. Mancava solo che si togliesse i vestiti.
Mi portai una mano sulla fronte e cercai di sprofondare nella sedia.
-Ditemi pure-
Era già arrivato? Possibile? Sbirciai tra le dita per confermare i miei dubbi. Aveva una leggera barba e gli occhi color nocciola. Lessi sulla targhetta il nome "Liam". Vidi gli angoli dei suoi occhi formare leggere rughe nel momento in cui sorrise. Stavo facendo la figura dell'idiota.
-È tutto ok?- mi domandò lui continuando a sorridere.
-Sì... ehm- stavo iniziando a balbettare? Sul serio? Per un ragazzo del genere?
-Il conto- tuonai cercando di ricompormi
-per favore- aggiunsi poi
-Arriva subito- lo vidi allontanarsi dal nostro tavolo e tirai un sospiro di sollievo.
-Ma che ti è successo?- mi chiese Niall
Lo fulminai letteralmente con lo sguardo.
-Guarda che è tutta colpa tua.- Sbuffai.
Liam comparì di nuovo lasciandoci uno scontrino che avremmo dovuto restituirgli, vidi Niall scribacchiare sopra qualcosa e allungargli una banconota da cinquanta.
-Tieni pure il resto.- ammiccò prima di alzarsi e uscire dal locale. Io guardai un'ultima volta il cameriere, Liam, per poi affrettarmi a seguirlo.

Aprii la porta di casa lanciando le scarpe lontano. Erano un modello Pointed Toe color carne di Prada: bellissime ma altrettanto scomode. Prima di accasciarmi sul divano mi diressi verso la cucina per bere un po' d'acqua. Notai un foglio bianco sopra il tavolo, al centro della fruttiera. I miei che mi lasciavano qualcosa di scritto? In effetti mia madre non era in casa o si sarebbe già precipitata a prepararmi un buon tè verde. Iniziai a leggere.
"Cara Karen,"
Cosa? Una lettera? Tutto questo era molto strano.
"Ci siamo resi conto, con tua madre, che non siamo stati in grado di crescerti facendoti conoscere i veri valori della vita. Il nostro lavoro ci ha impedito di farci aprire gli occhi, ci ha fatto fallire come genitori. Ora possiamo redimerci in un solo modo: hai due ore di tempo per fare i bagagli e uscire di casa, dentro l'armadio ci sono dei soldi, dovrebbero bastarti per un po', fanne buon uso. Ovviamente non è una soluzione definitiva ma solo temporanea. Io avevo pensato al collegio, ma tua madre si è fermamente opposta a causa dei suoi rapporti negativi con esso.
Vogliamo solo farti crescere.
Sappi che ti amiamo.
Baci, mamma e papà."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 08, 2018 ⏰

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